Infrastrutture energetiche per una transizione sicura, accessibile e sostenibile
Il cambiamento climatico pone sfide importanti in diversi ambiti della vita umana e del pianeta
di Carlo Capè*
2' di lettura
Il cambiamento climatico pone sfide importanti in diversi ambiti della vita umana e del pianeta. Periodi alluvionali e di siccità prolungata, innalzamento del livello dei mari, frequenti calamità naturali e cambiamenti rilevanti nel clima e precipitazioni, sono alcuni dei fenomeni che impattano il territorio, la vegetazione e la fauna a livello globale.
Nel tentativo di frenare questo processo di cambiamento, la diminuzione delle emissioni che influiscono sul clima diventa notevolmente complessa a causa degli effetti dei gas emessi a livello locale. Ciò presenta una sfida significativa nel cercare di sviluppare un approccio globale che sia condiviso da diverse nazioni. Inoltre, tutte le aree, dalla produzione di energia ai diversi settori industriali, dal trasporto al consumo, contribuiscono in modi diversi a tali emissioni.
Questa panoramica impone di costruire una prospettiva che sia necessariamente concordata tra tutte le parti in gioco: il climate change non è un problema di settore, ma una delle questioni fondamentali di quest’epoca. Una riflessione che porteremo a Il Verde e il Blu Festival, il 19 e 20 ottobre a Milano, per sottolineare la necessità di un approccio orchestrale condiviso con persone, istituzioni, aziende e innovatori.
Per raggiungere gli sfidanti obiettivi di Net Zero – ovvero la neutralità in termini di emissioni - il ruolo delle infrastrutture è di fondamentale importanza. BIP è da tempo impegnata in ricerche per valutare l’impatto degli scenari di neutralità climatica sul sistema energetico in termini di composizione di fonti e utilizzi, infrastrutture necessarie e costi previsti.
In Italia, l’80% dell’energia primaria è derivata da combustibili fossili, principalmente gas e da derivati del petrolio per il trasporto. Le rinnovabili – eolico, ma soprattutto solare fotovoltaico – avranno un ruolo predominante nel panorama di generazione del futuro. Tali fonti non sono però costanti, essendo legate a condizioni metereologiche e alla stagionalità e sono inoltre abbondanti in aree dove la domanda di energia è limitata, come il Sud Italia, e sono scarse dove sarebbero più necessarie, come ad esempio nella Pianura Padana.
Oggi la sfida principale è quella di realizzare infrastrutture in grado di gestire il sistema in modo sicuro e affidabile, per trasportare l’energia da un posto all’altro e per conservarla per il tempo necessario, in attesa che la domanda si manifesti, anche utilizzando vettori diversi, come l’idrogeno. Gli investimenti richiesti saranno importanti: le ricerche di BIP dimostrano, infatti, che trasportare e conservare energia in modo sostenibile costa da 3 a 5 volte di più rispetto alla produzione da fonti rinnovabili.
BIP considera la pianificazione delle infrastrutture come un passo essenziale che richiede uno sviluppo di mercato integrato, interconnesso e digitalizzato. Questo approccio è fondamentale perché le infrastrutture, per loro stessa natura, sono poco flessibili e richiedono una prospettiva a lungo termine. La transizione energetica rappresenta, infatti, una grande opportunità per incrementare la sicurezza, l’accessibilità e la sostenibilità dell’energia, soprattutto attraverso un disegno infrastrutturale condiviso che le abiliti.
* Ceo BIP
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