Industria della montagna, aziende italiane sul podio dei Mondiali di Cortina
Delle 39 medaglie in palio, 24 (9 oro) sono state conquistate da atleti che indossavano attrezzatura o abbigliamento di aziende associate Assosport
di Marcello Frisone
3' di lettura
Non è andata benissimo per gli atleti italiani ai recenti Mondiali di sci alpino di Cortina. Se poi si tiene in considerazione che il “popolo” della montagna è ancora in ginocchio per il protrarsi dello stop alla riapertura della stagione invernale, allora la situazione è proprio nera. Ma se una notizia positiva vogliamo trarla dalla 46^ edizione dei Campionati del mondo conclusasi il 21 febbraio, è che delle 39 medaglie in palio, ben 24 (9 di queste sono medaglie d'oro) sono state conquistate da atleti che indossavano attrezzatura o abbigliamento italiani. Una bella soddisfazione per lo sport system del nostro Paese che, però, vedrà probabilmente sfumare più del 60% delle vendite del 2019. E con i negozi pieni di merce invenduta ci saranno inevitabilmente conseguenze sulla prossima stagione invernale.
Le aziende italiane
Ben 7 le aziende tricolori associate ad Assosport (conta 120 aziende in tutta Italia per oltre 300 brand, 9.300 addetti, un fatturato aggregato 2019 che sfiora i 5miliardi, il 40% del totale di tutta l'industria italiana dello sport) presenti alla manifestazione sportiva di Cortina:
- Basic Net-Briko ha partecipato con un casco certificato dall'ultima e più restrittiva norma in fatto di sicurezza;
- Vulcano Fis 6.8, grazie al sistema brevettato in casa adotta un'appendice protettiva sulla nuca in grado di assorbire gli urti e aumentare la sicurezza nel punto di impatto più frequente durante le cadute;
- Manifattura Mario Colombo-Colmar, abbigliamento tecnico
- Dainese con il suo sistema airbag indossato sotto la tuta;
- Extreme Winter ha fornito il suo abbigliamento tecnico;
- Blizzard-Tecnica e Nordica sci e scarponi modellati sui piedi degli atleti;
- Energiapura ha gareggiato portando in vetta non soltanto dispositivi di protezione individuale da impatto (parastinchi e paravambraccia, corpetti Slalom, paraschiena), ma anche un particolare dispositivo di protezione: capi intimo in tessuto certificato anti-taglio;
- Trere-Uyn-Unleash Your Nature con il suo intimo hi-tech Natyon 2.0, un prodotto tecnico termoregolatore con sistema hypermotion, senza cuciture sulle spalle, per la massima libertà di movimento degli atleti.
La soddisfazione del settore
«Sono orgogliosa - ha commentato Anna Ferrino, presidente Assosport - di rappresentare l'eccellenza dello sportsystem italiano. Ben 24 le medaglie conquistate da atleti che indossavano attrezzatura o abbigliamento targati aziende nostre associate. Le imprese italiane produttrici di articoli sportivi si distinguono nel panorama internazionale per innovazione e ricerca e nelle ultime 2 settimane ciò di cui sono capaci è stato sotto gli occhi del mondo. Guanti, maschere, caschi, scarponi, ma anche dispositivi di protezione, tessuti tecnici ed airbag: con i loro prodotti all'avanguardia sono salite sul podio insieme agli atleti in gara ai Mondiali di sci alpino a Cortina, conquistando il massimo riconoscimento in fatto di affidabilità e prestazioni».
Il riconoscimento agli atleti
Tra gli altleti che hanno vinto una medaglia ci sono Marta Bassino, Sebastian Johann Foss Solevag, Marco Schwarz, Petra Vlhova, Vincent Kriechmayr e Alexis Pinturault. A poche ore dalla fine dei Campionati del mondo di sci alpino, dunque, un messaggio di plauso rivolto ad atleti e aziende dell'industria sportiva, fiore all'occhiello del tessuto produttivo del nostro Paese. «Ringrazio – continua Ferrino - i campioni di sci per il bellissimo spettacolo che ci hanno regalato e ringrazio le aziende che hanno affiancato gli atleti in queste giornate di sfide intense: è anche merito del loro know-how se gli sforzi degli atleti sono stati coronati da medaglie e si sono trasformati in traguardi importanti. Orgogliosa di rappresentarle».
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