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InSight, sbarco su Marte in diretta. La sonda Nasa studierà il sottosuolo del pianeta

di Leopoldo Benacchio

InSight verso il suolo marziano

3' di lettura

Si torna su Marte. Lo fa la NASA che fra poche ore, alle 21 di lunedì 26 novembre, farà toccare il suolo marziano ad un nuovo e ancora più perfezionato lander, InSight acronimo che sta per Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport, che è il laboratorio per lo studio di Marte più perfezionato finora spedito sul pianeta rosso, dove peraltro non è certo facile arrivare al suolo dato che solo gli americani ci riescono, né russi né europei hanno mai avuto successo coi loro tentativi. La parte spettacolare dell'arrivo, i famosi 7 minuti di terrore della fase finale, come li chiama l'Agenzia americana, si potranno questa volta seguire quasi in diretta.

Marte, le immagini della missione InSight

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Oltre agli esperimenti e alle misure, di cui diciamo fra poco, vale infatti la pena mettere in luce il fatto che, esperimento nell'esperimento, quello che succederà al lander ci verrà riportato in tempo reale, salvo il ritardo dovuto alla distanza, da due mini satelliti, MarcO, che sono i primi di questo nuovo tipo, poco più grandi di una scatola da scarpe, a viaggiare nel sistema solare. Faranno in pratica da ripetitori dei segnali mandati dal lander. Questa parte è da parecchi ritenuta tanto importante quanto lo studio di Marte e comunque, a ogni buon conto, le comunicazioni tradizionali sono assicurate a Terra dalla rete di radio antenne del Deep Space network.

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Per tornare al mezzo, che in queste ore sta procedendo a migliaia e migliaia di chilometri all'ora verso la sua metà, diciamo che è un lander, ossia è statico, non ha ruote o altro modo di muoversi e, per la verità, non ne ha alcuna necessità.

Doveva partire assai prima, ma un problema grosso a uno degli strumenti ha portato al suo completo ridisegno e rifacimento, con un raddoppio quasi dei costi, da 400 a 800 milioni.

InSight se tutto va bene porterà a termine tre fondamentali ricerche su Marte.
Innanzitutto misurerà la temperatura marziana del sottosuolo, a 5 metri, calando una sonda sotto la crosta marziana. Questo è di fondamentale importanza per capire se è quanto il sottosuolo immediato di Marte sia “scaldato” da un nucleo interno di magma, come anche la Terra, o dalla presenza di materiale radioattivo.

La zona marziana di arrivo di InSight

Il secondo esperimento è quello di monitor di eventuali terremoti marziani. Un sismometro dalla buffa apparenza di una specie di scaldavivande, verrà appoggiato al suolo ed è in grado di rilevare la più piccola scossa di terremoto rilevando dati che ci darebbero informazioni preziose sull'attività geologica del pianeta: è un pianeta ancora in evoluzione o completamente morto da questo punto di vista? Non lo sappiamo ancora.

L'ultimo strumento principale permetterà di determinare la posizione del lander stesso nello spazio, in modo estremamente preciso e questo ci aiuterà a capire se Marte ha dei “sussulti” anche minimi nella sua orbita. Conosciamo bene l'orbita di Marte, ma non così bene come InSight ci permetterà di stabilire. Per finire con la parte più scenica della missione, il suo arrivo sul pianeta rosso, dal momento dell'entrata nella tenue atmosfera di Marte, ad una altezza dal suolo di 120 chilometri circa, al momento dell'arrivo nella pianura tranquilla chiamata Elysium Planitia, non lontano dal rover Nasa Curiosity da anni al lavoro, anche se ultimamente piuttosto acciaccato.

Entrerà nell'atmosfera a migliaia di chilometri all'ora e l'angolo di entrata deve essere di 12 gradi esatti per evitare di essere rimbalzato o bruciato dalla frizione con l'atmosfera stessa. Prima un paracadute ipersonico lo porterà a velocità accettabili, poi lo scudo termico che lo ha salvato dal bruciare nella discesa verrà abbandonato. A questo punto, in prossimità del suolo, si accenderanno dei retrorazzi che permetteranno di arrivare all'urto al suolo con una velocità di 3-4 chilometri all'ora, sopportabile dalle tre gambe che nel frattempo sì saranno aperte, spiegandosi dal corpo principale. 7 minuti di terrore perché, in questa manovra, non è possibile nessuna correzione. Per chi ama le avvenute mozzafiato la diretta della discesa è sul sito Nasa dalle 20 del 26 novembre, ma anche in tanti altri siti, pure italiani.

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