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La Valle d’Aosta ha deciso di intensificare i controlli per prevenire il contagio da peste suina sul proprio territorio. Attualmente la peste suina è presente in Piemonte, Liguria, Lazio, Calabria e Campania. «In particolare - recita una nota della Regione - il fronte della malattia in Piemonte e Liguria è in lenta, ma progressiva espansione sui versanti est ed ovest delle zone di infezione primarie». La Valle d’Aosta è al momento ancora indenne dalla malattia e sono state messe a punto delle strategie per limitarne l’ingresso. In dettaglio il Corpo forestale della Valle d’Aosta, con il supporto dei cacciatori formati, è impegnato nel monitoraggio del territorio attraverso la ricerca attiva delle carcasse di cinghiale e le operazioni di depopolamento della specie. Anche i servizi veterinari dell’Usl hanno intensificato i controlli della biosicurezza negli allevamenti di suini e cinghiali. Inoltre, l’Istituto Zooprofilattico effettua le analisi per la ricerca del virus in tutte le carcasse di cinghiali e di suini rinvenuti morti. Tutte queste operazioni di monitoraggio e controllo vengono effettuate anche nel Parco naturale del Mont Avic e nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.
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