Israele, verso accordi di Abramo con il Sudan
Secondo funzionari israeliani negoziati tra le due parti sono a buon punto e un accordo appare ora possibile dopo la mediazione degli Usa
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Il Sudan potrebbe molto presto entrare negli Accordi Abramo con Israele. In queste settimane si sono intensificati i contatti tra i due Paesi per portare a compimento una intenzione già espressa da Khartum nell’ottobre del 2020 ma poi rimasta incompiuta. Secondo funzionari israeliani - citati dai media - negoziati tra le due parti sono a buon punto e un accordo appare ora possibile dopo la mediazione degli Usa. A fine 2020 il Sudan firmò una parte degli Accordi di Abramo alla presenza del segretario al tesoro Usa Steven Mnuchin ma non il documento corrispondente con Israele. Ora invece - secondo molte fonti - potrebbe essere arrivato il momento.
Ciad apre ambasciata
Intanto anche su un altro fronte si registra un passo della diplomazia. Il Ciad ha aperto un’ambasciata in Israele, in un ulteriore segno di riavvicinamento fra i due paesi che hanno riannodato i rapporti diplomatici nel 2019, dopo la rottura negli anni settanta. “E’un momento storico”, ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, presente all’apertura della sede diplomatica assieme al presidente del Ciad, Mahamat Idriss Déby Itno. “Stiamo rafforzando la nostra partnership nelle aree della sicurezza. per la pace e la prosperità. La nuova ambasciata rafforzerà ulteriormente i nostri rapporti”, ha detto Netanyahu, che in un precedente mandato è stato in visita in Ciad nell’ambito dello sforzo diplomatico per ricucire i rapporti. Il Ciad è un paese a maggioranza musulmana e Israele spera che altri governi africani seguano l’esempio di N’Djamena. L’attuale presidente è alla guida di un governo militare di transizione dalla morte nell’aprile 2021 del padre, Idriss Deby che guidava il Ciad dal 1990. Ricco di petrolio e poco sviluppato, il Ciad è un paese senza sbocco sul mare di 17 milioni di abitanti che confina con Libia, Niger, Nigeria, Camerun, Repubblica Centro Africana e Sudan. Malgrado una situazione politica fragile, è considerato un importante alleato dell’Occidente nel contrasto ai gruppi jihadisti.
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