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«Nel bel mezzo della pandemia l’Europa è stata la nostra àncora di stabilità e lo è anche oggi ». A parlare è Roberto Gavazzi, Ceo di Boffi|De Padova che realizza nel Vecchio Continente circa un terzo del fatturato. «Se nel 2020 - spiega - il mercato totale ha registrato un calo dell’11%, qui il nostro gruppo ha contenuto le perdite al 2 per cento. Nel 2021 abbiamo ampiamente recuperato con un balzo intorno al 15% trainato da Germania, Francia, Benelux e Svizzera». Quest’anno, spiega, «dopo una partenza strepitosa la guerra in Ucraina ridimensionerà la crescita, ma le nostre previsioni restano buone». E cita due tendenze che stanno prendendo piede: «Da un lato - dice - stiamo notando un aumento della capacità di spesa, dall’altro assistiamo a un ritorno del contract. Per noi è una grande opportunità: attualmente questo segmento rappresenta il 10% della nostra attività, ma prevediamo di arrivare al 20% nel tempo». Di pari passo procede la strategia di espansione del canale retail con l’apertura di showroom di proprietà. Il gruppo conta 19 Boffi|De Padova Trade in Europa, Gran Bretagna esclusa. «Guardiamo con interesse - conclude Gavazzi - ai Paesi scandinavi dove si sta affermando una clientela raffinata che apprezza la creatività italiana». Dopo Stoccolma e Göteborg sono in programma altre aperture nell’area.
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