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India e crescita economica, un nuovo miracolo in riva al Gange

Con le stime Fmi di un Prodotto interno lordo che dovrebbe salire del 5,9% nel 2023 e addirittura del 6,3% nel 2024, una conferma di come il vento sia cambiato anche sul fronte asiatico

di Giancarlo Mazzuca

India, lanciati 36 satelliti nello spazio

2' di lettura

L’India è sempre più sotto i riflettori internazionali: è sufficiente rileggere le notizie dell’ultima settimana per rendersi conto del balzo in avanti di una nazione che per tanto tempo era stata considerata una maglia nera dell’economia mondiale. E anche nei giorni scorsi le acque del Gange si sono mosse: ha cominciato il Fondo monetario internazionale che ha diffuso le ultime previsioni di crescita e ha piazzato sul piedistallo anche Nuova Delhi con un Prodotto interno lordo che dovrebbe salire del 5,9% nel 2023 e addirittura del 6,3% nel 2024, una conferma di come il vento sia cambiato anche sul fronte asiatico.

Trascorrono 48 ore da quella notizia ed ecco il bis registrato dal “Sole 24 Ore” di venerdì che, nell’articolo di apertura di prima pagina, ha pubblicato la notizia del colosso americano Apple che ha deciso di smobilitare in Cina per puntare tutto proprio sull’India dove saranno prodotti telefoni iPhone per un valore di oltre 7 miliardi di dollari, una “escalation” che fa riflettere.

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Chi nutriva ancora dubbi sulla grande svolta economica del nuovo gigante asiatico è stato così servito: adesso la nuova frontiera passa anche da Calcutta e dintorni. È vero che la Cina resta sempre la Cina come dimostra il fatto che, nel giorno stesso dell’annuncio di Apple, un colosso “giallo”, il gruppo SVolt Energy, abbia comunicato il varo di un suo maxi-investimento in Europa, ma il “boom” indiano conferma una crescita economica che solo poco tempo fa sembrava impossibile. Una vera sorpresa soprattutto per coloro che hanno una certa età come il sottoscritto perché - attratti prima dallo sviluppo vertiginoso del Giappone che, con le sue auto, sembrava andare a tutto gas, e poi dal “boom” cinese - abbiamo sempre considerato l’India, economicamente parlando, alla stregua di un fanalino di coda.

Eppure la crescita indiana parte da lontano, da molto lontano: ad aprirmi gli occhi su quella realtà destinata a salire così tanto è stato, qualche anno fa, il giornalista Luca Liguori, il radiocronista dello sbarco sulla Luna, che mi parlò a lungo di una sua intervista esclusiva ad Indira Gandhi, una statista che si rivelò particolarmente gentile (l’invitò pure a cena nella propria residenza) ma anche molto determinata. Liguori restò poi in contatto con la “first lady” ed ebbe così modo di apprezzare sempre più la sua determinazione, la stessa che oggi dimostra di avere un’altra primadonna di Nuova Delhi, l’attuale premier Droupadi Marmu, capace di realizzare un nuovo miracolo in riva al Gange.

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