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Inter, Zhang butta la palla avanti: più tempo per rifinanziare Oaktree

L'imprenditore cinese punta a condizioni migliori: la corsa dei tassi non aiuta. Sondati altri grandi «credit fund»: sul tavolo una manovra da 400 milioni

di Carlo Festa

(NurPhoto)

2' di lettura

Il presidente e azionista dell'Inter Steven Zhang butta la palla in avanti e prende tempo prima di avviare le negoziazioni per provare a rifinanziare il debito da 275 milioni, firmato nel maggio del 2021 con il private equity californiano Oaktree, esposizione debitoria (che prevede interessi al 12%) da saldare a scadenza nel maggio del prossimo anno. Una parte di questi soldi, finiti nelle holding lussemburghesi che controllano l'Inter, sono poi stati dirottati sul club, per garantirne gli investimenti e la gestione operativa.

Secondo indiscrezioni, Zhang, che con la sua famiglia controlla l'Inter soprattutto tramite la lussemburghese Grand Tower Sarl, sarebbe stato consigliato dai suoi consulenti di aspettare ancora qualche mese prima di iniziare la fase di contrattazioni per il rifinanziamento, sperando in una fase migliore dei mercati e soprattutto in una dinamica dei tassi d'interesse meno punitiva.

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Le opzioni sul tavolo sono di due tipi: rifinanziare direttamente con Oaktree oppure con un altro operatore finanziario. Proprio con questo obiettivo, sarebbero stati avviati contatti preliminari con altri «credit fund» per sondare l'interesse a valutare un rifinanziamento.

Quest'ultima operazione, nella situazione congiunturale attuale, potrebbe però essere realizzata a tassi più elevati rispetto a quelli già rilevanti di 2 anni fa: almeno ad un salato 16 per cento rispetto al 12% attuale. Si tratta inoltre di finanziamenti di tipo Pik, dove l'esposizione aumenta in base agli interessi annui. A scadenza viene, dunque, ripagato sia il prestito sia gli interessi accumulati, di anno in anno, sul capitale.

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Basta pensare che, a fine 2022, l'esposizione verso Oaktree della holding lussemburghese della famiglia Zhang era salita (con gli interessi cumulati) a quasi 330 milioni di euro: facile prevedere che l'esposizione complessiva, alla scadenza del 20 maggio 2024, possa avvicinarsi ai 400 milioni di euro.

Si tratta di una cifra rilevante da rifinanziare nell'attuale contesto dei mercati finanziari. Intanto Oaktree, da una posizione di forza, attende che Zhang faccia la prima mossa: se il suo credito non verrà ripagato, potrà escutere il pegno sulle azioni dell'Inter.

Da settembre inizia, dunque, una fase complessa, a maggior ragione se si pensa che i possibili compratori dell'Inter più solidi (da Pif a Investcorp) hanno per ora lasciato congelato il dossier nerazzurro. Nelle ultime settimane si sarebbero affacciati potenziali interessati (tra cui un compratore georgiano) tuttavia poco credibili.

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