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innovazione e sviluppo, a milano il 16% dei brevetti nazionali

2' di lettura

Nel 2022 la Lombardia si conferma la prima regione italiana per brevetti depositati presso lo European Patent Office (EPO) con ben 1.547 domande, il 31,8% del totale nazionale. L’innovazione brevettuale lombarda è concentrata geograficamente: tra il 2015 e il 2019, circa l’80% dei brevetti è stato prodotto in quattro province: Milano (50% del totale), Monza e della Brianza (11%), Bergamo (9%) e Brescia (9%). Il capoluogo lombardo si posiziona all’interno di un denso network di scambi economici e di conoscenza, una rete di imprese, Università e centri di ricerca che si estende in Italia e su scala internazionale. Questo capitale relazionale è l’elemento fondante su cui Milano costruisce il suo successo nello sviluppo di nuove tecnologie e applicazioni nei diversi settori industriali. Da un’analisi dei dati di brevetto si osserva che, tra il 2000 e il 2019, oltre la metà delle invenzioni milanesi sono frutto della collaborazione tra inventori locali e soggetti situati fuori provincia. Questa quota di brevetti collaborativi, ossia di brevetti che coinvolgono almeno un inventore situato fuori Milano, è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi anni. Allo stesso tempo, però, i brevetti collaborativi coinvolgono mediamente un numero crescente di inventori stranieri, a testimonianza di una sempre maggiore vocazione internazionale dell’innovazione milanese. Sul totale delle collaborazioni brevettuali tra inventori milanesi e inventori residenti fuori provincia, la quota di collaborazioni con inventori stranieri è aumentata dal 18% (2000-2004) al 26% (2015-2019). In termini assoluti, focalizzandosi sul periodo 2015-2019, i principali partner di Milano sono stati la provincia di Monza e della Brianza (262 collaborazioni), la provincia di Varese (236 collaborazioni), la provincia di Bergamo (177 collaborazioni) gli Stati Uniti (138 collaborazioni) e la Svizzera (104 collaborazioni). Negli ultimi anni a Milano si è osservata una tendenza alla diversificazione geografica delle collaborazioni brevettuali, a testimonianza di una geografia dell’innovazione assai dinamica. Sul fronte nazionale, la quota delle collaborazioni con Monza e Brianza è scesa dal 20% di inizio millennio al 14% nel quinquennio 2005-2019. In crescita, invece, le partnership con Varese (dal 9% al 12%) e Bergamo (dal 5% al 9%), mentre Como e Lecco si attestano intorno al 5% delle collaborazioni italiane nel quinquennio 2005-2019. Guardando alle collaborazioni con l’estero, gli Stati Uniti sono il paese più rilevante, la cui quota si è però ridimensionata passando dal 29% a inizio millennio al 21% nel quinquennio 2015-2019. Sullo stesso orizzonte temporale, la quota della Svizzera è più che raddoppiata (dal 7% al 16%) e quella tedesca è scesa al 12% dopo aver sfiorato il 20% tra il 2010 e il 2014. Infine, si segnala la crescita del Belgio, che ha recentemente raggiunto il 5% delle collaborazioni di Milano con soggetti stranieri. L’aumento delle collaborazioni brevettuali internazionali di Milano e la crescente diversificazione geografica delle partnership testimoniano quanto sia importante, ai fini dell’innovazione e dello sviluppo di un territorio, promuovere un contesto favorevole alla circolazione e allo scambio di tecnologie, talenti, idee e conoscenza.

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