Ferrero: fino a 7.600 euro di incentivo per i dipendenti, lavoro agile per tutti
Sottoscritta l’ipotesi di accordo per i 7mila dipendenti in Italia, sarà votata dai lavoratori. Si rafforza il sistema del welfare e la previdenza integrativa
di Filomena Greco
I punti chiave
2' di lettura
Accordo integrativo per i 7mila dipendenti di Ferrero in Italia. Il testo condiviso da sindacati e azienda sarà sottoposta al voto dei lavoratori nelle assemblee nei diversi stabilimenti del Gruppo e prevede, nel prossimo triennio – 2023-2026 – un Premio Legato ad Obiettivi da 2.450 euro nell’anno 2023/24, 2.580 nel 2024/25 e 2.730 euro. L’ipotesi di accordo conferma il sistema di relazioni industriali basato su due livelli di confronto, quello nazionale, attraverso il Coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Unitarie e della Rete Commerciale, e quello locale (RSU e Rappresentanze Sindacali della Rete Commerciale).
Premio e welfare
I sindacati hanno messo in evidenza gli aspetti principali dell’accordo: «un importante aumento del premio legato ad obiettivi, che raggiunge nel triennio un montante di 7.630 euro», accanto alla «conferma dei percorsi di stabilità e continuità occupazionale, particolare implementazione dei capitoli legati a formazione, professionalità e digitalizzazione e sistemi di welfare» come evidenziato da Massimiliano Albanese, Angelo Paolella e Guido Majrone, segretari nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil.
L’azienda in una nota parla «di un dialogo aperto e costruttivo» con i rappresentanti dei lavoratori. Piena intesa tra le parti anche per gli strumenti contrattuali di flessibilità degli orari di lavoro: «la positiva esperienza di questi anni ha consentito all’Azienda di mantenere elevati i livelli di competitività rispondendo in modo flessibile alle richieste di un mercato articolato e complesso» scrive Ferrero.
Significativo il piano di investimenti industriali che è stato illustrato per l’Italia con relativi impatti occupazionali: agli investimenti legati all’aumento della capacità produttiva e all’innovazione di prodotto, come nel caso della fabbrica di Balvano dove si producono i Kinderini, si affiancano investimenti relativi alla sostenibilità, al packaging riciclabile e all’implementazione di tecnologie connesse all’Industria 4.0.
Le novità
L’Accordo amplia gli strumenti in campo sul fronte del welfare, con nuove modalità di svolgimento del lavoro agile, ampliamento dei servizi offerti dalla piattaforma di flexible benefits “Ferrero Care”, programma di assistenza per tutti i dipendenti (EAP) attraverso un servizio innovativo, fruibile tutti i giorni senza limiti di orario, solidarietà tra i dipendenti attraverso l’istituto della banca ore solidale.
Tra le novità, ci sono le 4 mezze giornate di permesso per l’inserimento dei figli al nido o alla materna ed ulteriori 4 mezze giornate di permesso per l’assistenza per situazioni particolari. L’ipotesi di accordo prevede poi l’esonero dai turni notturni per le lavoratrici madri fino al compimento del quarto anno di vita dei figli, l’estensione dell’accordo del 2022 sul lavoro agile, applicato finora solo ad Alba, a tutti gli stabilimenti del gruppo.
Quanto alla previdenza complementare, al fine di incentivare le iscrizioni al fondo di settore ALIFOND e sostenere i lavoratori già iscritti, «l’Azienda interverrà riconoscendo un contributo economico aggiuntivo», pari al 20% della quota convertita. In campo poi un percorso di digitalizzazione per favorire «trasparenza, equità e partecipazione» e per migliorare «l’efficienza e l’efficacia dei processi stessi».Nelle aree produttive, in particolare, viene dato maggior spazio alla proattività e all’autonomia delle persone.
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