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Indivior balza a Londra dopo il patteggiamento-light nel procedimento antitrust Usa

La controllata negli Stati Uniti ha accettato di pagare 102,5 milioni di dollari per risolvere un procedimento dopo aver violato le norme sulla concorrenza. Si tratta di una cifra inferiore a quanto era stato accantonato per il dossier

di Giuliana Licini

(Grispb - stock.adobe.com)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Indivior corre alla Borsa di Londra, dopo che la controllata negli Stati Uniti ha accettato di pagare 102,5 milioni di dollari per risolvere un procedimento Antitrust, una cifra decisamente inferiore a quanto era stato accantonato per il dossier. Il titolo della società farmaceutica, specializzata nella cura delle dipendenze, mette a segno un progresso del 10%, registrando la migliore performance dell’indice Stoxx Europe 600. Il contenzioso riguarda il farmaco Suboxone, utilizzato nella cura della dipendenza da oppiacei ed era stato avviato dai Procuratori Generali in 41 Stati, che avevano accusato la società britannica di avere violato le norme antitrust e le leggi sulla protezione dei consumatori, per tentare di ritardare l’entrata sul mercato di farmaci generici che avrebbero danneggiato il Suboxone. L’anno scorso Indivior aveva accantonato 290 milioni di dollari a titolo del contenzioso.

«L’accordo è risoluzione globale richieste di risarcimento»

«L’accordo con gli Attorney General rappresenta la risoluzione globale delle richieste di risarcimento da parte degli Stati contro la società», precisa un comunicato. «Indivior si concentra nell’aiutare coloro che soffrono di disturbi per l’utilizzo di sostanze. Prendiamo estremamente sul serio il nostro ruolo di fornitori responsabili di medicine e di soccorso contro le dipendenze. Risolvere questi datati contenziosi ai giusti termini ci permettono di andare avanti nella nostra missione per i pazienti», ha commentato il ceo Mark Crossley.

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Il contenzioso era stato avviato nel 2016. Il Suboxone è stato approvato per la vendita negli Usa nel 2002 e Indivior aveva il diritto esclusivo di vendita del farmaco in pastiglie fino al 2009. Secondo gli Stati Usa che hanno avviato il procedimento, la decisione di Indivior di passare dalla versione del Suboxone in pillole a quelle di una sottile pellicola da assumere per via orale era mirata a prolungare il monopolio, nel momento in cui i produttori di farmaci generici stavano immettendo sul mercato i propri farmaci basati sullo stesso principio, ma a prezzo inferiore.


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