Inflazione rallenta in Germania e Francia. Negli Usa incremento più basso da settembre 2021
In Germania l’inflazione rallenta a +6,2%. Calo anche in Francia grazie alla frenata dei prezzi degli alimentari. In Spagna risale al 2,3% spinta dai carburanti. Negli Stati Uniti l’inflazione Pce registra un +0,2% in giugno e +3% annuale
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Inflazione in ordine sparso nell’Eurozona, all’indomani del nuovo aumento dei tassi di interesse da parte della Bce. Le stime nazionali relative al mese di luglio mostrano trend contrastanti. Se in Spagna l’inflazione aumenta spinta dai carburanti, mentre in Francia i prezzi dell’alimentare cresciuti meno del previsto fanno registrare un lieve calo dell’inflazione. In Germania l’inflazione rallenta a +6,2% rispetto a luglio di un anno fa.
Dagli Stati Uniti arriva poi il dato relativo all’inflazione Pce, che registra un +0,2% in giugno e +3% annuale. La Pce core annuale si attesta a +4,1%.
Il caro benzina spinge l’inflazione in Spagna
Torna a salire l’inflazione in Spagna, stimata a luglio al 2,3% dall’istituto di statistica Ine. Se confermato, il dato significherebbe un aumento di quattro decimi del tasso annuo, poiché nel mese di giugno tale variazione era di 1,9%.
L’evoluzione, spiega Ine, è dovuta principalmente all’aumento dei prezzi del carburante, che erano diminuiti a luglio 2022, mentre il calo di abbigliamento e calzature è stato inferiore a quello dell’anno precedente e i pacchetti turistici sono aumentati più che nel luglio dello scorso anno.
Da segnalare, anche se in direzione opposta, il calo di energia elettrica e gas. Il tasso di variazione annuo stimato dell’inflazione core (indice generale senza cibo non lavorati o prodotti energetici) è aumentato di tre decimi, fino al 6,2%. I prezzi al consumo sono aumentati del 2,1% a luglio su base annua, armonizzati agli standard dell’Unione Europea, in aumento rispetto al tasso dell’1,6% raggiunto a giugno.
Lieve calo dell’inflazione in Francia
Rallenta ancora, invece, l’indice dei prezzi al consumo della Francia, che a luglio si attesta al 4,3% su base annua dopo aver raggiunto il 4,5% a giugno e oltre il 6% all’inizio dell’anno.
È la stima dell’istituto Insee, che spiega come la decrescita sia dovuta ad un minor aumento dei prezzi degli alimentari (+12,6% su un anno contro il +13,7% di giugno) e al calo più marcato rispetto a giugno dei prezzi dell’energia (-3,8% dopo -3%). Su base mensile l’indice dei prezzi al consumo non ha registrato variazioni.
Germania: a luglio inflazione al 6,2%, in lieve calo su anno
Il tasso di inflazione in Germania a luglio è stimato al 6,2%. Lo rileva l’ufficio federale di statistica (Destatis) segnalando un calo rispetto a giugno 2023, quando il tasso di inflazione era stato di +6,4%. Sulla base dei risultati finora disponibili, Destatis prevede che i prezzi al consumo aumenteranno dello 0,3 % rispetto al giugno 2023. Il tasso di inflazione al netto dei prodotti alimentari e dell’energia, spesso indicato come inflazione di base, dovrebbe attestarsi a +5,5% (era +5,8% a giugno 2023).
Usa, in giugno incremento più basso da settembre 2021
L’inflazione negli Stati Uniti resta a livelli alti nel mese di giugno. La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolare l’inflazione, il dato Pce (personal consumption expenditures price index), è cresciuta dello 0,2%, nel mese precedente aveva registrato un +0,1%. Gli analisti attendevano anche un aumento dello 0,2%. Rispetto ad un anno prima, il dato è cresciuto del 3%, in ribasso dal +3,8% annuale registrato nel mese precedente.
La componente “core” del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta anch’essa dello 0,2%, in calo rispetto al mese precedente quando aveva registrato un +0,3%. Gli analisti avevano previsto un rialzo dello 0,2%.
Rispetto ad un anno prima il Pce core è cresciuto del 4,1% (comunque ai minimi da settembre 2021), meno del +4,6% annuale del mese precedente: gli analisti si aspettavano un +4,2%. Il valore Pce è contenuto nel dato diffuso dal dipartimento del Commercio relativo ai redditi personali e alle spese ai consumi. I dati ancora in crescita orienteranno le prossime decisioni della Fed e le sue politiche sui rialzi dei tassi.
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