Investimenti per 40 milioni a Caribe Bay che gioca la carta destagionalizzazione
Sul parco acquatico di Lido di Jesolo al via un radicale lifting per renderlo più attrattivo e prolungare la stagione
di Enrico Netti
2' di lettura
Caribe Bay, il parco acquatico di Lido di Jesolo, è pronto a un radicale lifting da 40 milioni per renderlo più attrattivo e prolungare la stagione. Secondo i piani della famiglia Pareschi, proprietaria del parco, nei prossimi anni sarà potenziata l'offerta con attrazioni, servizi e tecnologie volti a diversificare il pubblico di riferimento, allungare la stagionalità e superare le sfide imposte anche dal cambiamento climatico.
Quest’anno l’inaugurazione della stagione è prevista il 27 maggio ma prima verranno ottimizzati e migliorati i servizi con un intervento da 1,5 milioni. Verranno ampliate le aree adibite a relax, il perfezionamento di alcune tematizzazioni e rinnovato impegno sul fronte dell'offerta Parco + Hotel, in accordo con diverse strutture del territorio.
Dall'autunno se il parco otterrà le necessarie autorizzazioni e il benestare da parte delle autorità locali, potrebbe partire il nuovo piano di interventi straordinari, che nei prossimi anni accresceranno ulteriormente l'appeal internazionale di Caribe Bay. la realizzazione di un'area benessere con SPA, che potrebbe aprire già nel 2024 permettendo di allungare la stagione. La struttura si integrerà con alcune attrazioni già esistenti, creando un continuum tra spazi interni ed esterni, e si avvarrà di un impianto geotermico a basso impatto per il riscaldamento dell'acqua. Nel medio termine è prevista la realizzazione di un'attrazione di nuova generazione per la pratica del surf e un ulteriore potenziamento della tematizzazione con la realizzazione di una montagna percorsa da cascate alternate a terrazze solarium, a totale copertura delle torri di Scary Falls e Captain Spacemaker, lo scivolo che, con i suoi 42 metri, è il più alto e veloce d'Europa.
«Nel nostro settore – premette Luciano Pareschi, fondatore e ad di Caribe Bay – è impossibile rimanere fermi ed è necessario essere sempre proattivi e allineati con le ultime tendenze. Abbiamo programmi ambiziosi: è tuttavia fondamentale che lo Stato e le amministrazioni locali siano dalla parte degli imprenditori che intendono investire, allentando i lacci della burocrazia e lavorando in sinergia. Il nostro progetto, ad esempio, avrà immediate ricadute positive sul territorio in termini di notorietà e occupazione, ma dovrebbe inserirsi in un contesto organico di interventi volti a valorizzare la località, a cominciare dal miglioramento dei collegamenti con Venezia».
Dopo avere rilevato il vecchio Acqualandia Luciano Pareschi ha investito 40 milioni per trasformarlo in Caribe Bay, parco ispirato alle candide spiagge dei Caraibi. Così Caribe Bay ha conquistato per 14 volte il titolo di miglior parco acquatico d'Italia e unico ad essere inserito tra i 7 migliori parchi acquatici dell'area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) nelle classifiche di IAAPA, organizzazione mondiale che rappresenta oltre 6.000 parchi in più di 100 Paesi.
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