Governo Meloni, opzioni per le pensioni: staffetta generazionale e Opzione Donna
Le aziende potrebbero stipulare un contratto con un lavoratore pensionando che si impegni a fare da tutor per due o tre anni nei confronti di giovani assunti a tempo indeterminato
I punti chiave
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Nel Governo Meloni prende quota l’idea di occuparsi nella Manovra 2024 dei giovani sotto forma di sostegno alla staffetta generazionale. Ne ha parlato il ministro delle Imprese Adolfo Urso richiamando una norma sul turn over che, presente nel ddl Made in Italy, era stata accantonata per una questione di coperture. Ora potrebbe essere inserita nella legge di bilancio.
La staffetta
La misura, ha spiegato Urso, permetteva «per due anni al pensionato di formare un giovane sotto i 35 anni, assunto con contratto a tempo indeterminato». Il disegno di legge citato dal ministro prevedeva - nella sua bozza inziale- che le aziende con almeno 50 unità potessero stipulare un contratto di due anni con un lavoratore andato in pensione da non più di 24 mesi che si impegnasse a svolgere un’attività di tutoraggio nei confronti di under 30 (o under 35 se laureati) assunti a tempo indeterminato.
L’alternativa
Non è l’unica ipotesi alla quale si starebbe lavorando. Dalle indiscrezioni emerse in questi giorni, si starebbe ragionando anche su un part time di due o tre anni (sul modello di alcuni Paesi scandinavi) per chi sta per uscire dal lavoro. Una norma che, però, se i contributi di entrambi i lavoratori fossero a carico dello Stato, potrebbe risultare molto onerosa.
Riscatto laurea
Sempre per agevolare i giovani, inoltre, si starebbe valutando la possibilità di inserire nella legge di bilancio anche fondi per facilitare il riscatto della laurea.
Dossier pensioni
Prosegue, nel frattempo, il confronto anche sul resto dell’ampio dossier pensioni di cui il piano under 35 sarebbe solo una parte. E si valutano le soluzione tecniche per provare ad allargare la platea delle beneficiarie di Opzione Donna. Tra le ipotesi c’è quella di togliere il paletto dei figli per le lavoratrici che usufruiscono ora dell’agevolazione (caregiver, invalide e licenziate o lavoratrici di aziende in crisi). Anche senza uno o due figli queste tre categorie potrebbero, dunque, ottenere l’uscita dal lavoro già a 58 anni.
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