Iraq: Isis rivendica il doppio attentato di Baghdad. Bilancio sale a 35 morti
L'attentato è avvenuto in una strada affollata nella zona di piazza Tayaran. Dopo anni di violenza settaria, gli attacchi suicida erano diventati piuttosto rari nella capitale irachena
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L'Isis, attraverso il suo organo di propaganda, ha rivendicato il doppio attentato suicida che giovedì a Baghdad ha provocato almeno 35 morti e 80 feriti. L'Iraq ha dichiarato sconfitto militarmente il sedicente Stato islamico fin dal 2017, ma cellule dell'organizzazione continuano ad esistere e in alcuni casi ad operare, specie nelle regioni desertiche del Paese.
L'attentato è avvenuto in una strada affollata nella zona di piazza Tayaran, poco lontano da piazza Tahrir, epicentro da circa un anno e mezzo delle proteste antigovernative contro il carovita e la corruzione.
Dopo anni di violenza settaria, gli attacchi suicida erano diventati piuttosto rari nella capitale irachena e quello odierno è il primo dal giugno del 2019, nel quale persero la vita numerose persone.
Le accuse (confermate) delle autorità
Le autorità irachene avevano già fatto trasparire l’ipotesi che l’attacco fosse opera dell’Isis. Il generale Kazem Selman, direttore della Protezione civile irachena, ha affermato che finora non ci sono state rivendicazioni dell'attacco, compiuto da due attentatori suicidi, ma che «l'attentato ricorda per modalità ed esecuzione quelli compiuti dall'Isis». Era dal giugno del 2019 che il centro di Baghdad non veniva colpito da attacchi dinamitardi e suicidi di questo tipo. L'Isis era stato dichiarato sconfitto militarmente in Iraq nel dicembre del 2017.
Video choc mostra kamikaze poco prima di esplosione
Una serie di video e di testimonianze apparse nelle ultime ore sui social network e trasmessi dai media iracheni chiarisono la dinamica del duplice attacco avvenuto oggi nel centro di Baghdad e costato la vita, secondo bilanci non definitivi, a una trentina di persone. Gli attentatori suicidi sono stati due. Il primo si è fatto esplodere su un lato di piazza Tayyaran (piazza dell'Aviazione), dove sorge tra l'altro un vasto e affollato mercato popolare. Di questa prima esplosione non ci sono immagini in diretta, ma alcuni filmati mostrano la scena di panico tra le bancarelle del mercato dopo che i passanti e i commercianti hanno sentito il boato della prima deflagrazione.
Il secondo attentatore, identificato dagli agenti di polizia, è scappato su un lato della piazza, in direzione di Bab Sharqi (Porta orientale) e dopo una breve corsa è stato fermato e bloccato a terra. A quel punto, quando una decina di persone tra agenti e altre persone non identificate gli erano addosso, ha azionato la cintura esplosiva. Questa seconda esplosione è stata ripresa con i telefoni cellulari chiaramente da alcuni passanti e da altre persone affacciate dalle finestre dei palazzi di quel lato di Piazza Tayyaran. Dopo l'esplosione a terra rimangono numerosi corpi, alcuni dei quali senza vita e dilaniati. Altre persone rimangono a terra ferite. Si sentono urla di colpi di arma da fuoco sparati in aria.
Il Papa: addolorato per atto brutale e insensato
Papa Francesco, che ha in agenda un viaggio in Iraq dal 5 all'8 marzo, ha inviato un telegramma a firma del card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, indirizzato al presidente dell'Iraq Barham Salih, dicendosi «profondamente rattristato» per l'attentato di Baghdad. «Nel deplorare questo insensato atto di brutalità, prega per le vittime decedute e i loro familiari, per i feriti e per il personale impegnato nei soccorsi. Confidando che tutti continueranno a lavorare per superare la violenza con fraternità, solidarietà e pace, Papa Francesco invoca sulla nazione e sul suo popolo la benedizione dell'Altissimo», si legge nel testo del messaggio.
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