Incollaggio delle batterie, debuttano i primi sistemi
di Filomena Greco
2' di lettura
Il mercato sta cambiando in fretta. E i primi applicativi per il mondo delle auto a batteria debutteranno a breve. La NKE di Alpignano si occupa da quarant’anni di sviluppare impianti per l’automotive destinati a incollaggio vetri, per il riempimento automatizzato di tutti i fluidi alla fine dell’assemblaggio e infine sviluppa sistemi per la marcatura dei telai dell’autoveicolo. «Abbiamo una nostra tecnologia proprietaria – spiega Fulvio Ferrero, direttore Operation di NKE– e facciamo anche da integratori per i produttori». In Italia l’azienda lavora per tutti i principali brand, da Ferrari a Lamborghini, Piaggio, Iveco, oltre alle realtà Stellantis, inoltre è presente sul mercato tedesco con Porche, Volkswagen e Bmw. Il processo di electrification in atto nel mondo automotive impatta i primi due business dell’azienda, sia sull’incollaggio che sui sistemi automatizzati di riempimento dei fluidi. «Stiamo sviluppando due celle robotizzate e automatizzate – spiega Ferrero – per l’incollaggio delle cover delle batterie destinate al powertrain elettrico, costituito da due gusci che contengono i diversi componenti, una seconda applicazione riguarda invece le guarnizioni sempre destinate alle componenti di una batteria elettrica». In sostanza la Nke sta ampliando il suo mercato sviluppando soluzioni su misura per le batterie auto adattando le tecnologie sulle quali la società ha sviluppato la sua specializzazione negli anni. «Per noi si tratta di un business in parte sostitutivo di quanto finora richiesto dal mercato – spiega Ferrero – con un passaggio che stiamo gestendo e che non è traumatico come può accadere in altri casi». In fase di adeguamento da parte di Nke anche la linea di riempimento fluidi che a regime tenderà a sostituire il carburante classico, ad esempio, con il liquido refrigerante per le batterie a bordo auto.
Come sta cambiando la richiesta del mercato? «Noi abbiamo iniziato quest’anno a fare i primi studi e i primi progetti – racconta Ferrero – che sono in fase di conclusione proprio in queste settimane. Credo che il 2022 sarà un momento decisivo per il passaggio a nuove soluzioni tecnologiche». Controllata da una holding tedesca, la NKE di Alpignano conta settanta addetti su 300 in totale e controlla a sua volta una società in Brasile. «Facciamo sia produzione che ricerca e sviluppo – aggiunge – fino all’assistenza e all’aftermarket, forniamo tutti gli impianti Fca. oggi in capo a Stellantis, in Italia e il 70% dei poli produttivi nel mondo, da quest’anno abbiamo iniziato a lavorare anche per la realtà Peugeot».
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