Influenza, anche Google finanzia il vaccino universale
di Francesca Cerati
2' di lettura
Nella ricorrenza del centenario della pandemia più letale degli ultimi anni - l'influenza spagnola del 1918 - Google, attraverso il suo ”braccio” finanziario Gv, è tra gli investitori che hanno scommesso su Vaccitech, spin off dell'università inglese di Oxford che è l'azienda più avanti nel lavoro su un vaccino universale per l'influenza.
La startup, riporta il blog della compagnia, ha appena rastrellato 20 milioni di sterline (22,5 milioni di euro) che utilizzerà tra le altre cose per proseguire nel test sull'uomo del candidato vaccino.
Il vaccino universale per l'influenza, spiega la compagnia, ha come obiettivo alcune proteine presenti nel cuore del virus, e non sulla sua superficie, meno suscettibili di variazioni. Il candidato è nella fase 2b della sperimentazione, quella che deve dare indicazioni sull'efficacia, su 862 persone, con l'obiettivo di arrivare a duemila, e i primi risultati potrebbero arrivare già l'anno prossimo.
Si tratta della prima volta in cui un vaccino universale di questo tipo arriva alla fase II di sperimentazione, visto che tutti i precedenti tentativi si sono fermati alla fase I. Se tutto andrà bene, il prodotto di Vaccitech potrebbe essere pronto per il lancio nel 2023, anche se secondo Tom Evans, Ceo della Società inglese, il 2024 o il 2025 sarebbero date più realistiche.
Vaccitech ha sede a Oxford, presso l'Istituto Jenner dell'Università di Oxford. La società è stata creata nel 2016 e da allora ha raccolto 30 milioni di sterline per finanziare le sue ricerche sullo sviluppo di un vaccino contro l'influenza universale.
La startup è stata fondata dai professori Sarah Gilbert e Adrian Hill, sulla base della loro ricerca sulle malattie infettive e di come il corpo risponde alle vaccinazioni.
La nuova serie di finanziamenti da Gv, così come da Oxford Sciences Innovation e dall'investitore cinese Sequoia China, saranno utilizzati per promuovere i test sui vaccini antinfluenzali.
loading...