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Di recente ho discusso di sostenibilità con il CEO di un’azienda globale nel settore manifatturiero, che si trovava di fronte a una sfida notevole: Lui e il suo gruppo dirigente erano pienamente consapevoli dell’importanza della sostenibilità, la sua azienda si era impegnata pubblicamente a integrare la sostenibilità nei suoi prodotti e a raggiungere l’obiettivo “net zero”. Tuttavia, riteneva di non disporre ancora di una strategia solida e di un piano d’azione per raggiungere gli obiettivi prefissati e, al tempo stesso, accrescere la competitività dell’azienda. Questo è un genere di conversazione che ho con molti CEO.
Ad oggi, la maggior parte degli Amministratori Delegati ha capito l’importanza della sostenibilità, ma il divario tra promesse e azioni persiste. A partire dalla piena misurazione e comprensione del valore di business generato dalla sostenibilità e dalla velocità di integrazione in azienda. E’ fondamentale sottolineare come diversi CEO di importanti aziende leader abbiano iniziato a gestire le priorità aziendali con una triplice prospettiva: di mercato, finanziaria e di sostenibilità.
L’allocazione delle risorse (scarse) aziendali deve essere fatta solo quando è chiaro dove e come si crei valore. La sostenibilità non fa eccezione. Il processo di trasformazione inizia dalla comprensione delle priorità di business e del modo in cui la sostenibilità le influenza. Una volta compreso come le priorità aziendali siano connesse alla sostenibilità, diventa necessario misurare in modo coerente il valore economico e l’impatto generati. Una volta misurati, è possibile stabilire una priorità delle azioni e guidare la strategia per rendere la sostenibilità integrale nel core business, ottenendo il massimo del suo potenziale e costruendo aziende a prova di futuro.
Le suddette implicazioni strategiche sono corroborate da una serie di evidenze quantitative, a partire dalle analisi della NYU attraverso il Sustainable Market Share Index™ che ha osservato come i prodotti sostenibili siano cresciuti circa 2 volte più velocemente rispetto ai prodotti convenzionali e hanno raggiunto un tasso annuale di crescita di quasi il 10% rispetto ad un 5% dei prodotti convenzionali. E come secondo Fortune il 90% dei consumatori della Gen X è disposto a spendere il 10% in più per prodotti sostenibili, rispetto al 34% del 2020. Ed anche Corporate Knights ha evidenziato come l’80% degli investitori under 40 vuole che le società di investimento in cui allocano i propri fondi, influenzino positivamente le politiche ESG delle aziende.
E’ quindi importante focalizzarsi nel rispondere al “come” integrare la sostenibilità in azienda. Per continuare a generare valore, la strategia e il management devono essere ripensati per adattarsi all’ambiente in cui vengono utilizzate ed è quindi possibile delineare tre passi fondamentali che possono aiutare le aziende a integrare con successo la sostenibilità nella loro strategia.
Il primo step è abbandonare la mentalità a somma zero legata esclusivamente alla propria organizzazione, ampliando il perimetro della propria strategia in logica di ecosistema e di catena del valore estesa.
Il secondo passo è riorientare le risorse, sia proteggendo le linee di business profittevoli, ma anche pianificando l’integrazione degli aspetti di sostenibilità verso prodotti e servizi sostenibili.
Il terzo suggerimento è evitare di concentrarsi esclusivamente sui risultati finanziari, che può portare ad una valutazione delle performance “miope”, inficiando la gestione aziendale ed impedendo la creazione di valore sostenibile.
Integrare la sostenibilità nelle strategie può essere relativamente rapido, ma integrarla nell’intera organizzazione richiede tempo. Ciò significa che è fondamentale avviare una re-invenzione del proprio modello di business ed operativo. Pianificando le azioni concrete, costruendo un robusto business case sia a breve che medio termine, per selezionare gli ambiti di business a maggiore impatto e opportunità.
Le analisi e implicazioni strategiche non dovranno essere limitate alla riduzione degli impatti aziendali. Ma dovranno ampliarsi nel rispondere alle sfide emergenti in ambito prodotti e servizi. Ovvero comprendere le dinamiche di mercato determinate da new entrants, così come l’evoluzione delle preferenze dei propri clienti. Che potranno essere declinate in nuove proposizioni commerciali, ma anche in nuovi modi di ingaggiare e servire la customer base.
Per eseguire questa ambizione è fondamentale mobilizzare le risorse necessarie, strutturare ed evolvere modelli di governance ed operativi, uniti allo skilling e reskilling delle persone, alla creazione di un sistema di controllo di gestione pienamente integrato con gli aspetti ESG, nel quadro di una più ampia trasformazione digitale che abiliti l’innovazione di tutti e processi e sistemi aziendali.
Con l’obiettivo finale di realizzare la completa industrializzazione di tutte le iniziative e progetti ESG, anche in un’ottica di ecosistema e catena del valore allargata, per coniugare vantaggio competitivo aziendale, benefici di sistema e filiere ed impatto su Società e Pianeta.
*Responsabile Sustainability Accenture
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