Inditex, accordo triennale da 70 milioni con un produttore di poliestere riciclato
Il gruppo di Zara si è impegnato all’acquisto di una quota significativa di cycora, materiale ricavato dal riciclo di poliestere post industriale e post consumer
di Marta Casadei
3' di lettura
La sostenibilità - o comunque la riduzione dell’impatto ambientale - continua ad essere un obiettivo per il fast fashion. Il gruppo Inditex ha annunciato proprio oggi di aver firmato un accordo triennale del valore di 70 milioni di euro con la società americana Ambercycle per l’acquisto di una quantità cospicua di cycora, un materiale ricavato da rifiuti di poliestere post industriale e post consumer.
L’impegno all’acquisto permetterà ad Ambercycle di realizzare la prima struttura di rigenerazione tessile su scala commerciale. La produzione di cycora nel nuovo stabilimento comincerà intorno al 2025 e sarà integrata nelle collezioni dei marchi del gruppo galiziano per i successivi 3 anni. I primi prodotti realizzati con questo materiale, però, saranno già a breve sul mercato: Zara Athleticz ha lanciato una collezione in collaborazine con Ambercycle i cui capi sono realizzati con cycora per una percentuale che arriva al 50 per cento. che lancia oggi la sua prima capsule collection in collaborazione con Ambercycle, composta da capi tecnici realizzati con Cycora® per una percentuale massima del 50%. La prima capsule di capi realizzati in poliestere riciclato risale al 2019 quando il marchio Zara lanciò una una microcapsula della linea Trafaluc con capi in poliestere riciclato. Nel marzo 2023 sempre il marchio di punta del gruppo ha collaborato con la società americana Circ, che sviluppa tecnologie per riciclare i rifiuti tessili in nuove fibre, per creare capi in lyocell realizzati con il 50% di rifiuti tessili in policotone riciclato e capi in poliestere con il 43% di rifiuti tessili in policotone riciclato. Anche in quest’ultimo caso Inditex aveva investito nella start up della Virginia attraverso il proprio Sustainability Innovation Hub.
«In Inditex ci impegniamo a raggiungere la circolarità nel settore della moda. Vogliamo promuovere l’innovazione per portare su scala più ampia nuove soluzioni, processi e materiali per favorire il riciclo di tipo textile-to-textile - ha detto Javier Losada, chief sustainability officer di Inditex -. L’innovativa tecnologia di rigenerazione molecolare di Ambercycle trasforma i tessuti a fine vita in nuovi materiali, riducendo efficacemente i rifiuti e le emissioni del ciclo produttivo».
Il tema della sostenibilità, come già detto, rappresenta una delle sfide cui il settore della moda low cost deve tenere testa per far fronte a una clientela sempre più conscious. Per quanto riguarda Inditex, che si è impegnato a usare la totalità dei materiali riciclati entro il 2030 e prevede di produrre il 25% delle fibre tessili con materiali di nuova generazione che non sono ancora disponibili su scala industriale, nel 2022 ha utilizzato, fatta 100 la totalità della sua produzione, il 41% di cotone, il 27% di poliestere, il 9% di fibre artificiali e il 2% di lino, ma classifica ancora sotto la dicitura “altro” oltre un quinto dei materiali utilizzati. Sempre nel corso del 2022 ha generato oltre 17 milioni di tonnellate di Co2, ma si è posta come obiettivo le emissioni nette zero entro il 2040.
Il Fashion Transparency Index di Fashion Revolution - che classifica 250 tra i più grandi marchi e rivenditori di moda del mondo in base alla loro divulgazione pubblica di politiche, pratiche e impatti sui diritti umani e ambientali - ha inserito i marchi del gruppo Inditex al 50esimo posto.
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