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«Intesa con un'azienda bulgara per crescere nel brokeraggio di indirizzi Ip»

Il punto sul futuro di Convergenze con l'ad Rosario Pingaro. «Guardiamo a una piccola acquisizione nei prossimi anni»

di Simona Rossitto

Rosario Pingaro, ad di Convergenze

3' di lettura

Una lettera di intenti con la società bulgara Itst, broker di indirizzi Ip, per diventare più forte nel settore. L'ha firmata, secondo quanto apprende DigitEconomy.24, report del Sole 24 Ore Radiocor e di Digit' Ed, nuovo gruppo attivo nella formazione e nel digital learning, la società Convergenze che opera, tra l'altro, nel settore della fibra ottica. Intanto, annuncia Rosario Pingaro, amministratore delegato della società campana quotata in Borsa, si cerca nei prossimi anni una nuova piccola realtà da acquistare. L'ottica è quella del consolidamento, tendenza comune nel settore delle telecomunicazioni.

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Difficoltà nella bonifica degli indirizzi Ip

Ogni Continente ha una sua Autorità Internet che gestisce gli indirizzi Ip e gli As, gli autonomous system. Una volta esauriti, le Autorità hanno dato possibilità agli operatori di poterseli scambiare tramite transazioni economiche e si è, quindi, aperto un mercato. Per acquistare indirizzi Ip, spesso, si tengono aste che talvolta coinvolgono società dell'Est Europa o asiatiche, particolarmente rischiose. Convergenze ha cominciato ad acquistare indirizzi IP dieci anni fa, per poi rivenderli alle piccole società. Tuttavia, la difficoltà, in questo campo, è proprio quella di bonificare gli indirizzi, cosa che difficilmente le piccole società riescono a fare. Già in passato Convergenze ha, quindi, fatto ricorso alla società bulgara per effettuare questo tipo di operazione. Ora, spiega Pingaro, «ci vogliamo proporre come consulenti per gli operatori italiani che volessero acquistare indirizzi Ip, hanno in portafoglio indirizzi che non usano o vogliono monetizzare i loro asset».

«Formalizzata con Itst una lettera di intenti, trattativa in corso»

«Avere l'indirizzo Ip pulito – spiega Pingaro - è importante. È un mercato difficile da approcciare per le aziende medio piccole che non hanno la capacità per arrivare alla bonifica dell'indirizzamento Ip. Abbiamo in questo momento formalizzato una lettera di intenti con la società bulgara che stiamo portando avanti, ci sono diverse trattative che potremmo finalizzare nell'arco di un paio di settimane». L'intesa nel campo degli indirizzi Ip «è un percorso di completamento del nostro portafoglio di servizi, soprattutto rivolto al mercato wholesale, con la finalità di realizzare un ‘one stop shop' dove trovare servizi voce, internet, cloud, e anche servizi di indirizzamento di acquisto». L'accordo con la società bulgara è importante anche perché Itst «è un partner estremamente efficace, già oggi collabora con i principali operatori internazionali, tra cui Sparkle (gruppo Telecom Italia) e consente di dare risposte operative e puntuali ai nostri clienti». Al momento le società straniere sono le uniche che stanno facendo questo tipo di transazioni, soprattutto quelle dell'Est Europa che in passato si sono accaparrate gli indirizzi Ip. «In Italia siamo i primi a offrire questo tipo di servizio a livello professionale. Pensiamo che in futuro potrà diventare un business sempre più importante: un indirizzo unico vale 45 euro, e quindi la transazione di migliaia di indirizzi Ip vale cifre di rilievo. Se il mercato risponderà positivamente sicuramente questo business potrà diventare un ulteriore volano di crescita e assunzioni».

Focus sulle competenze, mercato delle tlc in fermento

Per il nuovo business Convergenze ritiene di avere in azienda le competenze necessarie. Ma, in generale, la società è sempre attenta ai nuovi talenti. «Quella della ricerca delle competenze è una questione aperta , noi quest'anno abbiamo realizzato la prima Convergenze Academy, un corso di formazione da 13 settimane per ragazzi appassionati di informatica che volevano affacciarsi al mondo del lavoro come sviluppatori software. Abbiamo creato questa scuola all'interno dell'azienda, è una skill difficilmente reperibile sul mercato, soprattutto in provincia di Salerno». Nel campo della banda ultra- larga, spiega Pingaro, «stiamo riuscendo a riconvertire tecnici sul rame nel lavoro con la fibra ottica. Da questi due punti di vista abbiamo cercato di dare risposte interne al mercato delle competenze». Per quanto riguarda il mercato del brokeraggio di indirizzi Ip, «verificheremo nel momento in cui business diventerà più consistente se ampliare o meno l'organico. Una possibilità, ad esempio, potrebbe essere quella di rafforzare la partnership con l'azienda bulgara per far fare alle nostre risorse uno stage in loco».

DIGITECONOMY.24 – LA SFIDA DELLE COMPETENZE

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Oltre al business degli indirizzi Ip, Convergenze pensa anche a un'operazione straordinaria. «Nel corso dei prossimi anni guardiamo a una nuova acquisizione, d'altronde il mercato delle tlc è in fermento, il processo di consolidamento è in atto per sostenere i margini». Si punta soprattutto a una piccola azienda, che operi non necessariamente nel territorio dove Convergenze è presente, che abbia caratteristiche di presidio del proprio territorio di riferimento simili a quelle dell'azienda campana. «Una società – conclude Pingaro - i cui costi possano essere abbassati attraverso economie di scala».

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