Inter, Roma e Fiorentina, tre italiane in finale: non succedeva da 29 anni
Dopo l’Euroderby, i giallorossi resistono al Bayer Leverkusen e la Viola s’impone in casa del Basilea. Siamo al remake del ’94 (sognando il ’90)
2' di lettura
La finale di Europa League, in programma mercoledì 31 maggio a Budapest, è Siviglia-Roma. La finale di Conference League, che si terrà a Praga il 7 giugno, sarà Fiorentina West-Ham. Due sfide che si uniscono alla magica notte di Istanbul che il 10 giugno vedrà contrapporsi Manchester City e Inter per il gradino più alto della Champions League, principale torneo continentale. Tre italiane nelle finali di coppe europee, insomma: non succedeva da 29 anni, da quegli «aurei» anni Novanta del calcio italiano, quando i nostri club dominavano in lungo e in largo per l’Europa.
Nella stagione 1993/94, per la precisione, il Milan di Capello vinse la Champions contro il Barcellona, l’Inter superava il Salisburgo nella finale dell’allora Coppa Uefa, mentre il Parma perdeva contro l’Arsenal il match decisivo di Coppa delle Coppe, trofeo nel frattempo estintosi cui partecipavano tutte le vincitrici delle coppe nazionali. Nella stagione 2022/23 l’Italia ha insomma la possibilità teorica di realizzare il «filotto», aggiudicandosi tutte e tre le competizioni continentali. C’è un unico precedente nella storia: quello della stagione 1989/90 che precedeva i Mondiali di Italia ’90, quando il Milan vinse la Coppa dei Campioni, la Juventus la Coppa Uefa e la Sampdoria la Coppa delle Coppe. Curiosità nella curiosità: quell’anno lo scudetto andò proprio al Napoli. E qui gli scaramantici toccheranno ferro...
In ogni caso bisogna fare i complimenti alle squadre italiane impegnate nelle coppe. L’Inter, lo sappiamo bene, si è aggiudicata il doppio Euroderby col Milan. Alla Roma, forte dell’1-0 dell’andata, è bastato uno 0-0 in casa del Bayer Lerverkusen. La Fiorentina si è imposta 1-3 in casa del Basilea, ribaltando l’1-2 dell’andata. C’è mancato poco che anche la Juventus staccasse il biglietto per Budapest (in casa del Siviglia è finita 2-1 per gli andalusi). Certo, la mancata qualificazione per le fasi finali del campionato del mondo per due Mondiali consecutivi non ci fa onore, ma quest’anno diventa un po’ più difficile teorizzare la decadenza strutturale dell’ex campionato più bello del mondo. A meno che non si voglia attribuire l’exploit del 2023 proprio alla mancata partecipazione dei campioni d’Europa in carica ai Mondiali di Qatar 2022. I Mondiali più anomali di sempre.
loading...