Intelligenza artificiale e tecnologia laser per controllare la qualità di uva e vino
Sistema ad alto tasso di tecnologia sviluppato da Antares Vision Group e Oròbix Life
di Davide Madeddu
2' di lettura
L’intelligenza artificiale per selezionare l’uva e la spettroscopia laser per produrre e imbottigliare vino di buona qualità. Il nuovo processo, che mette assieme agricoltura e innovazione tecnologica, passa per un’app. A introdurre il sistema, sviluppato da Oròbix Life, è la Antares Vision Group.
Il processo comincia con una selezione delle immagini delle uve che finiscono sul nastro trasportatore. A questo punto entra in funzione l'intelligenza artificiale che riesce a individuare muffe, parti danneggiate da pioggia o grandine, rami, foglie e insetti. Qui vengono rilevati i grappoli con difetti, la presenza di marciume, oltre che individuate le parti danneggiate da pioggia o grandine, rami, foglie e insetti. Proprio questo esame permette all'enologo di decidere in modo oggettivo verso quali lavorazioni inviare le uve in funzione della qualità del prodotto iniziale
Poi, attraverso un algoritmo applicato alle immagini, arriva la classificazione delle uve in base alle regole predefinite dal produttore. Nella fase successiva entra in gioco la spettroscopia laser che viene applicata dopo la fase di tappatura e «garantisce, attraverso analisi non distruttive in linea, l'assenza di ossigeno o pressioni troppo elevate nello spazio di testa della bottiglia».
Un monitoraggio continuo che, oltre a prevenire fenomeni di ossidazione o difettosità nella tappatura, «permette di verificare problematiche nei sistemi di inertizzazione o del vuoto pieno».
Due tecnologie che, a sentire Gionatan Gualazzini, business development manager wine e spirits Antares vision group, «sono in grado di portare risultati importanti nella filiera vinicola». A illustrare meglio il funzionamento è lo stesso manager che indica le due tecnologie: «La prima, attraverso il controllo della concentrazione di ossigeno e della pressione nello spazio di testa della bottiglia, permette di monitorare i sistemi di inertizzazione della linea evitando così di produrre migliaia di bottiglie con difetti di imbottigliamento che pregiudicano la qualità del prodotto e compromettono la reputazione del brand beverage. L a seconda, l’applicazione dell'intelligenza artificiale sviluppata da Oròbix, ci permette invece di fornire ai produttori un controllo puntuale e immediato sulla qualità della materia prima e sulle sue difettosità dovute anche a situazioni non controllabili come i cambiamenti climatici durante la fase di conferimento».
Due soluzioni che, come sottolineano i vertici dell'azienda, seguono «seguono quello che è il trend attuale nel mondo del beverage, un trend non più legato esclusivamente al mondo delle ispezioni e del controllo qualità, in cui Ft System ha oltre 20 anni di esperienza, ma con la necessità ulteriore di aggiungere valore attraverso la digitalizzazione».
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