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Inediti, foto, copioni: apre a Roma il Fondo Camilleri

Il Fondo è stato inaugurato a Roma in via Corridoni, a poca distanza da quella che fu la casa privata dello scrittore siciliano nel rione Prati

(ANSA)

2' di lettura

Un archivio aperto al pubblico, con 120 faldoni per contenere 60 regie e saggi, 30 copioni teatrali, 300 sceneggiature e adattamenti per radio e tv nonché soggetti per il cinema; oltre a locandine, recensioni, foto di scena, poesie per lo più inedite, corrispondenze con scrittori e registi, lettere familiari. Tutto questo è il Fondo Andrea Camilleri, inaugurato a Roma in via Corridoni, a poca distanza da quella che fu la casa privata dello scrittore siciliano nel rione Prati, nel ’quadrilatero’ della Rai compreso fra la sede di viale Mazzini, il centro di produzione tv di via Teulada, il teatro delle Vittorie di via Col di Lana e la sede di Radio Rai in via Asiago, dove l’iniziativa è stata presentata con gli interventi del ministro della Cultura Dario Franceschini, del sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, di Antonio Sellerio in rappresentanza della casa editrice che ha pubblicato i romanzi dello scrittore siciliano creatore del personaggio letterario e televisivo del commissario Montalbano, oltre ai familiari più stretti di Andrea Camilleri.

Nell’archivio anche poesie inedite

Nell’archivio ricostruito grazie all’impegno delle tre figlie - Andreina, Elisabetta, Mariolina - e di una archivista, sono custoditi anche un centinaio di poesie, per lo più inedite, 40 racconti sul teatro, interventi a convegni e 5/6 romanzi appuntati a mano. E inoltre: corrispondenze personali con editori, con esponenti di cultura come Orazio Costa, Vitaliano Brancati, Primo Levi, Leonardo Sciascia, Raffaele La Capria, Angelo Ripellino, solo per fare dei nomi.

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Franceschini: un regalo al mondo della cultura

Il Fondo Camilleri nasce con il proposito dichiarato di «tutelare la sua eredità culturale, per proporsi come spazio identitario per la conoscenza della sua opera di scrittore, di autore teatrale e radiofonico, di regista, di intellettuale e di figura pubblica». «Un regalo al Paese, al mondo della cultura e a tutti gli italiani», ha commentato il ministro della Cultura Dario Franceschini ricordando «le bellissime chiacchierate in casa sua, di letteratura e di politica, sempre con grande passione e forza critica».

Sellerio: figura centrale nel panorama italiano

Si spende il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: «Un meraviglioso dono fatto a Roma e a tutti gli appassionati della letteratura. Parteciperemo per valorizzare questo straordinario laboratorio, per vedere come si forma un intellettuale e le gemme che vi si trovano». Insomma, l’archivio, come ha detto l’editore Antonio Sellerio, «testimonia che Andrea Camilleri prima di diventare famoso era già una figura centrale nel panorama della cultura italiana».

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