ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’evento a Cupertino

iPhone 14 Pro, così Apple ha dato vita al “notch” 5 anni dopo il suo arrivo

La novità più interessante dell’evento di mercoledì sera è la nuova “isola dinamica”, vediamo come funziona e perché si è fatta notare

di Luca Salvioli

Presentati i nuovi iPhone 14, con sos satellitare se non c'è rete

2' di lettura

Con iPhone 14 Pro Apple ha messo mano all’interfaccia per la prima volta, in maniera sostanziale, dal lancio dell’iPhone X a oggi. Era settembre 2017. iPhone X celebrava il decennale dal primo iPhone e rinnovava completamente il design. Spariva il tasto home e compariva il notch, da noi chiamato in vari modi, come tacca o lunetta. È quella banda nera che avanza dalla cornice superiore sullo schermo.

Serviva per conciliare una duplice esigenza: permettere allo schermo di espandersi il più possibile, seguendo quello che stavano facendo Samsung ed Lg con telefoni senza bordi, e contemporaneamente trovare uno spazio per inserire la TrueDepth camera che permetteva di sbloccare il telefono con il volto; e poi speaker, microfono, telecamera per i ritratti e altri sensori.

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Fu criticato a livello estetico. Ben presto soluzioni simili vennero adottate dai competitor. Cinque anni dopo Apple ha trovato la soluzione al notch non eliminandolo, ma riducendolo a una “isola” - perché non ha più punti di contatto con il bordo alto dello schermo - “dinamica” perché lo trasforma in un elemento vivo. Non più soltanto una tacca nera che disturba mentre guardiamo un video, ma anche un centro di notifiche e controllo. I video che ne mostrano il funzionamento stanno girando molto sui social dopo la presentazione di mercoledì sera a Cupertino.

Il “notch” diventa una isola

I nuovi iPhone 14 Pro esposti allo Steve Jobs Theater di Cupertino dopo il lancio (Foto di Brittany Hosea-Small / AFP)

È stata la principale novità in un evento molto denso (le altre cose più interessanti sono state: il debutto del Watch Ultra, per sport estremi, le notifiche di emergenza che sfruttano il satellite e non la rete cellulare e infine la sparizione dello slot per la sim fisica per il mercato americano, importante spinta, in prospettiva, alla eSIM anche in Europa, prima o poi).

A giudicare dai video visti durante l’evento, il notch mostrerà alcune informazioni come la durata della batteria degli Airpods, la canzone che stiamo ascoltando, le chiamate in arrivo, l’anteprima della navigazione mentre usiamo le mappe. È un grado anche di esporre due informazione contemporaneamente, come la musica e il timer. Il tutto restando sulla schermata home. L’anteprima si può ingrandire spingendo sullo schermo per un secondo, sfruttando il “tocco aptico” che su iPhone già si usa, ad esempio, per vedere una sintesi delle funzioni delle app premendone l’icona.

Nuova interfaccia

Alan Dye, capo della “human interface design”, presenta la nuova “isola dinamica”

Apple ha inoltre detto che questo spazio, chiamato “isola dinamica”, sarà messo a disposizione degli sviluppatori. Chi fa una app avrà la possibilità di sfruttare anche questa porzione di schermo (negli spot si vede un esempio con Lyft, un servizio simile a Uber popolare in California).

Dopo anni senza grandi innovazioni negli smartphone la formula trovata dai designer di Apple si è fatta notare, ed esprime al meglio il vantaggio di controllare contemporaneamente hardware e software.

Guardando agli ultimi 10 anni, l’azienda di Cupertino ha fatto qualcosa di simile, portando innovazione nell’interazione con il telefono, con il lancio del Touch ID, il rilevamento dell’impronta digitale; il Face ID, ovvero lo sblocco con il volto; e il 3D touch, poi diventato “haptic touch”. Non è detto che questa volta avrà lo stesso impatto, ma certamente la reinvenzione del notch da zona morta dello schermo a spazio di interazione è una cosa da Apple.

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