Intercultura, 1.700 le borse di studio e i contributi per rendere i ragazzi cittadini del mondo
di Redazione Scuola
7' di lettura
Si conferma l'interesse da parte degli studenti e delle famiglie italiane per le esperienze di formazione internazionale durante gli anni delle scuole superiori. Sono stati quasi 7.000 gli adolescenti che hanno partecipato lo scorso anno al bando di concorso di Intercultura per aderire a uno dei programmi proposti: un anno, un semestre, un trimestre, un bimestre scolastico o un soggiorno linguistico della durata di un mese estivo. Tra loro sono stati selezionati 2.250 studenti che sono partiti nel corso dell'estate verso tutti i continenti (2.199 lo scorso anno).
In 1.700 circa beneficiano di una borsa di studio totale o parziale, offerte da uno dei numerosi sponsor che sostengono le iniziative di Intercultura, oppure erogate direttamente dall'associazione, che dal 1955 promuove programmi scolastici in 60 Paesi di tutto il mondo.
Le 700 borse di studio sponsorizzate si inseriscono nell'ambito dei programmi di welfare aziendale, o territoriale di oltre un centinaio di aziende, banche, fondazioni, enti pubblici e donatori privati, che apportando risorse aggiuntive alla spesa sociale pubblica e privata contribuiscono a rendere accessibili queste importanti opportunità di formazione internazionale. Un impegno determinante in favore delle nuove generazioni e che rafforza la coesione tra le comunità e le persone che ne fanno parte.
Le borse di studio offerte dagli sponsor a beneficio dei ragazzi all'estero nel 2019-20 sono circa 700 (comprese quelle che provengono dai programmi Itaca di Inps in favore dei figli dei dipendenti del settore pubblico, che non sono in esclusiva per Intercultura). A queste si aggiungono altre 15 borse di studio sponsorizzate per studenti stranieri di Belgio, Croazia, Francia, Germania, Ghana, Norvegia, Polonia, Romania, Serbia, Sudafrica, Ungheria che trascorreranno un periodo in Italia con i programmi di Intercultura.
Il controvalore delle borse di studio offerte da sponsor è di quasi 4 milioni e 800mila euro
Tra gli sponsor, sono da segnalare gli importanti contributi di: A2A, Acem, Ass. Regionale Sarda, Intesa Sanpaolo, Barilla&Fratelli, BNL/BPI Gruppo BNP Paribas, Compagnia di San Paolo, Confindustria Lecco e Sondrio, Gruppo Ferrero, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione CR Firenze, Fondazione CRT, Edison, Gruppo Enav, Gruppo Esselunga, Gruppo Hera, Pirelli, Gruppo Poste Italiane, SACBO S.p.A., SIAE per Amatrice, Thales Alenia Space Italia, Unipol, Fondazione Cariverona, Banco BPM.
Ad aver vissuto da giovani un'esperienza all'estero con un programma di Intercultura e ad aver lì maturato le competenze che li hanno aiutati ad emergere sono numerose altre eminenti figure dell'eccellenza italiana prima tra tutti i due astronauti del team Esa, Luca Parmitano (grazie ai proventi dei diritti d'autore del suo libro “Volare”, due studenti siciliani hanno potuto trascorre un anno scolastico in Cina) e Samantha Cristoforetti. Ma anche: Diego Piacentini, commissario straordinario per l'attuazione dell'Agenda digitale, Franco Bernabè ed Enrico Cucchiani, cavalieri del lavoro e dirigenti d'azienda, Luca Barilla, vice presidente Barilla Spa, Giovanni Gorno Tempini presidente di Fondazione Fiera Milano, Roberto Toscano, già ambasciatore a Teheran e a New Delhi, Carlo Secchi, docente, già rettore dell'Università Bocconi, Maria Concetta Mattei, giornalista Tg2, Gustavo Bracco, direttore risorse umane e organizzazione, Pirelli, Gianfilippo Cuneo, consulente di management, Marco Balich, ideatore di numerose cerimonie olimpiche e ora dello spettacolo “La Cappella Sistina”, Marco Frigatti vicepresidente Guinness world records e lo scrittore Antonio Scurati.
La formazione internazionale delle nuove generazioni è volta a sviluppare quelle competenze globali e interculturali che lo stesso Consiglio d'Europa e le rilevazioni Pisa dell'Ocse ormai ritengono necessari per la formazione di un giovane. Lo dimostrano i risultati della ricerca “L'esperienza che mi ha cambiato la vita” promossa dalla Fondazione Intercultura nel 2016 interpellando un campione di persone, allora adolescenti, che tra il 1977 e il 2012 hanno trascorso all'estero con Intercultura un periodo compreso tra il trimestre e l'anno scolastico: l'84% degli oltre 700 intervistati è laureato; molti hanno svolto un percorso universitario brillante, scelto il lavoro dipendente (a livelli quadri e dirigenziali per un terzo di loro) anche per poter intraprendere una carriera internazionale. Un elemento trasversale che emerge è che sono persone soddisfatte: della propria carriera, perché è coerente con i propri interessi e aspirazioni, della loro vita (il 69% si dichiara molto felice, uno stacco netto rispetto alla media degli italiani che è del 47%. Tre quarti di loro (73%) vive con maggiore positività e propositività e, grazie all'esperienza all'estero vissuta in giovane età, sono più socievoli, inclusivi ed empatici, desiderosi di muoversi, conoscere e imparare.
Il beneficio più importante, però, è la consapevolezza del ruolo attivo che queste generazioni di ex partecipanti ai programmi all'estero devono avere nella società. Essendo stati, da giovanissimi, a confronto con una cultura diversa per un lungo periodo, messi in una situazione di minoranza dove avevano difficoltà a capire la lingua, i gesti, le motivazioni di scelte, silenzi, sguardi, questi ex partecipanti ai programmi all'estero sono consci di vivere in un mondo che non si ferma ai confini della propria nazione e che sempre di più sta diventando cosmopolita.
Aperte le iscrizioni per studiare all’estero
E' possibile iscriversi fino al 10 novembre: più di 2.200 i posti in 60 Paesi del mondo, 1.500 le Borse di studio.
E' aperto il nuovo bando di concorso di Intercultura disponibile sul sito www.intercultura.it per trascorrere un intero anno scolastico all'estero (oppure un periodo più breve, da sei mesi a alcune settimane estive) in uno dei 4 angoli del mondo dove l'Associazione di volontariato promuove da quasi 65 anni i suoi programmi educativi.
Il bando è rivolto a tutti gli studenti delle scuole superiori nati tra il 1 luglio 2002 e il 31 agosto 2005: oltre 2.200 i posti a disposizione (2.250 gli adolescenti in partenza nel corso di questa estate), 60 le diverse destinazioni, tutte ambitissime dai ragazzi questa nuova “Generazione i”, con il passaporto pronto e la valigia in mano, desiderosi di imparare a vivere in un mondo sempre più complesso e globalizzato.
Come ogni anno si rinnova anche lo sforzo di Intercultura, nonostante una congiuntura economica sempre difficile, di rendere accessibile questa esperienza a chiunque. Sono ben 1.500 le borse di studio, a totale o parziale copertura della quota di partecipazione, messe a disposizione delle famiglie. Le borse comprendono non solo l'esperienza all'estero, ma anche gli incontri di formazione, prima, durante e al termine della partecipazione al programma, una componente imprescindibile per comprendere la reale portata educativa di un periodo vissuto all'estero da adolescenti.
Circa la metà delle borse di studio provengono dall'apposito fondo di Intercultura e consentono la partecipazione ai programmi da parte degli studenti più meritevoli e bisognosi di sostegno economico (si va dalle borse totali che coprono il 100% della quota di partecipazione, a quelle parziali che coprono una percentuale variabile tra il 20% e l'80% della stessa). Le altre centinaia, tra borse di studio totali e contributi sponsorizzati, sono messe a disposizione grazie alla collaborazione tra la Fondazione Intercultura e diverse aziende, banche, fondazioni ed enti locali. L'elenco viene continuamente aggiornato sul sito alla pagina http://www.intercultura.it/borse-di-studio-offerte-da-sponsor).
Al momento è possibile consultare sul sito i bandi delle borse sponsorizzate offerte da: Aeroporto G.Marconi di Bologna, Assindustria Venetocentro-imprenditori Padova e Treviso; Associazione Italia-Canada; Banca dell'Elba; Banco di Credito P.Azzoaglio; Barilla; Borsa di studio Famiglia Spagni;Iin memoria di Jože Lavrenčič e Olga Premrl; Centro di Terapia Cognitiva; Comune di Cavarzere; Confindustria Como; Consiglio Regionale della Valle D'Aosta; Ferrari F.lli Lunelli; Fondazione Cariparma; Fondazione Carisbo; Fondazione Cariverona; Fondazione Cassa di Risparmio di Asti; Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; Fondazione CRC; Fondazione di Piacenza e Vigevano; Fondazione Manodori; Fondazione Paolo Mosna; Fondazione Tercas di Teramo; Fondazione U. Bonino e M.S. Pulejo; Gruppo Hera; I.L.S.O. s.r. l. di Michele e Vincenzo Sarullo; Itema; Lundbeck Pharmaceuticals Italy S.p.A.; Officina Bocedi; Regione Autonoma della Sardegna; Sacbo; Thales Alenia Space Italia Spa; Ubi Banca; Unicredit Foundation.
Gli studenti possono iscriversi al concorso fino al 10 novembre per aggiudicarsi un posto tra i programmi scolastici proposti e una delle borse di studio. Per ricevere tutte le informazioni sui programmi, è possibile consultare sul sito i recapiti dei volontari di 159 città in tutta Italia e l'elenco degli incontri pubblici organizzati sempre dai volontari di Intercultura.
Riconoscimento alternanza scuola lavoro
Per gli studenti che frequentano all'estero l'intero anno scolastico, la normativa scolastica italiana riconosce la possibilità di accedere alla classe successiva senza ripetere l'anno. Il ministero dell'Istruzione ha chiarito (nota 843/2013) che le esperienze di studio all'estero sono “parte integrante dei percorsi di formazione e di istruzione” e che sono “valide per la riammissione nell'istituto di provenienza”. (www.intercultura.it/normativa).
Inoltre, le esperienze di studio all'estero sono equiparate ai fini dei Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (ex slternanza scuola lavoro): per riconoscerle contano le competenze acquisite e il parere del Consiglio di Classe. Il 28 marzo 2017 il ministero ha pubblicato la nota Miur 3355 con alcuni importanti chiarimenti sull'alternanza scuola lavoro. In particolare, al punto 7 il Miur si esprime sull'alternanza scuola lavoro per «gli studenti che partecipano a esperienze di studio o formazione all'estero». (http://www.intercultura.it/studenti/faq/).
Al fine di fornire alla scuola gli elementi per valutare l'intero percorso seguito dallo studente, Intercultura fornirà al termine di ogni fase del programma la certificazione delle competenze acquisite (https://www.intercultura.it/studenti/fasi-del-programma/) calcolate in: fino a 30 ore per aver partecipato alle selezioni; fino a 40 ore per la formazione prepartenza che i volontari forniscono a tutti i vincitori del concorso di Intercultura; fino a 80 ore per il soggiorno all'estero e fino a 15 ore per la formazione al rientro.
Sessanta destinazioni
Intanto stanno per chiudersi le partenze dei circa 2.250 ragazzi tra i 15 e i 18 anni di età, che nell'anno scolastico 2019-20 studieranno all'estero con un programma di Intercultura; tra di loro, si riconferma la scelta di vivere questa esperienza di formazione anche in mete insolite e alternative. Rispetto alle destinazioni più classiche come gli USA e il Canada (destinazione del 21,8% dei ragazzi per un totale di 490 studenti) o come l'Australia e la Nuova Zelanda (4,8% per un totale di 109 studenti), il 24,7% degli adolescenti ha scelto di partire per l'America latina, il 13,4% per l'Asia, l'1,9% per l'Africa (42 i ragazzi che vi trascorreranno dall'anno scolastico al bimestre: richiestissimi il Sudafrica e il Ghana, ma anche i programmi in Tunisia e in Egitto riaperti l'anno scorso dopo la loro chiusura durante la Primavera Araba). Infine il 33,4% studierà in diversi Paesi dell'Europa.
Tra le destinazioni più “gettonate” si confermano quelle dell'America latina: 555 gli studenti in partenza tra Argentina, Brasile, Costarica, Messico, Cile, Honduras, Rep.Dominicana, Paraguay, Panama, Colombia, Bolivia, Perù ed Uruguay.
Dall'altro capo del mondo, rasentano quota 100 i ragazzi che trascorreranno un anno scolastico in Cina, mentre gli altri studenti vincitori per un programma in Asia (299 in totale) saranno suddivisi tra Thailandia, Giappone, India, Filippine, Hong Kong, Indonesia, Malesia.
Chi invece ha preferito l'Europa (752 gli adolescenti in partenza) non ha scelto solamente i Paesi più classici e culturalmente simili a noi come la Francia, la Germania, l'Irlanda, la Spagna, il Portogallo, il Belgio, il Regno Unito, l'Austria, la Svizzera, ma anche quelli scandinavi (Finlandia, Norvegia, Islanda, Svezia, Danimarca) e quelli dell'Est Europa (Russia, Lettonia, Rep.Ceca, Serbia, Croazia, Bosnia, Slovacchia, Turchia Ungheria, etc).
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