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Intercos conferma la crescita dei ricavi

Nei nove mesi vendite in aumento del 23%, l’Ebitda supera i 100 milioni di euro

di Matteo Meneghello

 

2' di lettura

Intercos fa leva sulla diversificazione del proprio mix di offerta per confermare anche nel terzo trimestre una crescita a doppia cifra (+10,6% a tassi costanti), nonostante un periodo di confronto sfidante (il terzo trimestre dell’anno scorso aveva concentrato molta parte delle vendite dei mesi precedenti, incagliate dalle difficoltà della supply chain). L’Ebitda dei primi nove mesi si porta oltre i 100 milioni di euro, anche se il necessario ri-bilanciamento del portafoglio prodotti (con un peso maggiore del segmento mass market rispetto a quelli di maggiore prestigio) lascia qualche segno sull’incidenza marginale sui ricavi, che si ferma al 13,9% (14,1% nello stesso periodo dell’anno scorso).

«L’aumento dei ricavi, anche nel terzo trimestre, è stato raggiunto grazie al nostro modello di business che ha un punto di forza nella diversificazione - spiega l’amministratore delegato Renato Semerari -: essere ugualmente esposti tanto nel segmento di mercato mass che in quello prestige ci ha consentito di controbilanciare il temporaneo riallineamento dei livelli inventariali che sta caratterizzando retailers e brands prestige».

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L’azienda, anche alla luce di un portafoglio ordini che ha mostrato solidità anche negli ultimi due mesi, conferma la guidance, con un’attesa per vendite in lieve aumento nell’ultimo trimestre del 2023 ed un Ebitda rettificato del quarto trimestre allineato a quello del 2022 in termini assoluti.

Nel dettaglio, Intercos ha generato nei primi nove mesi ricavi netti per 735 milioni, in crescita del 23,1% (+24,6% a tassi costanti). La crescita ha interessato tutte le aree geografiche, le business unit e le tipologie di clienti, con 247 milioni nel solo terzo trimestre. L’Ebitda rettificato, pari a 102,3 milioni, è cresciuto nello stesso periodo del 21,2%, con un’incidenza sulle vendite nette dei primi nove mesi del 13,9%. L’Ebitda del terzo trimestre si è attestato a 34,9 milioni, dato leggermente inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (35,8 milioni), per un’incidenza sui ricavi del 14,1 per cento. La posizione finanziaria netta pari a 123,5 milioni, sostanzialmente allineata con quanto riportato al 30 giugno.

«Il calo dell’ incidenza dell’Ebitda sulle vendite nette, che ha caratterizzato il secondo ed il terzo trimestre dell’anno, e il cui impatto in termini di generazione di Ebitda in valore assoluto è stato più che compensato dall’aumento dei volumi di vendita - spiega Semerari - è dovuto al cambio di mix e alla forte crescita della business unit Hair&Body, che è caratterizzata da profittabilità inferiori rispetto a Make-up e Skincare. Continuiamo a guardare con ottimismo le prospettive di crescita del Gruppo nel medio-lungo periodo».

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