Io sono un commercialista
di Bernardo Colussi (Pordenone)
2' di lettura
Io sono un commercialista
Procederò per punti che riflettono oltre 30 anni di professione:
1) ogni studio si modella in funzione dell’ambiente in cui opera;
2) ogni studio si indirizza in branche di specializzazione in funzione delle capacità e vocazione dei professionisti che ne fanno parte;
3) ogni studio presta servizi e consulenza ai clienti usando il bagaglio di esperienze accumulate che vanno dal semplice al complesso in base a ciò che serve al cliente;
4) ogni cliente se sente la necessità di chiedere un consulto a un collega esperto già lo fa e spesso chiede di essere accompagnato dal «suo commercialista»;
5) ogni cliente è libero di scegliere se avvalersi di un dottore commercialista o di un abusivo e spesso, dopo, accogliamo il cliente con danni fatti dai secondi;
6) se il cliente è in crisi chiede al «suo commercialista» cosa fare e poi insieme valutano se attivare altri professionisti specializzati;
7) smettiamola di dire che i servizi contabili e fiscali ci portano fuori mercato quando l’evidenza dimostra esattamente il contrario;
8) aggiornamento e formazione sono il lavoro quotidiano di ogni studio che è formato da professionisti, dipendenti, collaboratori e tirocinanti obbligati a partecipare;
9) ben vengano le specializzazione che riconoscano anche il relativo titolo da spendere: sarebbe meglio utilizzare l’iscrizione ai corsi singoli universitari che permettono di frequentare le lezioni, sostenere l’esame finale di uno o più insegnamenti e ottenere una certificazione;
10) diceva un ex presidente nazionale (Siciliotti): quando ti chiedono che lavoro fai si risponde «sono un commercialista» non «faccio il commercialista» per evidenziare il senso di appartenenza che ciascuno di noi ha nel cuore.
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