Intelligenza generativa, dati e sviluppo. Ecco le novità di Google Cloud
Google ha presentato una serie di integrazioni tra Duet AI e le sue piattaforme di gestione e analisi dei dati.
di Gianni Rusconi
4' di lettura
Di annunci, in occasione di Next 2023, Google Cloud ne ha dispensati veramente in grande quantità, toccando un po’ tutte le componenti (infrastruttura, sicurezza, sviluppo applicazioni) che concorrono a formare il proprio grande ecosistema di soluzioni nella nuvola. Nel corso dell'evento, il primo in presenza dal 2019, il colosso di Mountain View ha ribadito ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, come l'intelligenza artificiale generativa sia il “nuovo” motore dell'innovazione che cambia i modelli operativi e di collaborazione delle persone che lavorano. Thomas Kurian, il Ceo di Google Cloud, ha puntualizzato da parte propria come gli ultimi dodici mesi siano stati molto positivi per la divisione di cui è alla guida, con un fatturato che ha toccato su base annua quota 32 miliardi di dollari. Come dire: l'AI che sfrutta i modelli di linguaggio di grande formato è il fattore abilitante ma è il cloud, anzi un nuovo modo di fare cloud (come dice Google) l'asse portante – con i dati - su cui poggiare il processo di trasformazione digitale di qualsiasi organizzazione e di qualsiasi settore. La sensazione di alcuni analisti presenti all'evento di San Francisco è che, grazie alla nuova infornata di annunci, Google abbia guadagnato posizioni nello sviluppo della Gen AI rispetto ad Amazon Web Services e Microsoft, sfruttando la capacità di costruirsi in casa i propri tool. La società californiana, come ha osservato Doug Henschen, analista di Constellation Research, ha dovuto inizialmente rincorrere Microsoft e il grande “hype” guadagnato da Redomond a inizio anno con l'alleanza stretta con OpenAI ma grazie al proprio patrimonio di risorse e competenze in materia di intelligenza artificiale a cui attingere ha recuperato terreno e oggi, fra i tre big cloud provider mondiali, è quella con la maggiore profondità e ampiezza di offerta in tema di AI generativa”.
Le novità più importanti
Mettere nelle mani di aziende, enti governativi e professionisti gli strumenti più avanzati per trarre vantaggio dalla Gen AI e dalle tecnologie cloud è quindi il mantra che ispira oggi Google e in occasione di Next '23 i principali annunci vanno coerentemente in questa direzione. Si parte dall'infrastruttura ottimizzata per addestrare e gestire i modelli di intelligenza artificiale, che verrà distribuita alla quarantina di Cloud region sparse per il mondo e da qui implementata nei data center (e sui sistemi Edge) delle aziende clienti. Le nuove funzionalità della piattaforma Vertex AI sono invece un ulteriore passo in avanti nella disponibilità di strumenti destinati agli sviluppatori per la creazione di applicazioni di tipo conversazionale basate sull'AI e personalizzate con i dati aziendali. E poi Duet AI, il tool di collaborazione alimentato dagli algoritmi profondamente integrato in Google Workspace (e in Google Cloud) che opera come aiutante multitasking per la scrittura di testi e la gestione dei fogli di calcolo, svolgendo funzioni da project manager, addetto agli appunti per le riunioni e visual designer creativo: ora è ufficialmente disponibile al grande pubblico mentre la versione per Google Cloud sarà rilasciata entro la fine dell'anno con la prerogativa di assistere sviluppatori e addetti aziendali in veste di coder, esperto di database, data analyst e consulente di cybersecurity.
I nuovi orizzonti della collaborazione
Il battesimo di Duet AI risale allo scorso maggio, in occasione della Google I/O Conference, e il messaggio che arrivò in quella sede era già molto chiaro: grazie all'intelligenza artificiale si apre una nuova era della collaborazione e la suite che va ad accogliere le funzionalità degli algoritmi di nuova generazione è naturalmente Workspace, la suite di produttività che i manager di Mountain View ricordano essere la più diffusa al mondo, con oltre tre miliardi di utenti attivi e più di 10 milioni di abbonati paganti. Su Duet AI hanno lavorato in questi mesi oltre un milione di tester per verificarne le capacità di supporto alla scrittura su Gmail e Google Docs, la qualità delle immagini originali create in Google Slides e il livello di creatività raggiunto dalla trasformazione di idee in azioni e di dati in approfondimenti con Google Sheets. I nuovi miglioramenti annunciati in queste ore riguardano Meet e Google Chat. Nel primo caso, Duet AI prenderà appunti durante le videochiamate, invierà sintesi delle riunioni e tradurrà automaticamente le didascalie in 18 diverse lingue; nel secondo sarà possibile chattare direttamente con l'intelligenza artificiale per porre domande sui contenuti, ottenere un riepilogo dei documenti condivisi in Drive e Gmail in un determinato spazio temporale (per esempio i risultati finanziari di un trimestre) e recuperare le conversazioni perse. La sintesi del valore aggiunto che porta in dote uno strumento di questo genere, non a caso rimarcata in uno dei blog post che hanno accompagnato l'evento, è la seguente: con Duet AI l'intelligenza artificiale diventa un add on per il lavoro in team in forma di supporto collaborativo in tempo reale, con la garanzia (per singoli individui e organizzazioni) del pieno controllo dei propri dati.
Il vantaggio per il singolo utente?
Lo si può facilmente immaginare pensando a una tipica situazione da ufficio: una richiesta dell'ultimo minuto, che di norma avrebbe richiesto diverse ore di lavoro, potrà essere completata in tempi rapidi perché sarà compito degli algoritmi generando una sintesi da fonti e documenti rilevanti e creare automaticamente una presentazione da portare in riunione o inviare al proprio capo. Fantascienza? Assolutamente no. Ed è solo il primo passo. L'ecosistema di Workspace andrà via via a popolarsi di app di terze parti (Typeface e Jasper sono due delle aziende già coinvolte) per ampliare ulteriormente le funzionalità della suite. E in modo responsabile, assicurano da Google.
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