Isa dei professionisti: anomalie da segnalare nelle note aggiuntive
Le eventuali incongruenze nei calcoli del nuovo strumento possono essere comunque descritte nel modello
di Salvina Morina e Tonino Morina
3' di lettura
Secondo l’agenzia delle Entrate, i nuovi Isa - che a partire dal periodo d’imposta 2018 hanno sostituito i vecchi studi di settore e i parametri - sono attendibili: eventuali anomalie saranno sistemate nei prossimi anni.
Il contribuente può, però, segnalare le incongruenze degli indici sintetici di affidabilità fiscale, compilando il campo «note» del modello Isa 2019. È questa una delle indicazioni delle Entrate, contenuta nella circolare 20/E del 9 settembre 2019. In verità, sono diversi i contribuenti che, dopo avere fatto i calcoli, si sono sorpresi dei risultati degli Isa.
Più o meno a parità di dati con gli anni precedenti, con ricavi o compensi di ammontare superiore a quelli stimati dallo studio di settore mediante lo strumento Gerico (Gestione dei ricavi e compensi), ci sono contribuenti che sono “bocciati” dagli Isa, con punteggi bassi e “consigli” di adeguamenti esagerati. E capita anche il contrario: contribuenti per i quali lo studio di settore richiedeva adeguamenti esagerati, ma che per gli Isa sono “affidabili” con punteggio magari pari a “10”.
L’affidabilità e l’anomalia
Come specificato nella circolare 17/E del 2 agosto 2019, il sistema Isa tiene conto di una pluralità di indicatori riconducibili a due gruppi.
Il primo gruppo è rappresentato dagli indicatori elementari di affidabilità, riferiti:
alle stime dei ricavi/compensi, del valore aggiunto per addetto e del reddito per addetto;
all’attendibilità di rapporti che esprimono aspetti della gestione tipica dell’attività (indicatore durata e decumulo delle scorte).
Il secondo gruppo è invece rappresentato dagli indicatori elementari di anomalia, riferibili:
a disallineamenti tra dati e informazioni presenti nei modelli di dichiarazione, o emergenti dal confronto con banche dati esterne;
a situazioni di non normalità/non coerenza del profilo contabile e gestionale che evidenziano condizioni atipiche rispetto al settore e al modello organizzativo cui sono riferite.
Il punteggio e la valutazione
La media del valore attribuito ai singoli indicatori elementari esprime, su una scala da 1 a 10, il punteggio dell’indice sintetico e rappresenta il posizionamento del contribuente rispetto a tali indicatori: più alto è il valore dell’indice, più alta è l’affidabilità fiscale attribuita al contribuente.
Gli indicatori elementari di anomalia vengono visualizzati solo in presenza di disallineamenti, con una comunicazione che contiene la descrizione dell’anomalia e l’eventuale importo degli ulteriori componenti positivi da dichiarare per disattivare la specifica anomalia.
In presenza di anomalie relative a indicatori che usano dati non modificabili, se il contribuente riscontra disallineamenti rispetto a queste informazioni, potrà fornire elementi in merito compilando le apposite «note aggiuntive». In proposito, si consideri che il contribuente:
può modificare i valori delle sole variabili valorizzate, a eccezione dell’anno di inizio attività risultante in anagrafe tributaria, che può essere modificato anche se non valorizzato;
non può modificare il valore delle seguenti variabili: «Numero di periodi d’imposta in cui è stato presentato un modello degli studi di settore e/o dei parametri nei sette periodi d’imposta precedenti», nè la media di alcune variabili dichiarate dal contribuente con riferimento ai sette periodi d’imposta precedenti; «Coefficiente individuale per la stima dei ricavi/compensi»; «Coefficiente individuale per la stima del valore aggiunto».
Ai fini Isa devono essere usati anche ulteriori dati di natura fiscale, oltre a quelli trasmessi attraverso le dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2018. Si tratta, nello specifico, di alcuni dati (come, ad esempio, quelli relativi alle dichiarazioni degli anni precedenti a quello di applicazione degli Isa) resi disponibili dalle Entrate. Questi dati, aggregati nelle cosiddette “precalcolate Isa 2019”, sono forniti per “posizione Isa” che è definita sulla base di: codice fiscale; codice Isa; tipo di reddito.
L’altalena dei calcoli
Alcuni risultati del programma di calcolo sono spesso sorprendenti. Infatti, può capitare che:
con il punteggio non superiore a “6”, il sistema non “consigli” alcuna integrazione dei ricavi o compensi, quando, invece, dovrebbe consigliare l’adeguamento;
con punteggio superiore a “8”, il sistema “consigli” di aumentare i ricavi o compensi;
per alcuni modelli, il programma segnali anomalie che bloccano il calcolo.
Insomma, alla prova dei fatti, i nuovi Isa rischiano di rivelarsi l’ennesimo strumento che contrasta con la propria denominazione. L’altalena degli Isa può generare un enorme contenzioso a causa della inaffidabilità del nuovo strumento induttivo.
Non è pensabile che una semplice annotazione nel campo “note” del modello Isa 2019, pure se importante, possa bloccare le iniziative dell’ufficio, in presenza di contribuenti con punteggi bassi e “consigli” di adeguamento dei ricavi o compensi d’importo rilevante.
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