Intelligenza artificiale, la teoria dei giochi per aumentare le competenze dei giovani
È il progetto SMaILE promosso da Politecnico e Università di Torino, Royal Halloway University di Londra e Giffoni Innovation Hub
di Daniela Russo
I punti chiave
3' di lettura
Avvicinare i giovani ai temi della sostenibilità e delle nuove tecnologie, in particolare alle potenzialità dell’intelligenza artificiale, attraverso il gioco. È l’obiettivo del progetto SMaILE (Simple Methods for Artificial Intelligence Learning and Education), tra i vincitori del bando della Fondazione Compagnia di San Paolo “Intelligenza Artificiale, uomo e società”. L’iniziativa è stata promossa dal Politecnico di Torino – Dipartimento di Scienze Matematiche (DISMA), Università di Torino – Dipartimento di Informatica, Royal Holloway University of London – Department of Computer Science; infine c’è anche la partecipazione del Giffoni Innovation Hub.
«Tra le righe dei codici ci sono delle potenzialità per migliorare la vita delle persone – commenta Paolo Mulassano, responsabile Obiettivo Pianeta fondazione Compagnia di San Paolo –. Per questo Fondazione San Paolo ha sostenuto il progetto il cui scopo è trasmettere competenze sull'IA e le tecnologie».
Intelligenza artificiale per tutti
SMaILE, infatti, si propone di diffondere un uso efficace degli strumenti messi a disposizione dall'intelligenza artificiale grazie alla conoscenza consapevole dei suoi principi, codici, funzionalità e applicazioni.
Fa ricorso alla teoria dei giochi e ai codici della gamification per aumentare il coinvolgimento dei più giovani e si avvale di una piattaforma educational online per favorire lo sviluppo di competenze di AI attraverso attività ludico-didattiche da svolgere, sia in modalità fisica che virtuale, con gli enti territoriali.
Una app per spiegare l’AI
Alla piattaforma si affianca la SMaILE App, nata per spiegare l'intelligenza artificiale in modalità attiva attraverso il gioco e fornire ai ragazzi alcuni applicativi per mettere in pratica le competenze acquisite grazie alla realizzazione di un prodotto creativo digitale originale.
E proprio attraverso la app il binomio tecnologia-sostenibilità prende forma. I ragazzi, infatti, saranno investiti del ruolo di sindaci virtuali e dovranno trasformare le loro città in realtà smart e sostenibili, implementando soluzioni green grazie alle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale.
«Creatività, innovazione e sostenibilità sono i temi che interessano di più le nuove generazioni e su cui aziende e istituzioni investono per sviluppare strategie ad hoc – commenta Luca Tesauro, amministratore delegato di Giffoni Innovation Hub –. Il tutto grazie a un uso sempre più consapevole di tecnologie complesse come machine learning e intelligenza artificiale. Temi su cui Giffoni Innovation Hub ha da sempre tenuto i riflettori accesi coinvolgendo i ragazzi e chi conosce questi temi e ne diffonde la cultura. Ma soprattutto domandandosi sempre: come può l’innovazione generare felicità? Ad esempio, con il progetto SMaILE vogliamo contribuire alla formazione dei più piccoli riguardo a queste tematiche così delicate, fornendo loro le conoscenze necessarie per un utilizzo etico e sostenibile delle tecnologie per un futuro migliore, nel quale il mercato del lavoro sarà sempre più green e digitale».
Un’indagine sulla preparazioni dei giovani
L’intelligenza artificiale è sempre più parte integrante della quotidianità delle città, anche se spesso non viene del tutto percepita, basti pensare ai dibattiti relativi a sistemi robotici, auto a guida autonoma, medicine personalizzate.
Da questa consapevolezza nasce l’idea di affiancare al progetto una survey, realizzata da Giffoni Innovation Hub e Politecnico di Torino, per valutare il grado di preparazione sui temi dell'Artificial Intelligence di una platea di circa 9 milioni di ragazzi, per lo più studenti della generazione Z, ossia i giovani dagli 11 ai 24 anni, a cui spetterà il compito di portare avanti il cambiamento che vede nella pandemia il suo anno zero.
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