Apple, Microsoft e Amazon al top del ranking dei marchi globali. Trend positivo per Ferrari
Nella classifica l’Italia è rappresentata da Ferrari, Gucci e Prada - Il valore dei cento brand analizzati è di 3,3 trillioni di dollari (+5,7% sul 2022)
di Giulia Crivelli
I punti chiave
4' di lettura
Lo studio Best Global Brands 2023 di Interbrand conferma il podio del 2022, con Apple, Microsoft e Amazon e il valore complessivo dei cento marchi presi in considerazione, valutati e poi classificati dalla società di analisi è cresciuto del 5,7%, arrivando a 3,3 trillioni di dollari.
«Una crescita superiore a quella della maggior parte dei Pil dei Paesi occidentali e un valore complessivo più alto del Pil di molti Paesi – sottolinea Lidi Grimaldi, ceo di Interbrand Italia –, ma va sottolineato che nel 2022 la crescita era stata quasi tre volte quella di quest’anno, del 16% rispetto al 2021. Aldilà della media si può quindi dire che molti dei principali brand globali della top 100 sono in stagnazione o comunque in rallentamento». L’Italia è rappresentata, come negli anni scorsi, da marchi dell’alta gamma: Ferrari, Gucci e Prada .
La metodologia di Interbrand
Il valore dei marchi – che viene poi espresso in milioni o miliardi di dollari – è calcolato da Interbrand secondo una metodologia perfezionata in oltre 30 anni di lavoro: alla società spetta il primato della progettazione e realizzazione della prima valutazione del brand al mondo, fatta nel 1988. La metodologia di Brand Valuation di Interbrand prende in considerazione la performance finanziaria dei prodotti o servizi contraddistinti dal brand, ma anche la forza competitiva e la capacità di creare fidelizzazione e di sostenere domanda e margini nel lungo periodo.
I valori in miliardi della top ten
Il valore calcolato da Interbrand per Apple è di 502,680 miliardi di dollari (+4%); seguono Microsoft (316,659 miliardi di dollari, +14%) e Amazon (276,929 miliardi di dollari, +1%). Google resta in quarta posizione con un valore del brand di 260,260 miliardi di dollari e una crescita del 3%. Ci sono poi Samsung con un incremento del 4% che porta il valore del brand a 91,407 miliardi di dollari, Toyota (64,504 miliardi di dollari, +8%), Mercedes-Benz che con un aumento del 9% sale a 61,414 miliardi di dollari e supera Coca-Cola (ottava, con 58,046 miliardi di dollari, +1%). Nike sale di una posizione grazie a un +7% e un valore del brand di 53,773 miliardi di dollari. Chiude la top ten Bmw, che scala 3 posizioni arrivando al decimo posto con un valore del brand di 51,157 miliardi di dollari e una crescita del 10%.
La presenza italiana in classifica
I brand italiani Gucci, Ferrari e Prada continuano a rappresentare l’Italia. Gucci resta il primo brand di matrice italiana in classifica, in 34esima posizione con un valore di 19,969 miliardi di dollari, lievemente in calo (-2%) rispetto allo scorso anno. Ferrari continua il suo trend positivo con un incremento del valore del 16% salendo a 10,830 miliardi di dollari ed essendo in settantesima posizione. Per il terzo anno consecutivo Prada registra una percentuale di crescita a due cifre: con un +12% porta il valore del brand a 7,321 miliardi di dollari e conquista l’86esima posizione (tre in più rispetto all’anno scorso).
Le migliori performance
Il brand che è salito di più quest’anno è Airbnb, con un valore di 16,344 miliardi di dollari e un incremento del 22%. Il brand ha inoltre compiuto un notevole balzo in avanti passando dalla 54esima alla 46esima posizione, pur essendo entrato in classifica solo l’anno scorso. Questa importante crescita del valore è dovuta anche al forte investimento nel brand e alle solide prospettive finanziarie (fatturato in aumento del 40% nel 2022 rispetto al 2021 e previsione di un ulteriore incremento del 13% nel 2023).
Automotive e Luxury registrano la crescita più consistente
Nel 2023 il valore dei brand automotive è aumentato del 9% grazie soprattutto alle performance di Bmw (10° posto), Hyundai (32°), Porsche (47°) e Ferrari (70°, come detto), che registrano un tasso di crescita a doppia cifra – rispettivamente del 10%, 18%, 20% e 16% – e assestandosi fra i brand con le migliori performance anno su anno.
Tesla mantiene la 12esima posizione, ma con un incremento più lento rispetto agli altri brand del settore (+4%). «Gli automotive brand che sono avanzati di più in classifica hanno conseguito punteggi migliori su quattro fattori determinanti per la valutazione del brand: Affinity, Trust, Presence e Participation – puntando sul rafforzamento delle relazioni con i consumatori», commenta Mafredi Ricca, Global Chief Strategy Officer di Interbrand.
Anche quest’anno il lusso si conferma un settore altamente performante con una crescita del 6,5% grazie alla resilienza dei brand e alla loro capacità di trascendere le categorie per dare vita a esperienze di lusso, come per esempio ristoranti, hotel e pop-up store.
Prada (7,321 miliardi di dollari, 86°), Hermès (30,190 miliardi di dollari, 23°) e Dior (9,665 miliardi di dollari, 76°) sono tra i brand con il più elevato tasso di crescita nel lusso, con un incremento nel valore del brand rispettivamente del 12%, 10% e dell’8%.
Il concetto di arena competitiva e la leadership di Apple
Interbrand propone da qualche anno una visione più completa dell’idea di competitività, parlando di “arene”.
«Un brand come Apple non è più ascrivibile a un solo settore – spiega Manfredi Ricca –. Compete in arene molto diverse fra loro: per esempio permette ai suoi consumatori di tenersi in contatto (Connect Arena), di prendersi cura del proprio benessere (Thrive Arena) con l’ultimo Apple Watch, che si posiziona come dispositivo per il monitoraggio della salute, e di gestire le proprie finanze (Fund Arena) grazie al suo nuovo conto deposito, che ha registrato versamenti per quasi 1 miliardo di dollari nei primi quattro giorni dal lancio. La scelta strategica di competere in arene differenziate ha consentito ad Apple di occupare saldamente il vertice della Best Global Brands per 11 anni consecutivi, dopo aver sorpassato Coca-Cola nel 2013».
loading...