Ischia, ondata di disdette per Capodanno. Santanché: a gennaio fondi per la messa in sicurezza
Il ministro: una campagna di comunicazione per il mondo per far capire che non è vero che l’isola è seppellita dal fango
I punti chiave
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Con dodici vittime e oltre 400 sfollati a Ischia è ancora aperta l’emergenza dopo l’alluvione del 26 novembre 2022 che ha colpito il comune di Casamicciola. Ma l’«isola verde» rischia di pagare due volte un evento drammatico perché a oltre un mese dalla tragedia i flussi turistici per il Capodanno si sono praticamente interrotti con un’ondata di disdette, nonostante il dramma fosse concentrato su una porzione ristretta del territorio.
La campagna di promozione
Prova a correre ai ripari il ministro del Turismo Daniela Santanché da Ischia ha lanciato una campagna di comunicazione per i mercati nazionali e internazionali «perché hanno scritto che Ischia era seppellita dal fango. Qui la principale attività economica è il turismo. Se oltre al dramma ci aggiungiamo anche la ferita economica peggioriamo la situazione». Il titolo è Italia, #ThisIsIschia.
I flussi turistici
Le presenze turistiche sull’isola sono in prevalenza nazionali ma dopo la lunga stagione del Covid e a causa anche della guerra in Ucraina, a scegliere Ischia per trascorrere le vacanze erano stati la scorsa estate gli americani (i flussi in arrivo da oltre oceano siano appannaggio quasi esclusivamente delle strutture alberghiere di lusso). A questo potenziale pubblico è rivolta la campagna del ministero del Turismo. Che, ha spiegato Santanché, sarà in due fasi. La prima sui social con le foto dell’isola oggi, fornite da volontari ed abitanti «per far vedere che Ischia sta bene, che i turisti possono venire». Poi le foto saranno collocate nei principali aeroporti internazionali: <In una giornata di pioggia, in Germania, in attesa di un aereo si potrà ammirare la bellezza di un posto pieno di sole e mare, con un’offerta turistica invidiabile».
Le disdette per Capodanno
Occorre far presto, ha speigato la ministra, anche perchè «in questo periodo ci sono state molte disdette e la metà delle strutture aperte rispetto all’anno scorso». Ne è un esempio lo storico hotel Regina Isabella che si è visto costretto a restituire circa 50mila euro di caparre per prenotazioni che sono state cancellate. «Nei giorni successivi alla tragedia - racconta il direttore dell’albergo a cinque stelle - ricevevamo telefonate di clienti che volevano essere informati sulla situazione dell’isola. Poi le chiamate servivano a comunicare le disdette. Appena una quarantina di persone hanno confermato, anche per dimostrare la propria vicinanza e solidarietà. Ma in una struttura che può ospitare quasi duecento persone, un Capodanno con 40 clienti non ha senso».
A metà gennaio i fondi per la ricostruzione
Santanchè ha annunciato che «entro metà gennaio saranno stanziati i primi fondi per la messa in sicurezza del territorio isolano». Si tratta dei dieci milioni stanziati dal governo (dopo i primi due messi a disposizione subito dopo l’alluvione) con un decreto che è ora in fase di conversione alla Camera. Le risorse servono per bloccare per i cittadini di Casamicciola e Lacco Ameno i versamenti tributari, le cartelle esattoriali e i contributi e termini per gli adempimenti fino a giugno 2023. Vengono sospesi fino alla fine dell’anno anche i termini processuali, rinviate a dopo il 31 dicembre le udienze dei procedimenti civili e penali pendenti.
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