I punti chiave
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Nel mondo connesso le nuove celebrità passano dagli schermi degli smartphone e da una nuova valorizzazione di talenti e contenuti. Così mai come oggi la creator economy diventa pervasiva, capace di superare i confini degli altri media, soprattutto quello televisivo, ed imporsi ad un pubblico allargato e trasversale. Secondo l’ultimo rapporto di Statista il valore del mercato mondiale della creator economy si attesta a 14 miliardi di dollari. Ma è una cifra calcolata al ribasso perché non tiene conto di una filiera legata al comparto dell’audiovisivo. Gli analisti di NeoReach arrivano a definire un indotto complessivo aggregato pari a 104 miliardi di dollari.
Oltre 50 milioni di creator nel mondo
Una nuova economia che ha i suoi protagonisti: a livello mondiale si contano oltre 50 milioni di creator attivi, di cui almeno 2 milioni definibili come professionisti. Ad oggi il 46% che ha costruito la propria audience negli ultimi quattro anni guadagna in media più di 20mila dollari annui.
In Italia la creator economy già oggi potrebbe essere stimata attorno a 1,5 miliardi di euro con una crescita del +20-25% di anno su anno. Siamo di fronte ad un Carosello contemporaneo, perché i creator intercettano un nuovo modo di fare (non solo) intrattenimento, lontano da logiche mass market e vicino alla creazione di nicchie di valore.
Oggi i creator si posizionano in una modalità multipiattaforma, arrivando a intercettare nuove tribù di utenti con prodotti e merchandising, capsule collection e presenze in media diversi come la tv o i libri. Ma non solo. Riescono a interpretare tematiche complesse come l’economia o la geopolitica riducendone la complessità e rendendo fruibili i contenuti a platee più vaste e, soprattutto, molto giovani.
In questo senso la presenza al Festival dell’Economia di Trento di una qualificata squadra di creator di Defhouse interpreta e valorizza una fase più matura del fenomeno, più consapevole. Perché non si tratta di piazzare video virali ad effetto per intercettare il successo momentaneo in modo casuale. Ma si parla di talento, che va ispirato e guidato. Tutti alla ricerca di una strada, come dal titolo del Festival, tra Ordine e Disordine.
«Può sembrare un paradosso, ma nel mondo distratto dei social l’attenzione diventa la leva differenziante per posizionarsi nel tempo e fare la differenza» racconta Luca Casadei, fondatore di Web Star Channel e papà italiano dei creator. Ed è proprio a lui che si deve l’intuizione di Defhouse, un’accademia del talento che dà agli otto influencer residenti e che parteciperanno in maniera attiva al Festival dell’Economia di Trento un palinsesto formativo per far crescere il loro potenziale artistico e il loro bagaglio culturale. Defhouse è una casa hi-tech studiata in modo tale che qualsiasi spazio sia stimolante per produrre un contenuto.
«Oltre l’estetica, verso un approccio editoriale»
«Siamo la fabbrica del fare: ispiriamo altri giovani ad agire. D’altronde il pubblico giovane non deve poltrire, ma provare ad imparare qualcosa in più. Nella nostra casa si va oltre l’estetica del bello e verso un approccio editoriale. Bisogna uscire dalla dittatura dei like e dal valore meramente estetico. Se punti solo su quello, i fan ti dimenticheranno in poco tempo perché sarai indistinto. Ecco perché l’obiettivo è costruire insieme un percorso, consapevoli che non si può più essere ostaggio dei limiti, ma occorre vivere i social e la rete come opportunità», afferma Casadei. Questo imprenditore, nato a Parigi e basato a Milano, è stato il talent scout di tutta una generazione di vere e proprie celebrità social: Frank Matano, Favij, Leonardo De Carli, Me contro Te.
40 milioni di fan
«Gli otto talenti che abbiamo nella casa stanno proseguendo gli studi per conseguire la maturità. L’impegno è da rispettare e poi in casa studiano materie integrative: politica, sostenibilità, galateo, cittadinanza attiva. Abbiamo promosso un corso di recitazione e dizione: proprio la dizione permette di comprendere meglio la lettura. Anche per questo in casa ci sono tanti libri, da quelli illustrati ai romanzi. Non siamo in un reality, non ci sono telecamere accese, i ragazzi non sono imprigionati. Di fatto sono loro stessi e dialogano con una community aggregata che oggi si aggira attorno ai 40 milioni di fan. Si parla a tutta la generazione Z», conclude Casadei.
Il brand acquista il dialogo con la community, si mette in ascolto, abbandonando il taglio meramente autoreferenziale. «Il futuro è fatto dei creatori di contenuti che veicolano emozioni, narrazioni, arte. Sanno trasmettere un messaggio al loro pubblico. Ciò che conta è veicolare valori e una certa visione del mondo», conclude Casadei.
Gli eventi durante il Festival
LAVORO
Le opportunità creative
Tra gli eventi del Fuori Festival dedicato al filone “I Visionari”, si tiene sabato 4 giugno alla Filarmonica alle ore 20:30 l’incontro “Lavoro, creatività e nuove opportunità” dove interverranno Florencia Di Stefano Abichain, autrice, traduttrice, content creator, podcaster e radio speaker; Melissa Forti, baker e imprenditrice; e HU, cantante, producer e polistrumentista. Giovani donne che fanno della creatività il propellente per la propria attività.
Lavoro, creatività e nuove opportunità
Sabato 4 giugno
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
L’estetica dei dati
La creatività è al centro anche dell’incontro “Artificial aesthetics: Ai, design and media” che indaga come la nostra cultura, i media e le generazioni cambiano la natura del nostro modo di esprimerci. A parlarne, all’Auditorium Santa Chiara venerdì 3 giugno alle 19, Lev Manovich, autore di libri sulla cultura digitale e docente del Computer Science Program al City University di New York, Graduate Center, il fotografo Gabriele Stabile, l’artista e performer Andrea Bianconi, il curatore della School of Digital Arts Valentino Catricalà, il produttore musicale Don Joe tra i fondatori di Club Dogo e Fabrizio Vagliasindi, Associate Partner Eupragma e docente dell’Università Iulm di Milano.
Artificial aesthetics: Ai, design and media
Venerdì 3 giugno
MUSICA E CREATIVITÀ
Mahmood in scena
Tra gli artisti influencer, l’evento clou sarà l’incontro con Mahmood venerdì 3 giugno alle ore 21 al Teatro Sociale nell’intervista a cura della giornalista di Radio 24 Marta Cagnola “La creatività abbatte ogni barriera”.
Intervista con Mahmood
Venerdì 3 giugno
EDUCAZIONE FINANZIARIA
I conti della Gen z
Non mancano gli influencer nel settore dell’educazione finanziaria: il docente liceale di matematica e YouTuber da 450mila follower Elia Bombardelli e l’imprenditore tech e creator seguito da 300mila persone Gianluigi Ballarani, interverranno con Marco lo Conte all’incontro “Young finance”, venerdì 3 giugno alle ore 18 nella Sala conferenze del Dipartimento di Economia.
Young finance
Venerdì 3 giugno
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