ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’incontro alla Casa Bianca

Biden e Meloni riaffermano l’alleanza tra Stati Uniti e Italia. Sintonia su Ucraina, premier presto in Cina

Dal faccia a faccia tra i due leader è emerso l’impegno ad appoggiare l’approccio italiano nei rapporti con l’Africa, compreso il Piano Mattei. Alla fine nessuna conferenza stampa congiunta

di Barbara Fiammeri

Meloni a Biden: "In tempi difficili sappiamo chi sono amici"

3' di lettura

WASHINGTON - Dal nostro inviato. Partiamo dalla fine. Dalla lunga dichiarazione congiunta che Joe Biden e Giorgia Meloni hanno trasmesso al termine del colloquio alla Casa Bianca. E nella quale il presidente degli Stati Uniti e la premier italiana riaffermano «l’alleanza incrollabile, il partenariato strategico e la profonda amicizia» tra i due paesi, a prescindere dal colore politico dei governi.

Prima donna e leader di un partito di destra alla Casa bianca

Certo la curiosità di come sarebbe stata accolta la prima presidente del consiglio leader di un partito di destra, che poco più di un anno fa aveva partecipato alla convention dei Repubblicani in Florida, era tanta. Ma fin dai sorrisi davanti alle telecamere nello studio ovale è stato evidente che la sintonia tra Biden e Meloni era forte. «La prima volta che ti ho incontrata ho pensato di conoscerti da molto tempo», è la battuta con cui il presidente statunitense si è rivolto alla premier ricordando le origini italiane di parte della sua famiglia.

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Al di là della simpatia vera o di facciata è nei contenuti che la vicinanza è reale. L’incontro dura quasi un’ora e mezza e tocca tutti i temi al centro dell’agenda politica internazionale. A partire dalla guerra in Ucraina alla quale Stati Uniti e Italia «continueranno a fornire assistenza politica, militare, finanziaria e umanitaria per tutto il tempo necessario». Un messaggio che Meloni aveva già recapitato in mattinata durante la visita a Capitol Hill dove ha incontrato esponenti repubblicani e democratici che le hanno riservato un’accoglienza molto calorosa: «Con questa premier il rapporto tra USA e Italia non può che rafforzarsi» aveva detto lo speaker della camera Kevin McCarthy.

Meloni "Relazioni essenziali tra Italia e Usa"

La Cina, tra Taiwan e il memorandum sulla via della Seta

Anche sulla Cina le posizioni tra i due governi sono molto simili. «Stati Uniti e Italia si impegnano a rafforzare le consultazioni bilaterali e multilaterali sulle opportunità e le sfide poste dalla Repubblica popolare cinese», è la frase diplomatica contenuta della dichiarazione congiunta diffusa dopo l’incontro dove però si fa esplicito riferimento anche alla «vitale importanza del mantenimento della pace della stabilità nello stretto di Taiwan». Il tema dei rapporti con Pechino è quantomai attuale visto che, come ricorda la stessa premier, entro la fine dell’anno va presa una decisione sul rinnovo o meno del memorandum sulla via della Seta sottoscritto nel 2019 dal governo Conte I. La presidente del consiglio conferma l’intenzione di recarsi quanto prima in Cina in visita ufficiale assicurando che da parte americana non c’è stata alcuna pressione: «Non ci hanno mai posto la questione di cosa debba fare l’Italia».

L’Africa

Nella dichiarazione congiunta ampio spazio viene poi dedicato ai rapporti con l’Africa che sarà al centro anche del prossimo G7 a guida italiana. «Ho trovato condivisione e voglia di collaborare sulla nostra idea di un piano Mattei per l’Africa che si sposa con altre iniziative avviate proprio dal presidente Biden» ha detto Meloni in conferenza stampa.

I rapporti commerciali

Ma un capitolo particolarmente significativo è anche quello dedicato ai rapporti economici tra Italia e Stati Uniti. «Oggi parleremo del nostro interscambio commerciale sempre più profondo che lo scorso anno alimentato 100 miliardi di dollari di scambi: non c’è motivo per cui non possa crescere», ha detto il presidente degli Stati Uniti davanti alle telecamere nello studio ovale. Un’affermazione che Meloni rilancia successivamente anche con riferimento all’IRA (Inflation Reduction Act), la legge che offre un sostegno finanziario alle aziende americane e che inevitabilmente penalizza quelle europee comprese quelle italiane. «È una situazione complessa nella quale abbiamo bisogno di condividere oneri e onori e mi sembra che ci sia questa consapevolezza», ha sottolineato la premier confermando che durante il tête-à-tête con Biden si sia deciso di rafforzare la cooperazione e il coinvolgimento delle imprese italiane in particolare nei settori della difesa, delle infrastrutture, dello spazio.

«Non mi sento Cenerentola»

Ci si avvia alla fine di questa lunghissima giornata all’interno della quale scoppia anche il caso della mancata conferenza a due ovvero di Biden e Meloni assieme. «Non creiamo polemiche che non esistono, non c’è stata proposta, non avrei mai rifiutato». E a chi le chiede quale sensazione abbia provato varcando il portone della Casa bianca, lei che si è autodefinita una underdog, risponde secca: «Non mi sento Cenerentola, sono consapevole del mio ruolo e del paese che rappresento».


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