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Investimenti da 500 milioni per hotel di lusso a Firenze

La Toscana si conferma una delle destinazione leisure per le grandi catene internazionali: in campo dal colosso Marriott ad Auberge Resorts a Gb Invest, fino al brand Baccarat Hotels & Resorts

di Silvia Pieraccini

  Nei prossimi 5 anni non saranno autorizzati nuovi alberghi o residence nel centro della città

3' di lettura

Volano gli investimenti nell’hotellerie di lusso nel mondo, e la Toscana si conferma una delle destinazione leisure in grado di attrarre capitali stranieri e grandi catene internazionali. A fare la parte del leone è Firenze, dove sono in corso sei investimenti milionari nell’alto di gamma, tutti frutto di riqualificazioni di edifici dismessi: l’ex ospedale militare San Gallo, l’ex scuola di Sanità militare, l’ex collegio Alla Querce, uno dei palazzi ex-Fondiaria in piazza Libertà, l’ex hotel Majestic e l’ex Villa Camerata. Ma c’è fermento anche in campagna e sulla costa, a Forte dei Marmi, Castiglioncello e all’Argentario. In tutto, secondo stime del Sole 24 Ore, si tratta di oltre 500 milioni di investimenti in corso nel segmento lusso.

Le operazioni fiorentine sono tanto più strategiche in quanto il Comune - come spiega l’assessora all’Urbanistica Cecilia Del Re - col nuovo regolamento urbanistico ha bloccato il cambio di destinazione d’uso in turistico-ricettivo nella “zona A” della città, che abbraccia il centro storico fino ai viali di circonvallazione: significa che nei prossimi cinque anni non saranno autorizzati nuovi alberghi o residence, eccetto quelli già previsti nei vecchi piani come nell’area ex-Officine grandi riparazioni e in quella dello stadio.

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La prossima apertura di lusso a Firenze, slittata al 2024, sarà l’ex collegio Alla Querce nel quartiere delle Cure, formato da vari edifici attorno a una villa storica con teatro, chiesa e parco di 15mila mq, acquisito dal gruppo indiano Leeu Collection di Analjit Singh e affidato in gestione alla catena Auberge Resorts che fa capo all’imprenditore americano Dan Friedkin, presidente della Roma Calcio (squadra di cui Auberge è appena diventato official hotel partner). Nasceranno 82 camere, 20 suite, spa, piscina, centro fitness, galleria d’arte, enoteca con sala degustazione, percorsi nel verde, con l’idea di far vivere un’esperienza ispirata al Rinascimento.

Sono appena partiti, con l’obiettivo di completare la prima fase tra un anno, i lavori per trasformare l’ex Grand hotel Majestic, di fronte alla stazione di Santa Maria Novella, nel cinque stelle “W”, marchio lifestyle del colosso alberghiero Marriott. La realizzazione di 119 camere, roofgarden, spa, sale riunioni è affidata al general contractor Tétris Italia (Gruppo Jll) su progetto di Genius Loci Architettura. L’investimento della proprietà, Progetto Majestic di Roberto Puccini, è di circa 30 milioni di euro.

Lavori in corso, con la prospettiva di completamento entro l’anno, anche in uno dei quattro palazzi ottocenteschi ex-Fondiaria di piazza della Libertà, ora di proprietà del gruppo Gb Invest di Stefano Nesti: aprirà 118 camere il gruppo tedesco Ruby, che propone ospitalità di design a quattro stelle.

Sempre Gb Invest, in joint venture col gruppo di Singapore Liaigre Hospitality Venture, ha avviato le demolizioni e bonifiche nell’ex ospedale militare San Gallo, dove sorgeranno appartamenti privati e un hotel 5 stelle. Vicino alla partenza è il progetto di recupero dell’ex scuola di Sanità militare in costa San Giorgio, sopra Ponte Vecchio, area di tre ettari con due conventi, chiostri e giardini, abbandonata da 20 anni e acquisita da tempo dal magnate argentino Alfredo Lowenstein: sarà trasformata in resort con 200 camere, centro benessere, ristoranti, per un investimento stimato in 150 milioni.

Ha già annunciato lo sbarco a Firenze nel 2024, infine, il brand di lusso Baccarat Hotels & Resorts creato dal fondatore della catena Starwood: aprirà nell’ex ostello Villa Camerata, ai piedi della collina di Fiesole, grazie all’accordo col gruppo israeliano Omnam che ha acquistato l’edificio storico.

Anche sulla costa toscana stanno decollando investimenti per innalzare l’offerta ricettiva: a Forte dei Marmi (Lucca) l’hotel Franceschi rinascerà grazie a un investimento di 15 milioni dell’imprenditore Attilio Bindi, mentre è quasi pronto l’ex hotel Giada - che diventerà hotel Maitò a 5 stelle - ristrutturato dallo stesso Nesti della Gb Invest con un investimento di otto milioni. A Castiglioncello (Livorno) l’imprenditore parigino Rasmus Michau, fondatore della Octopus Hospitality Partners, sta investendo 20 milioni per ristrutturare l’hotel Miramare dal quale sono passati personaggi come Churchill, Toscanini, Pirandello, Sordi e Gassman, acquistato dalla famiglia Monti che lo possedeva da 110 anni. A Porto Ercole (Grosseto) arriva al traguardo il primo step del progetto dell’imprenditore svedese Conni Jonsson: in estate aprirà l’ex hotel Don Pedro, ora ribattezzato ’La Roqqa’, 60 camere e più di otto milioni di investimento. Jonsson guarda al 2025, invece, per il resort nell’ex fabbrica di sardine Cirio, da demolire e ricostruire investendo 30 milioni.

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