ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùMedio Oriente

Netanyahu: «Invaderemo Gaza, rappresaglia solo all’inizio». In Israele 900 morti, 687 nella Striscia. Hamas, nessun negoziato su ostaggi senza stop fuoco

Il nuovo bilancio delle vittime israeliane è di 900; 687 nella Striscia. Biden, 11 americani uccisi, altri probabili ostaggi di Hamas

Edifici in fiamme durante un bombardamento a Gaza
  • Hamas, nessun negoziato su ostaggi senza stop fuoco

    Hamas non aprirà negoziati sugli ostaggi finché sotto il fuoco di Israele. Lo afferma Abu Obaida, il portavoce delle brigate Qassam, braccio armato di Hamas. “Gli ostaggi sono a rischio, ma non negozieremo nulla finché saremo sotto il fuoco, con la minaccia di una invasione o della battaglia”, ha detto in un comunicato rilanciato dalla Cnn.

  • Michel, ’non dobbiamo tagliare fondi Ue ai palestinesi’

    In collegamento con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Nulla può giustificare gli atroci attacchi terroristici e i crimini commessi da Hamas contro Israele e il suo popolo.” Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. “Israele ha il diritto di difendersi e qualsiasi operazione militare deve essere condotta nel rispetto del diritto internazionale. Non dobbiamo tagliare i tanto necessari aiuti umanitari e allo sviluppo per i civili palestinesi. Questo potrebbe essere sfruttato da Hamas e inasprire le tensioni e l’odio”, aggiunge.

  • Monito Usa, Hezbollah non apra altro fronte contro Israele

    Il gruppo militante libanese Hezbollah non dovrebbe prendere la “decisione sbagliata” di aprire un secondo fronte contro Israele mentre combatte gli attacchi di Hamas: e’ il monito lanciato da un alto dirigente del Pentagono. “Siamo profondamente preoccupati che Hezbollah prenda la decisione sbagliata e scelga di aprire un secondo fronte in questo conflitto”, ha detto la fonte.

  • Biden, 11 americani uccisi, altri probabili ostaggi di Hamas

    Sono almeno 11 i cittadini statunitensi uccisi in Israele a seguito dei raid di Hamas. Lo riferisce il presidente Joe Biden in una dichiarazione nella quale torna a condannare gli “orrori” dello “spaventoso assalto terroristico” contro Israele. “E’ straziante”, dice Biden, riferendo che ci sono cittadini americani ancora dispersi. “La sicurezza degli americani, sia in patria che all’estero è la mia principale priorità come presidente”, assicura, aggiungendo che “è probabile” che vi siano dei cittadini Usa anche tra gli ostaggi di Hamas. Per questo, dice ancora il presidente, gli Stati Uniti lavoreranno con le loro controparti israeliane “in ogni aspetto della crisi degli ostaggi”, compresa la condivisione di intelligence e l’invio di esperti Usa in Israele.

  • Biden, probabile che cittadini Usa siano ostaggi Hamas

    “Anche se stiamo ancora lavorando per avere conferma, crediamo che sia probabile che tra le persone detenute da Hamas ci siano cittadini americani”: lo ha detto Joe Biden

  • Hezbollah spara su nord Israele in risposta all’uccisione di 4 suoi membri

    Hezbollah ha lanciato una salva di razzi nel nord di Israele in risposta alla morte di almeno quattro dei suoi membri nei bombardamenti israeliani sul Libano. Lo riporta Haaretz.

  • Usa: Iran complice Hamas ma nessuna prova di partecipazione

    “L’Iran è complice anche se gli Stati Uniti non hanno informazioni di intelligence o evidenze che indichino una partecipazione diretta dell’Iran agli attacchi contro Israele da parte del gruppo islamico palestinese Hamas”: lo ha ribadito il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby a Msnbc. “L’Iran sostiene da tempo Hamas e altre reti terroristiche in tutta la regione con la formazione sulle capacità delle risorse” a disposizione, ha spiegato. “E quindi chiaramente l’Iran è complice qui, ma in termini di prove specifiche su questo tipo di attacchi non abbiamo nulla”, ha precisato.

  • Borrell: «Stop ai fondi Ue rafforzerebbe terroristi»

    “La revisione dell’assistenza dell’Ue alla Palestina annunciata dalla Commissione europea non sospenderà i pagamenti dovuti, come chiarito dal comunicato stampa della Commissione. La sospensione dei pagamenti - punendo tutto il popolo palestinese - avrebbe danneggiato gli interessi dell’Ue nella regione e avrebbe solo rafforzato ulteriormente i terroristi”. Lo scrive in un tweet l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell.

  • Netanyahu: «Raid a Gaza sono solo all’inizio, in arrivo giorni duri per Israele»

    L’attuale bombardamento su Gaza è “solo l’inizio”. Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, senza specificare se ai raid seguirà un’invasione di terra. Il primo ministro ha aggiunto che Israele farà di tutto per liberare i prigionieri detenuti a Gaza, ma ha avvertito che “si stanno avvicinando giorni difficili” per Israele, che potrebbero creare le premesse per un conflitto che potrebbe richiedere settimane, o anche di più, per concludersi.

  • Hezbollah: «Bombardate due caserme israeliane»

    Hezbollah ha annunciato di aver bombardato due caserme israeliane dopo la morte di tre dei suoi combattenti. I militanti libanesi di Hezbollah hanno colpito due caserme israeliane dopo che Israele ha ucciso tre dei suoi membri, si legge in un comunicato del gruppo sostenuto dall’Iran, dopo che militanti palestinesi hanno tentato di infiltrarsi in Israele dal Libano. “Gruppi della Resistenza Islamica (Hezbollah), come prima risposta, hanno attaccato” due caserme israeliane “usando missili teleguidati e colpi di mortaio che li hanno colpiti direttamente”, ha aggiunto Hezbollah.

  • Tajani, italo-israeliani probabilmente presi in ostaggio

    Gli italo-israeliani “sono un uomo e una donna, marito e moglie, prima pensavamo si trattasse di padre e figlio, che vivevano nel kibbutz di Beeri e non rispondono alle chiamate della famiglia. Probabilmente sono stati presi in ostaggio oppure risultano dispersi, non abbiamo ancora la certezza”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg2. Tajani ha ribadito che i due hanno doppia cittadinanza e che l’Italia lavora “a stretto contatto con Tel Aviv” sulla vicenda. “Speriamo di ritrovarli ma in questo momento non abbiamo altre notizie, è probabile che siano stati presi in ostaggio”, ha ribadito.

  • Netanyahu: appello all’opposizione per governo di unità

    “Faccio appello ai partiti dell’opposizione per un governo di emergenza nazionale ma senza precondizioni”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu parlando in tv sul conflitto con Gaza. “Il popolo è unito, lo dev’essere anche la leadership”, ha aggiunto.

  • Più di 100 corpi trovati in kibbutz israeliano a Be’eri

    Il servizio di soccorso israeliano Zaka ha reso noto che più di 100 corpi sono stati trovati a Be’eri, un piccolo kibbutz nel sud di Israele, che sabato è stato attaccato da Hamas. La notizia arriva dopo che unità dell’esercito israeliano hanno ripulito l’area mentre erano di pattuglia. Nello stesso kibbutz vivevano i due cittadini italo-israeliani di cui si sono persi le tracce da 48 ore.

  • Domani alle 13 comunicazioni governo alla Camera

    Domani alle 13 si terranno comunicazioni del Governo alla Camera sulla situazione e le prospettive in Medio Oriente a seguito degli attacchi di Hamas contro Israele.

  • Netanyahu: «Abbiamo solo cominciato a colpire Hamas»

    “Abbiamo solo cominciato a colpire Hamas e non ci fermeremo”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu secondo cui “è una guerra per la nostra esistenza”. Netanyahu ha poi paragonato Hamas all’Isis: “Come abbiamo sconfitto l’Isis sconfiggeremo anche Hamas”. “Ci aspettano giorni duri ma siamo determinati a vincere questa guerra per il nostro popolo”.

  • Gaza: «Israele ora prende di mira le équipe mediche e gli ospedali»

    Il ministero della Sanità di Gaza ha affermato che Israele ha esteso i suoi obiettivi alle équipe mediche e agli ospedali. “Chiediamo che venga aperto un corridoio umanitario per consentire alle forniture mediche di raggiungere gli ospedali nella Striscia di Gaza”, ha detto un portavoce, avvertendo che la situazione negli ospedali di Gaza è critica a causa della mancanza di medicine e di carburante.

  • Ministero Sanità: sale a 687 il bilancio dei morti a Gaza

    È salito a 687 il bilancio delle vittime palestinesi dopo i raid israeliani. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza, scrive il Guardian. I feriti sono 3.726. “L’occupazione israeliana estende gli attacchi contro le squadre mediche, le strutture sanitarie e le ambulanze, provocando la morte di 5 operatori sanitari e il ferimento di altri 10 con ferite varie”, si legge in un comunicato del ministero pubblicato su Facebook.

  • Hamas: «Obiettivi raggiunti, pronti a possibile tregua»

    Hamas è aperta alle discussioni su una possibile tregua con Israele, avendo “raggiunto i suoi obiettivi”. Lo ha comunicato un alto funzionario del gruppo palestinese, Moussa Abu Marzouk, precisando in un’intervista telefonica con Al Jazeera che Hamas è aperta a “qualcosa del genere” e a “tutti i dialoghi politici” quando gli è stato chiesto se il gruppo è disposto a discutere un possibile cessate il fuoco. L’esponente di Hamas ha aggiunto che il gruppo di cui fa parte ha catturato “decine” di israeliani con doppia cittadinanza, compresi alcuni con cittadinanza russa e cinese.

  • Guterres: cessare attacchi, nulla giustifica atti terrore

    “Riconosco le legittime rimostranze del popolo palestinese. Ma nulla può giustificare questi atti di terrore e l’uccisione, la mutilazione e il rapimento di civili. Ribadisco il mio appello a cessare immediatamente questi attacchi e a rilasciare tutti gli ostaggi”. Così il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. “Sono profondamente allarmato dalle notizie di oltre 500 palestinesi - rileva Guterres - uccisi a Gaza e di oltre 3.000 feriti. Purtroppo, questi numeri aumentano di minuto in minuto con il proseguire delle operazioni israeliane. Pur riconoscendo le legittime preoccupazioni di Israele in materia di sicurezza, ricordo a Israele che le operazioni militari devono essere condotte in stretta conformità con il diritto umanitario internazionale. I civili devono essere sempre rispettati e protetti. Le infrastrutture civili non devono mai essere un obiettivo”.

  • Medioriente: Hezbollah, 3 i miliziani uccisi in raid israeliani

    Sono tre i membri di Hezbollah che sono stati uccisi durante i bombardamenti israeliani nel sud del Libano. Lo ha fatto sapere il gruppo militante libanese sostenuto dall’Iran. Il gruppo li ha identificati come Hussam Mohammad Ibrahim, Ali Raef Ftouni e Ali Hudruj. Nella prima delle tre dichiarazioni che annunciano la morte è stata condivisa una foto di Hussam Mohammad Ibrahim in abiti militari in posa con un fucile d’assalto AK-47.

  • Erdogan: Israele e i palestinesi si fermino

    “Chiediamo a Israele di fermare i bombardamenti contro i civili a Gaza e ai palestinesi di fermare gli attacchi contro i civili israeliani”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in una conferenza stampa, dopo una riunione di gabinetto, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. Il leader turco ha aggiunto che Ankara è disponibile ad aiutare per ogni tipo di mediazione che porti alla fine delle ostilità, incluso lo “scambio di prigionieri”.

  • Sale a 900 il bilancio delle vittime israeliane

    È salito a 900 il bilancio delle vittime israeliane a causa deli attacchi di Hamas. Lo scrive Haaretz.

  • Ue: non c’è stop a fondi a palestinesi perché non previsti

    La Commissione Ue annuncia in una nota ufficiale che “revisionerà” i programmi di assistenza a supporto dei palestinesi. Ma, sottolinea la nota dell’esecutivo europeo, “nel frattempo, non essendo previsti pagamenti, non ci sarà alcuna sospensione dei pagamenti”. La posizione di Palazzo Berlaymont arriva dopo che il commissario all’Allargamento Oliver Varhelhyi aveva annunciato lo stop immediato ai pagamenti per i palestinesi. Nella nota l’esecutivo europeo sottolinea che “la revisione dei programmi non riguarda l’assistenza umanitaria fornita nell’ambito delle operazioni europee di protezione civile e di aiuto umanitario (Echo)”.

  • Padre e figlio i due italo-israeliani dispersi, mancano all’appello da 48 ore

    Sarebbero un padre e un figlio italo-israeliani che da 48 ore non rispondono più agli appelli. “Si tratta di due cittadini italiani con doppia cittadinanza che erano nel kibbutz di Be’eri che non sono ritracciabili e insieme alle autorità israeliane stiamo verificando dove sono e cosa possa essergli accaduto. La nostra ambasciata, il nostro consolato, l’unità di crisi del Ministero degli Esteri sono al lavoro, in contatto con le autorità di Tel Aviv. Mi auguro che non siano sati presi prigionieri e che non siano stati portati dentro la striscia di Gaza”, ha detto al Tg1 il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

  • Zaki su X contro Netanyahu e «le forze di occupazione»

    “Oggi le forze di occupazione israeliane hanno bombardato una delle chiese più antiche del mondo nella zona di Zaytoun a Gaza. La Chiesa di San Porphyrius ha più di 1.600 anni”. Lo scrive Patrick Zaki su X. In un post precedente, il 7 ottobre, il ricercatore egiziano commentava così le parole del premier israeliano Netanyahu che esortava i civili ad andarsene da Gaza: “Quando un serial killer cerca di convincere la comunità internazionale che rispetta le convenzioni internazionali, per legalizzare l’uccisione di civili”.

  • La Svezia potrebbe interrompere aiuti umanitari ai palestinesi

    La Svezia sta considerando la possibilità di interrompere gli aiuti umanitari destinati alla Palestina. La richiesta proviene da tre partiti che sostengono il governo di coalizione: i Cristiano Democratici, i Liberali e i Democratici Svedesi. Il leader dei Democratici Svedesi, Jimmy Akesson, ha pubblicato un articolo sul quotidiano svedese Svenska Dagsbladet in cui sollecita la sospensione dei finanziamenti alla Palestina. Tuttavia, l’opposizione di centro-sinistra respinge la proposta: “La Svezia non sostiene Hamas, ma fornisce aiuto alle donne e ai bambini vittime del conflitto”, ha dichiarato Morgan Johansson dei Social Democratici in un’intervista alla radio pubblica svedese, Sveriges Radio.

  • Tajani: «Due italiani con doppio passaporto non rispondono all’appello»

    Due italo-israeliani con doppio passaporto “non rispondono all’appello”. Lo ha detto al Tg1 il ministro degli Esteri Antonio Tajani, spiegando che i due “non sono rintracciabili”. “Ci auguriamo che non siamo prigionieri nella striscia di Gaza”, ha aggiunto il ministro.

  • Tel Aviv: «Hamas ha fatto prigioniere più di 100 persone»

    Il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen ha affermato che le autorità israeliane ritengono che oltre 100 persone siano state catturate da Hamas e portate a Gaza. In seguito all’annuncio da parte delle Brigate Al-Qassam che minacciano di giustiziare i prigionieri e alle notizie secondo cui Israele continuerà a bombardare Gaza nonostante la presenza dei prigionieri, le loro vite sono ora in estremo pericolo.

  • Disposto invio ispettori in scuole che inneggiano ad Hamas

    È stato disposto l’invio di ispettori nelle scuole dove vi sarebbe stata la esaltazione delle stragi commesse da Hamas. A seguito della loro attività di verifica il ministro Valditara ha dato mandato alla direttrice dell’ufficio scolastico regionale di predisporre una dettagliata relazione alla questura per i seguiti di competenza. E’ quanto apprende l’ANSA da fonti informate. In particolare la segnalazione era arrivata da istituti della Lombardia.

  • Biden aggiornato su situazione, poi il vertice con gli stretti alleati

    Joe Biden è stato aggiornato sulla situazione in Medio Oriente da, tra gli altri, il segretario di Stato, Tony Blinken, il consigliere per la Sicurezza Nazionale e il capo dello staff Jeff Zients. Lo rende noto la Casa Bianca sottolineando che il presidente ha “dato indicazioni alla sua squadra di continuare in coordinamento con Israele a lavorare su tutti gli aspetti della crisi e continuare a lavorare con i partner regionali per mettere in guardia chiunque voglia trarre vantaggio da questa situazione”. Nel pomeriggio, Biden parlerà con diversi dei suoi “stretti alleati sugli ultimi sviluppi in Israele”, conclude la Casa Bianca riferendosi al vertice di questa sera con la premier Giorgia Meloni, il Presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro inglese Rishi Sunak.

  • Zelensky: «È nell’interesse della Russia infiammare la guerra in Medio Oriente»

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato lunedì che è nell’interesse della Russia infiammare la guerra in Medio Oriente per indebolire l’unità globale. “Sulla base delle informazioni disponibili - informazioni molto chiare - è nell’interesse della Russia infiammare la guerra in Medio Oriente per creare una nuova fonte di dolore e sofferenza che indebolirebbe l’unità globale, creerebbe divisioni e aiuterebbe la Russia a minare la libertà in Europa”, ha detto Zelensky nel suo video discorso notturno.

  • Chevron sospende attività piattaforma Tamar al largo coste israeliane

     

     

    Il colosso energetico Chevron ha sospeso le attività della sua piattaforma Tamar, al largo delle coste israeliane, su istruzioni del ministero dell’Energia israeliano. Chevron, che ha importanti investimenti nel gas naturale nel Mediterraneo orientale, ha dichiarato lunedì di aver interrotto temporaneamente le operazioni in una delle sue principali piattaforme di gas naturale al largo delle coste israeliane, a circa 12 miglia dalla Striscia di Gaza. Lo riferisce il New York Times. Oggi, complice l’aumento del prezzo del petrolio dovuto all’attacco di Hamas in Israele, il titolo di Chevron è il migliore sul Dow Jones, con un rialzo del 2,8%.

  • Hamas: «Uccideremo un ostaggio per ogni attacco ai civili»

    “Cominceremo a giustiziare pubblicamente un civile israeliano in ostaggio per ogni bombardamento israeliano su abitazioni civili a Gaza senza preavviso”. Lo ha annunciato Hamas citato dai media israeliani.

  • L’esercito ha le coordinate di tutti gli ostaggi a Gaza

    L’esercito ha “le coordinate di tutti gli ostaggi israeliani a Gaza”. Lo ha detto il portavoce militare citato dai media. “La guerra è cominciata male per noi, ma finirà molto male per l’altra parte”, ha avvertito.

  • Israele chiede a Usa munizioni di precisione e intercettori aerei

    Israele ha fatto sapere agli Usa di aver urgentemente bisogno di munizioni a guida di precisione e di più intercettori per il sistema di difesa aerea Iron Dome, nonche’ di piu’ bombe di piccolo diametro di fabbricazione statunitense. Lo scrive Politico citando un briefing di dirigenti dell’amministrazione Biden ai leader del Congresso e ai capo delle commissioni preposte alla sicurezza.

  • Cnn: Qatar in contatto con Hamas per rilascio ostaggi

    Il Qatar è in contatto con Hamas per il rilascio degli ostaggi che il gruppo terroristico palestinese ha trasferito da Israele nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito alla Cnn un alto funzionario americano e un’altra persona al corrente dei colloqui, precisando che gli Stati Uniti stanno svolgendo un ruolo di coordinamento. Secondo una delle fonti, domenica il primo ministro del Qatar ha incontrato i leader di Hamas nell’emirato del Golfo. “Le cose si stanno muovendo molto velocemente”, ha detto la fonte, secondo cui unzionari statunitensi alla Casa Bianca e al Dipartimento di Stato, tra cui il segrfetario di Stato, Antony Blinken, e l’assistente segretario di Stato per gli affari del Vicino Oriente, Barbara Leaf, sono rimasti in contatto con il Qatar per conoscere l’andamento dei colloqui con Hamas.

  • Erdogan: «Israele eviti attacchi indiscriminati a Gaza»

    Qualsiasi attacco “indiscriminato” che potrebbe fare del male alla popolazione di Gaza aumenterà ulteriormente le sofferenze e la spirale di violenza nella regione. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una telefonata con l’omologo israeliano Isaac Herzog, come riporta la presidenza di Ankara, aggiungendo che è necessario agire con buonsenso e ristabilire quanto prima la tranquillità nella regione. Gli sforzi della Turchia per assicurare una pace permanente continueranno, ha aggiunto Erdogan

  • Ue: manteniamo aiuti umanitari ai palestinesi

    “Pur condannando fermamente l’attacco terroristico di Hamas, è indispensabile proteggere i civili e rispettare il diritto internazionale umanitario. Gli aiuti umanitari dell’Ue ai Palestinesi bisognosi continueranno fino a quando sarà necessario”. Lo ha scritto su X il commissario Ue alle Crisi Janez Lenarcic. Le sue parole sembrano correggere il tiro rispetto al tweet di poche ore fa del commissario all’Allargamento Olivier Varhelyi, che aveva annunciato lo stop della Commissione a “tutti i pagamenti” ai palestinesi.

  • Chiusura in forte rialzo per il gas

    Chiusura in forte rialzo per il gas naturale sulla piazza Ttf di Amsterdam. I contratti future sul mese di novembre hanno guadagnato il 14,97% a 43,95 euro al MWh, portandosi sui livelli dello scorso 26 settembre.

  • Tel Aviv: «Falsi gli avvertimenti del Cairo prima dell’attacco di Hamas»

    L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto alla dichiarazione sulle segnalazioni di avvertimenti provenienti da funzionari egiziani su un’imminente offensiva ricevuti diversi giorni prima dell’attacco di Hamas, affermando che le notizie sono “errate e false”.

  • Jihad islamica rivendica l’infiltrazione dal Libano

    La Jihad islamica ha rivendicato il tentativo di infiltrazione dal sud del Libano verso Israele. Lo riferiscono media libanesi che citano un comunicato delle Brigate Quds dell’organizzazione armata palestinese filo-iraniana.

  • Libano, Miqati: «Attacco Hamas è risultato delle azioni israeliane»

    Nella prima reazione ufficiale del capo del governo libanese dall’offensiva di Hamas contro Israele, il premier Najib Miqati ha definito gli eventi in corso in Medio Oriente come “il risultato inevitabile delle azioni del nemico israeliano contro i palestinesi e le loro rivendicazioni legittime”. Miqati guida una coalizione di governo di cui fanno parte ministri di Hezbollah e della coalizione filo-iraniana, alleata di Hamas. Citato dall’agenzia governativa libanese Nna, Miqati ha inoltre invitato la comunità internazionale a “esercitare pressioni su Israele” e ad assumersi “le sue responsabilità”.

  • Brasile: rimpatrio da Israele per oltre 1.700 persone

    Il Brasile ha reso noto oggi che 1.744 brasiliani hanno chiesto aiuto per poter lasciare Israele, dove almeno tre cittadini brasiliani risultano dispersi dopo gli attacchi di sabato del gruppo radicale Hamas. I brasiliani che hanno chiesto il rimpatrio sono per lo più turisti e non hanno la cittadinanza israeliana, ha indicato un giornalista del canale GloboNews. L’Aeronautica militare brasiliana (Fab) ha spiegato che l’operazione di rimpatrio si avvarrà di sei velivoli. Uno è in Italia in attesa di autorizzazione da parte delle autorità di Tel Aviv per il decollo, mentre un secondo partirà in giornata verso Roma. Due degli aerei impegnati, si precisa infine, appartengono alla presidenza della Repubblica. Il ministero degli Esteri brasiliano in una nota ha confermato che tre brasiliani, “tutti con doppia nazionalità e che hanno partecipato al festival musicale nel distretto meridionale di Israele, a meno di 20 km dalla Striscia di Gaza”, risultano ancora dispersi.

  • Ue sospende pagamenti aiuti ai palestinesi

     

    L’Unione Europea ha sospeso tutti i pagamenti per gli aiuti allo sviluppo ai palestinesi e ha deciso di rivalutare tutti i suoi programmi attuali. Lo ha annunciato il commissario europeo Oliver Varhelyi, responsabile del vicinato e dell’allargamento. Saranno riesaminati tutti i bilanci relativi ai progetti, anche per il 2023, rinviati fino a nuovo avviso. Stamattina il portavoce comunitario aveva dichiarato che la Ue non finanza né direttamente né indirettamente Hamas, considerata organizzazione terroristica. La Ue è una dei maggiori sostenitori finanziari della popolazione palestinese: tra il 2021 e il 2024 prevede di finanziare 1,2 mld di euro per progetti in particolare nei settori di educazione e sanità.

  • Netanyahu ha informato Biden che ci sarà invasione Gaza

    Benjamin Netanyahu domenica ha detto a Joe Biden che Israele non ha altra scelta che lanciare un’operazione di terra a Gaza. “Dobbiamo entrare”, ha detto il premier israeliano al presidente Usa, secondo fonti israeliane e statunitensi citate dal giornalista Barak Ravid di Axios. Durante la telefonata, Biden ha sollevato la questione degli ostaggi israeliani tenuti prigionieri a Gaza, ma Netanyahu avrebbe risposto che “ora dobbiamo entrare. Non possiamo negoziare”. Israele, ha detto ancora Netanyahu, non può mostrarsi debole e “deve ristabilire la deterrenza”. Secondo le fonti, Biden non avrebbe tentato di persuadere il leader israeliano di non ordinare l’operazione di terra contro Gaza.

  • Blinken cancella tweet in cui chiedeva cessate il fuoco

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha cancellato un tweet in cui chiedeva un cessate il fuoco fra Israele e Hamas – il secondo caso del genere negli ultimi giorni in cui funzionari statunitensi hanno cancellato tweet con cui invitavano Tel Aviv alla moderazione. Il tweet di Blinken, raccontando la sua telefonata con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, originariamente diceva che egli “incoraggiava la Turchia a sostenere un cessate il fuoco e chiedeva il rilascio immediato di tutti gli ostaggi da parte di Hamas”. Il nuovo tweet non parla più del cessate il fuoco, affermando che “Israele ha il diritto di difendersi, salvare eventuali ostaggi e proteggere i suoi cittadini”.

  • Mercoledì riunione ministri Esteri della Lega Araba

    I ministri degli Esteri della Lega Araba si incontreranno mercoledì per discutere dell’“aggressione israeliana alla Striscia di Gaza” a seguito dell’attacco a sorpresa di Hamas contro Israele. Lo ha annunciato in una nota il vice capo della Lega Araba Hossam Zaki, come riporta Al Jazeera. L’“incontro straordinario” al Cairo cercherà di trovare “vie di azione politica a livello arabo e internazionale”, si legge nella nota.

  • Sirene d’allarme suonano di nuovo a Gerusalemme

    Le sirene d’allarme stanno nuovamente suonando a Gerusalemme e nelle aree circostanti, mentre alcuni residenti hanno dichiarato di aver sentito delle esplosioni. Lo ha riferito il Times of Israel, secondo cui non si hanno per il momento notizie di danni a cose o persone.

  • Amnesty: diritto internazionale definisce quella di Gaza punizione collettiva

    “Il diritto internazionale definisce questa situazione una punizione collettiva, nella quale persone del tutto estranee ai combattimenti e alle ostilità che hanno la sfortuna di essere nate e di vivere a Gaza rischiano di pagare un prezzo altissimo: togliere a 2 milioni di persone forniture essenziali come elettricità o altro significa portarle a un livello di vita inaccettabile”. Lo ha detto, a LaPresse, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commentando quanto sta accadendo in Israele e nella Striscia di Gaza, sottolineando le condizioni dei civili, i più esposti in questo conflitto, a margine di una giornata che il Comune di Parma ha dedicato a Julian Assange. Come ricordato dal portavoce di Amnesty Italia, “quando si taglia la luce, al di là del fatto che poi gli ospedali non funzionano, non si possono curare i feriti, se non c’è la benzina le ambulanze non accorrono” è difficile ricevere i messaggi di avvertimento, via sms, mandati da Israele “quando sta per bombardare”. “Mi chiedo dove Israele consentirà che i telefoni si ricarichino per ricevere quegli avvisi e provare a salvarsi la vita”.

  • Nuovo allarme aereo a Gerusalemme e dintorni

    Un nuovo allarme aereo sta risuonando a Gerusalemme e nell’area circostante. Lo riportano i media israeliani. I residenti riferiscono di aver sentito esplosioni. Non ci sono notizie immediate di feriti o danni.

  • Hamas, nessun negoziato possibile con Israele

    “Nessun negoziato possibile” al momento con Israele. Lo ha detto un funzionario di Hamas a Doha in Qatar.

  • Israele attacca postazioni di Hezbollah in Libano

    L’esercito israeliano sta attaccando postazioni degli Hezbollah in Libano dopo l’infiltrazione di miliziani nel suo territorio. Lo riferiscono alcuni report ripresi dai media. L’esercito ha anche fatto sapere che due colpi di mortaio sono stati sparati dal Libano verso Israele. Intanto il Comune di Kiryat Shmona, centro importante del nord, ha ordinato ai suoi cittadini di andare nei rifugi.

  • Ue sospende aiuti allo sviluppo ai palestinesi

    “La portata del terrore e della brutalità contro Israele e il suo popolo rappresenta un punto di svolta. Non può essere tutto come prima. In qualità di maggiore donatore dei palestinesi, la Commissione europea sta rivedendo il suo intero portafoglio di sviluppo, per un valore totale di 691 milioni di euro”. Lo scrive su X il commissario Ue all’Allargamento e alle Politiche di vicinato, Oliver Varhelyi. “Tutti i pagamenti vengono immediatamente sospesi, tutti i progetti messi sotto revisione, tutte le nuove proposte di budget, comprese quelle per il 2023, vengono rinviate fino a nuovo avviso. Ci sarà anche una valutazione globale dell’intero portafoglio”, spiega il commissario. “Ora occorre affrontare le basi della pace, della tolleranza e della coesistenza. L’incitamento all’odio, alla violenza e l’esaltazione del terrore hanno avvelenato le menti di troppe persone. Abbiamo bisogno di azione e ne abbiamo bisogno adesso”, commenta.

  • Parolin, “trovare basi per convivenza tra i due popoli o ci sarà sempre più ferocia”

    Bisogna “trovare il modo di risolvere il tragico problema tra israeliani e palestinesi su basi di giustizia: solo questo potrà assicurare una pace stabile e una convivenza pacifica tra i due popoli“. Lo ha sottolineato il segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin a margine di un convegno su Pio XII a Roma. “Stiamo vivendo un periodo estremamente buio della storia umana. Le tragedie che si sono succedute nel ‘900 pensavamo che non si sarebbero più ripetute. Invece - ha osservato Parolin - dobbiamo constatare con grande smarrimento che stiamo ripetendo gli errori del passato. La storia non ci ha insegnato nulla. E’ un Momento di grande turbamento, tragico”. Come rimediare? ”Si può rimediare con l’impegno di tutti per limitare un conflitto scoppiato in maniera del tutto sorprendente. Da parte nostra nessuno immaginava che si sarebbe scatenato ciò che si è scatenato. Poi, superato questo primo momento in cui è difficile ragionare sulle cose presi da emotività di quel che sta succedendo, bisognerà riflettere prima di tutto come fermare tutto questo. Vedo che sarà difficile fermarlo: e’ stata dichiarata una guerra vera e propria”.

    Parolin sottolinea che “con gli strumenti della Comunità internazionale” si tratterà di “ cercare di porre le basi per una soluzione definitiva perché finché non si risolve” la questione della “convivenza tra israeliani e palestinesi, queste cose rischieranno di ripetersi con sempre maggiore ferocia come abbiamo visto in questi giorni”. L’Ambasciata israeliana presso la S. Sede ha criticato l’ ambiguità dei patriarchi della chiesa orientale in cui non esplicitano il riferimento ad Hamas e poi scrivono che oggi alla Gregoriana si svolge un convegno su Pio XII dicendo che c’è chi non ha ancora imparato la lezione del recente passato. Parolin osserva: ”Ribadisco che bisogna cercare di trovare condizioni che permettano di vivere nella giustizia. Già Pio XII diceva che la pace e’ frutto della giustizia. Quindi si tratta di trovare il modo di risolvere il tragico problema tra israeliani e palestinesi su basi di giustizia: solo questo potrà assicurare una pace stabile e la convivenza pacifica tra i due popoli“, dice Parolin.

  • Militari italiani in bunker in Libano dopo bombardamenti

    Dopo la risposta israeliana agli attacchi dal Sud del Libano, i militari italiani della missione Onu di Unifil sono entrati al riparo nei bunker delle proprie basi a scopo precauzionale. La procedura, a quanto si apprende, è avvenuta su disposizione della autorità militari del Comando di Unifil. Secondo quanto riferito, si sentono colpi di artiglieria lontani dall’area di responsabilità italiana. Anche le truppe che in quel momento facevano pattugliamento sono riparate nella prima base utile a loro disposizione.

  • Hamas, 560 morti e 2.900 feriti palestinesi a Gaza

    Sale a 560 palestinesi morti e 2.900 feriti il bilancio nella Striscia di Gaza dopo l’attacco sferrato sabato da Hamas in Israele. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa, citando dati diffusi dagli ospedali della Striscia, territorio sotto il controllo di Hamas.

  • Netanyahu, “nostra risposta ad Hamas cambierà la regione”

    La risposta di Israele all’attacco di Hamas “cambierà il Medio Oriente”. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante un colloquio con le autorità delle località del sud del Paese teatro dell’operazione del gruppo terroristico palestinese. “Hamas vivrà momenti difficili e terribili”, ha aggiunto Netanyahu, precisando che la risposta è “appena iniziata”. “Lo Stato non lascerà nulla di intentato per aiutarvi”, ha aggiunto, ribadendo che Hamas “sarà sconfitta con forza, molta forza”.

  • Media, oltre 10 britannici morti o dispersi in Israele

    Sono più di 10 i cittadini britannici morti o dispersi in Israele dopo gli attacchi di Hamas. Ne dà notizia Sky News. L’emittente conferma inoltre che uno dei morti era un militare israeliano con passaporto anche britannico, come si era già appreso

  • Esercito israeliano, «uccisi gli infiltrati dal Libano»

    L’esercito ha ucciso i sospetti che si erano infiltrati dal Libano in territorio israeliano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che i soldati stanno ancora setacciando la zona e che elicotteri stanno “colpendo nell’area”.

  • Tv Hezbollah, elicotteri Israele sorvolano sud del Libano

    La tv degli Hezbollah libanesi, al Manar, afferma che elicotteri israeliani sorvolano il sud del Libano a ridosso della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi. I velivoli sorvolano l’area di Ayta Shaab, di fronte agli insediamenti israeliani di Shtula e Zarit.

  • Esercito, ’miliziani infiltrati dal Libano in Israele’

    L’esercito israeliano ha fatto sapere che alcuni sospetti miliziani si sono infiltrati dal Libano in territorio israeliano. “I soldati - ha detto il portavoce - si sono dispiegati nella zona”. Ai residenti di numerose località è stato detto di chiudersi in casa. Secondo alcuni report, “almeno 4 terroristi sono coinvolti in sparatorie” con i soldati israeliani.

  • Ripresa dei voli ad Amburgo dopo la minaccia di attentato

    - Sono ripresi i voli all’aeroporto di Amburgo dove erano stati sospesi a causa della minaccia di un aereo iraniano: “Le operazioni di volo sono riprese. I voli possono ancora subire ritardi”, si legge sul sito web dell’aeroporto dopo che le operazioni erano state completamente sospese alle 12.40 circa

  • Raid Israele a Gaza, oltre 50 morti al mercato di Jabalya

    Aerei israeliani hanno bombardato il mercato ortofrutticolo di Jabalia, nel nord della Striscia, in quel momento molto affollato. Lo riferiscono testimoni secondo cui sul posto ci sono decine di cadaveri. In seguito l’ospedale di Gaza ha riferito che i morti sono oltre 50. Gli abitanti del posto - secondo le stesse fonti - hanno prestato soccorso ai feriti.

  • Aeroporto di Amburgo chiuso per minaccia di attentato

    “A causa di una minaccia di attentato a un aereo proveniente dalla capitale iraniana Teheran, le operazioni di volo all’aeroporto di Amburgo sono state completamente sospese”: lo scrive l’agenzia tedesca Dpa citando una portavoce dello scalo e precisando che dalle 12:40 ora locale e italiana “non ci sono stati né decolli né atterraggi”.

  • Al Arabiya, 12 missili lanciati da Libano verso Israele

    Almeno 12 missili sono stati lanciati dal Libano verso Israele. È quanto riporta l’emittente Al Arabiya sul suo sito, citando un suo corrispondente. Al-Arabiya riporta che oggi una fonte coperta dall’anonimato ha riferito all’emittente che le autorità libanesi avrebbero ricevuto inviti dall’Occidente a non farsi coinvolgere negli attacchi in corso tra Israele e il gruppo militante di Hamas. La stessa fonte ha anche riferito ad Al Arabiya che il premier libanese ad interim Najib Mikati dovrebbe condurre nei prossimi giorni colloqui con funzionari stranieri e con quelli del gruppo Hezbollah in Libano per discutere degli sviluppi a Gaza.

  • Russia, creazione Stato palestinese è soluzione più credibile

    La creazione di uno Stato palestinese è la soluzione “più credibile” alla guerra tra Israele e Hamas. Lo ha detto il ministro degli Esteri della Federazione russa Sergei Lavrov. “Non possiamo essere d’accordo con chi afferma che la sicurezza si può garantire solo combattendo contro il terrorismo” ha aggiunto Lavrov.

  • Allarme aereo nel nord di Israele al confine con Libano

    Le sirene di allarme aereo sono risuonate nel nord di Israele, al confine con il Libano. Lo riportano i media israeliani. L’allarme è risuonato nel Consiglio regionale di Mevo’ot Hahermon e nelle città di Yiftah e Ramot Naftali. La difesa aerea israeliana ha fatto sapere di aver intercettato alcuni razzi provenienti dai territori libanesi.

    Soccorritori israeliani isolano il sito di un attacco missilistico nella città di Ashdod, nel sud di Israele, il 9 ottobre 2023 (Foto di AHMAD GHARABLI / AFP)

  • Ministro Energia Israele, “interrotta fornitura acqua a Gaza”

    Le forniture di acqua da Israele alla Striscia di Gaza sono state interrotte. Lo ha comunicato il ministro israeliano dell’Energia e delle Infrastrutture Israel Katz. “Ho dato istruzioni affinché la fornitura d’acqua da Israele a Gaza fosse interrotta immediatamente”, afferma Katz in una nota, aggiungendo che il flusso di energia elettrica e carburante è stato interrotto due giorni fa.

  • Iran, non coinvolti in attacco di Hamas a Israele

    L’Iran non è coinvolto nell’attacco palestinese di Hamas contro Israele. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanaani, in una conferenza stampa aggiungendo che le accuse verso Teheran si basano “su motivazioni politiche”. Kanaani ha sottolineato che l’Iran “non interferisce nei processi decisionali di altri Paesi e questo ”vale anche per la Palestina”. La resistenza palestinese - ha proseguito - ha la capacità, la forza e la volontà necessarie per difendersi e per cercare di riconquistare i diritti perduti. Da più parti in questi giorni è stato ipotizzato un supporto da parte iraniana all’azione a sorpresa scatenata dall’organizzazione palestinese e il Wall Street Journal ha rivelato di incontri anche recenti per pianificare l’attacco a cui avrebbero preso parte anche esponenti iraniani. Secondo Kanaani, azioni contro Teheran innescheranno una “risposta devastante” nei confronti di coloro che minacciano il Paese.

  • 800 i morti in Israele per gli attacchi da Gaza

    I morti in Israele per gli attacchi da Gaza sono arrivati a 800. Lo riportano i media.

  • L’esercito attacca centri strategici di Hamas a Gaza

    - L’esercito israeliano sta conducendo “attacchi su larga scala su diversi centri strategici appartenenti all’organizzazione terroristica di Hamas” in tutta la Striscia. Lo ha detto il portavoce militare. Poco prima da Gaza è partita una salva di razzi sul centro di Israele

  • Ue, ’mai finanziato indirettamente o direttamente Hamas’

    “La Commissione discuterà di come questi tragici eventi potranno influenzare l’assistenza dell’Ue allo sviluppo” a favore delle autorità palestinesi. Lo ha detto una portavoce della Commissione Ue sottolineando che nessun fondo è stato inviato, “direttamente o indirettamente” a organizzazioni terroristiche come Hamas. Domani il tema sarà uno di quelli sul tavolo del Consiglio Affari Esteri d’emergenza.

  • Cremlino, rischio coinvolgimento forze terze nel conflitto

    “C’è un grande rischio che forze terze siano coinvolte” nel conflitto in Medio Oriente. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando gli spostamenti di unità della flotta americana verso il Mediterraneo orientale. “È molto importante trovare il modo di passare a una sorta di processo di negoziazione il prima possibile”, ha aggiunto Peskov, citato dalla Tass.

  • Hamas, 4 ostaggi uccisi dai raid israeliani su Gaza

    Quattro prigionieri israeliani sono stati uccisi dai raid israeliani su Gaza nelle ultime ore: lo ha detto Abu Obeida, portavoce delle Brigate Izzedin al Qassam, ala armata di Hamas, citato dalla tv al Manar del partito libanese Hezbollah.

  • Lega Araba condanna violenza «da entrambe le parti»

    La Lega Araba condanna la violenza “da entrambe le parti” in Medio Oriente ed è a favore di “un cessate il fuoco immediato tra israeliani e palestinesi”. Lo ha detto il segretario Ahmed Aboul Gheit incontrando a Mosca il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Lo riferisce l’agenzia Tass. “Questi eventi anche se non a questo livello di violenza - ha aggiunto Aboul Gheit - continueranno a verificarsi a causa della mancanza di prospettive politiche o tentativi di risolvere il problema palestinese”

  • Israele: assedio completo Gaza, stop cibo, luce, benzina

    Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato “l’assedio completo” della Striscia di Gaza. “Ho ordinato il completo assedio: non ci sarà elettricità, nè cibo, nè benzina. Tutto è chiuso”, ha aggiunto Gallant dopo una consultazione di sicurezza al Comando Sud di Beersheba. “Stiamo combattendo animali umani e ci comporteremo di conseguenza”, ha detto, citato dai media.

  • Esercito, ’Yahya Sinwar leader di Hamas è un uomo morto’

    Yahya Sinwar è il comandante della operazione ed è un uomo morto”. Lo ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari riferendosi al leader di Hamas a Gaza. Poi ha aggiunto: “la leadership militare e politica di Hamas, tutte le sue strutture sono attaccabili e condannate”.

  • Sirene di allarme in centro Israele, compresa Gerusalemme

    Le sirene di allarme sono risuonate nella zona centrale di Israele e anche a Gerusalemme per il lancio di razzi da Gaza. Lo fanno sapere i servizi di segnalazione locali aggiungendo che si sono udite esplosioni in cielo dovute all’intercettamento dei razzi da parte dell’Iron Dome.

    Israele, Iron Dome in azione: razzi da gaza intercettati nella notte ad Ascalona
  • Cremlino, ’grandissimo pericolo per intero Medio Oriente’

    “L’escalation in Medio Oriente è un grandissimo pericolo per la regione e la Russia osserva la situazione con grande preoccupazione” perché questa crisi “potrebbe espandersi”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

  • Anp, ’15 palestinesi uccisi finora in Cisgiordania’

    Almeno 15 palestinesi sono stati finora uccisi in scontri con i militari israeliani in tutta la Cisgiordania da quando è iniziato l’attacco di Hamas a Israele da Gaza: lo afferma il ministero della Salute palestinese, citato da alcuni media su X, fra cui l’Anadolu e Al Arabiya, con quest’ultima che scrive che fra i morti ci sarebbero anche due bambini

  • Esercito Israele, ’raggiunti in 48 ore 300.000 riservisti’

    “Siamo in un amplissimo processo di reclutamento dei riservisti”. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari, citato dai media. “In 48 ore - ha spiegato - abbiamo raggiunto 300.000 riservisti”.

  • Israele, ripreso il controllo delle zone a ridosso di Gaza

    - Israele ha ripreso il controllo di tutte le cittadine sul confine di Gaza. Lo ha detto il portavoce dell’esercito Daniel Hagari, aggiungendo che gli scontri tra soldati e miliziani di Hamas delle ultime ore sono stati “isolati”. Hagari ha poi spiegato che sono stati uccisi 3 miliziani nell’area di Shaar Hanegev, uno nel villaggio di Beeri, 5 in quelli di Holit e Sufa e 4 ad Alumim per un totale di 13. “Al momento - ha sottolineato - non ci sono combattimenti in corso ma è possibile ci siano terroristi nell’area”. Inoltre le brecce nella barriera difensiva saranno messe in sicurezza con i carri armati

  • «Il Qatar media scambio di prigionieri tra Hamas e Israele»

    Il Qatar sta mediando un urgente scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. Lo riporta la Xinhua, citando una fonte del Movimento di resistenza islamica. “Con il sostegno degli Stati Uniti, il Qatar sta cercando di raggiungere l’accordo urgente che porterebbe al rilascio delle donne israeliane catturate da Hamas in cambio di donne palestinesi detenute nelle carceri israeliane”, ha detto la fonte, secondo cui Hamas ha informato il Qatar che sarebbe disponibile all’operazione se tutte le 36 donne palestinesi detenute nelle carceri israeliane fossero rilasciate. Da Israele non c’è al momento alcuna conferma della mediazione.

  • Nuovi attacchi di Israele su obiettivi di Hamas a Gaza

    - L’aviazione israeliana sta attualmente colpendo obiettivi di Hamas nella Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Continua intanto il lancio di razzi dalla Striscia soprattutto verso le comunità israeliane a ridosso dell’enclave palestinese.

  • Libano: governo, Hezbollah non interviene se non attaccato

    - Il ministro degli esteri libanese Abdallah Bou Habib ha affermato nelle ultime ore di aver ricevuto la garanzia dai vertici di Hezbollah che il partito armato filo-iraniano non interverrà nel conflitto in corso tra Hamas e Israele se non sarà attaccato dagli israeliani. Citato dall’agenzia libanese al Markaziya, il ministro degli esteri libanese ha detto: “Hezbollah ci ha promesso che non intende intervenire nella guerra a Gaza a meno che Israele non commetta un’aggressione” nei confronti del Libano.

    Hezbollah: "abbiamo colpito area contesa Fattorie Sheeba"
  • Tajani, stanno rientrando in primi italiani con voli El Al

    “Stanno già rientrando da Israele i primi italiani con voli della compagnia aerea El Al” e stiamo facendo comunque di tutto per metterli in sicurezza”: lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo in diretta telefonica su Radio Rtl. Tajani ha ribadito che “non ci sono notizie negative” sugli italiani in Israele. “Naturalmente seguiamo minuto per minuto tutti i nostri connazionali con l’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv, con il nostro Consolato a Gerusalemme, con la nostra Unità di Crisi al Ministero degli Esteri.

  • X segnala post Khamenei. Musk, vuole eliminare Israele

    Il post della Guida suprema iraniana Ali Khamenei per celebrare gli attacchi di Hamas in Israele “viola le regole di X. In ogni caso X ha deciso che potrebbe essere nell’interesse del pubblico far restare il post accessibile”. E’ la segnalazione della piattaforma ai suoi utenti, accompagnata da una dichiarazione di Elon Musk. “La posizione di Khamenei è chiara, il suo obiettivo è l’eliminazione di Israele e non sostenere i palestinesi. Questo non accadrà. Quello che invece accade, decennio dopo decennio, è un ciclo di violenza senza fine. Alimentare le fiamme dell’odio non sta funzionando. Forse è il momento di considerare altro”, mette in evidenza Musk.

  • Cina condanna violenze sui civili in Israele e Palestina

    La Cina “si oppone e condanna” le azioni che hanno colpito i civili nelle violenze scoppiate in Israele e nei territori palestinesi. Pechino è “fortemente preoccupata per la recente escalation del conflitto tra Palestina e Israele”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning nel corso del briefing quotidiano, aggiungendo che la Cina è “profondamente dispiaciuta dai danni causati ai civili dal conflitto, e si oppone e condanna le azioni che colpiscono i civili”.

  • Teheran, ’noi con Hamas ma non siamo dietro agli attacchi’

    “Noi appoggiamo orgogliosamente e incrollabilmente la Palestina, tuttavia non siamo coinvolti nella risposta palestinese (l’attacco a Israele, ndr), che è stata condotta solo dai palestinesi”: lo ha dichiarato in una nota la missione dell’Iran presso le Nazioni Unite, riferendosi agli attacchi di Hamas contro lo Stato ebraico. “L’azione della Resistenza palestinese è stata una difesa pienamente legittima contro i crimini e le usurpazione dell’illegittimo regime sionista”, si legge ancora nel comunicato della missione di Teheran.

  • Israele: Banca centrale venderà valuta estera fino a 30 mld dlr

    La Banca centrale di Israele venderà fino a 30 miliardi di dollari in valuta estera per assicurare la stabilità dello shekel dopo l’attacco di Hamas. Si tratta della prima vendita di questo tipo mai effettuata dall’istituto. «La banca opererà sul mercato nel prossimo periodo per limitare la volatilità dello shekel e per garantire la liquidità necessaria al funzionamento corretto dei mercati», ha spiegato la banca centrale, che fornirà inoltre liquidità fino a 15 miliardi di dollari attraverso meccanismi di swap. L’istituto «continuerà a monitorare gli sviluppi, seguendo tutti i mercati e agendo con gli strumenti disponibili se necessario». L’annunccio ha immediatamente rassicurato i mercati, dove lo shekel ora è in calo dello 0,6% a 3,86 per un dollaro a fronte di una flessione precedente superiore al 2% a un minimo da oltre sette anni e mezzo a 3,92 per un dollaro.

  • Onu: oltre 123.000 sfollati nella striscia di Gaza

    Più di 123.000 persone sono state sfollate nella Striscia di Gaza , segnala l’ufficio Affari umanitari delle Nazioni Unite.

    Attacco aereo israeliano: grattacielo raso al suolo a Gaza
  • Emirati Arabi Uniti, Hamas deve cessare gli attacchi

    Gli Emirati Arabi Uniti, da 3 anni legati a Israele da un accordo di pace, hanno esortato Hamas a cessare le ostilità contro Israele. In un comunicato diffuso nelle ultime ore dal ministero degli esteri di Abu Dhabi e ripreso dai media regionali si afferma che “gli attacchi di Hamas contro le città e i villaggi israeliani vicino alla Striscia di Gaza, così come il lancio di migliaia di razzi su località abitate rappresentano un’escalation seria e grave”.

  • Tajani, «dobbiamo prepararci a momenti difficili di grande tensione»

    ’’Dobbiamo prepararci a momenti difficili di grande tensione’’. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a Rtl 102.5. ’’E’ stato aumentato il livello di attenzione’’ e ’’non dobbiamo mai abbassare la guardia’’ per ’’tutelare tutti i possibili obiettivi’’, ha proseguito Tajani parlando di ’’situazione complicata’’ e dicendo che ’’l’attività di prevenzione è massima’’. Occorre, ha aggiunto, ’’garantire la sicurezza dei nostri cittadini di religione ebraica e delle sedi diplomatiche di Israele in Italia’’.

  • Forze Israele, combattimenti in sei città al confine di Gaza

    Il portavoce delle forze di difesa israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha detto ai giornalisti che ci sono ancora sei aree di scontri a fuoco nel sud di Israele, vicino al confine con la Striscia di Gaza. Lo riporta ’The Times Of Israel’. I combattimenti sono in corso in particolare a Be’eri, Kfar Aza, Nirim e Alumim, dice. Hagari dice che durante la notte circa 70 terroristi si sono infiltrati a Be’eri. La maggior parte di loro sono stati uccisi in battaglia con le truppe dell’IDF, ma altri sono ancora nascosti nelle case del kibbutz. A Kfar Aza sono stati identificati sette terroristi nelle vicinanze della città ed è stata identificata anche l’apertura di un tunnel vicino al kibbutz, dice Hagari. Sei terroristi sono stati identificati vicino al Kibbutz Nirim e quattro ad Alumim, ha aggiunto Hagari e ha stimato che finora 425 terroristi palestinesi siano stati uccisi dall’IDF nella Striscia di Gaza e altre centinaia in territorio israeliano. Hagari ha detto che l’IDF sta arruolando centinaia di migliaia di riservisti. L’IDF afferma di aver colpito 1.148 obiettivi negli attacchi in tutta la Striscia di Gaza.

  • Esercito, sabato peggiore giornata della storia di Israele

    “Di gran lunga la peggiore giornata nella storia di Israele”: così un portavoce delle Forze di difesa di Israele (Idf) su X definisce sabato scorso, il giorno dell’attacco di Hamas allo Stato ebraico, secondo cui l’attacco è paragonabile a Pearl Horbor o all’11 settembre.

  • ’Hamas ancora in 6 posti nel sud, altri entrati di notte’

    Ci sono ancora 6 località nel sud di Israele vicino alla frontiera in cui sono in corso combattimenti con i miliziani di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari nominando le località di Beeri, Kfar Aza, Nirim e Alumim. I milziani - ha aggiunto - hanno varcato la linea di confine non solo la sera dell’attacco ma anche negli ultimi due giorni. Nella notte scorsa sono stati 70 “i terroristi che si sono infiltrati in Israele”.

    Il leader di Hamas: grande vittoria sul fronte di Gaza
  • Ministero sanità Gaza, 436 morti e 2.270 feriti

    - I morti a Gaza per gli attacchi di Israele sono arrivati a 436 con 2.270 feriti. Questo il nuovo bilancio reso noto dal ministero della sanità della Striscia.

  • Esercito, attaccati da mille terroristi assetati di sangue

    “I combattimenti sono ancora in corso nel Sud di Israele, terroristi sono ancora nel Paese, sono entrati circa mille palestinesi assetati di sangue, sono andati casa per casa, edificio per edificio per massacrare civili e militari israeliani. Sfortunatamente la cifra astronomica di 700 israeliani uccisi è destinata a non restare tale. Mai nella storia di Israele ci sono state tante vittime per un solo attacco”, lo ha detto nella notte un portavoce delle Forze di Difesa israeliane pubblicando un video su X. (

  • Raid su Gaza in corso, nella notte «colpiti 500 obiettivi di Hamas»

    Le Forze della difesa israeliana hanno colpito nella notte oltre 500 obiettivi nella Striscia di Gaza e i bombardamenti stanno continuando ora. Lo rende noto l’esercito israeliano, spiegando che ’’obiettivo è quello di distruggere le capacità del gruppo terroristico di Hamas’’. Tra gli obiettivi colpiti nelle ultime ore ci sono diversi posti di comando, un edificio che ospita agenti di Hamas, un centro di comando utilizzato da un alto funzionario delle forze navali di Hamas, una ’’risorsa operativa utilizzata da Hamas’’ situata all’interno di una moschea a Jabaliya e una risorsa utilizzata dal gruppo terroristico per l’intelligence.

  • Schumer, «molto deluso» da dichiarazione Cina su Israele

    Il leader della maggioranza democratica al Senato Usa, Chuck Schumer, ha detto oggi al capo della diplomazia cinese, Wang Yi, di essere rimasto “molto deluso” dalla dichiarazione di Pechino diffusa domenica sulla gravissima ’escalation di violenza tra Israele e Palestina. E’ quanto è emerse dalle immagini delle battute iniziali dell’incontro tra Schumer e Wang, tenuto alla Diaoyutai State Guesthouse di Pechino. “Sono rimasto molto deluso, a dire il vero, dalla dichiarazione del ministero degli Esteri che non ha mostrato vicinanza o sostegno per Israele durante questi tempi difficili”, ha affermato il senatore democratico.

  • Il petrolio vola del 5%, timori su ampliamento guerra

    Il petrolio accelera a New York, dove arriva a guadagnare il 5% sulla scia dei timori che la guerra fra Israele e Hamas si ampli

  • «Israele verso l’operazione via terra a Gaza in 24-48 ore»

    Gli Stati Uniti si attendono che Israele lanci un’ampia operazione via terra contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali Israele avrebbe chiesto agli Stati Uniti missili per l’Iron Dome, bombe di piccolo diametro, munizioni per mitragliatrici e una maggiore cooperazione nella condivisione di informazioni di intelligence.

    Israele sotto attacco. Netanyahu: "Siamo in guerra con Hamas"
  • Hamas, «lanciati 100 razzi su Ashkelon nel sud di Israele»

    Hamas ha affermato di aver lanciato “un massiccio attacco missilistico con 100 razzi” su Ashkelon, nel sud di Israele. I razzi sono stati lanciati contro la città costiera in risposta alle forze difesa israeliane per aver “preso di mira le nostre safe house”, hanno detto le Brigate Izzedine al Qassam, il braccio armato del gruppo palestinese, secondo quanto riporta la Cnn. La polizia israeliana ha poi spiegato che è stato colpito un edificio residenziale. Secondo i media locali, un bambino di 8 anni sarebbe rimasto ferito in modo lieve.

  • Wsj, «l’Iran ha aiutato Hamas a pianificare attacco»

    L’Iran ha aiutato Hamas a pianificare l’attacco a sorpresa a Israele e ha dato il via libera all’azione nel corso di un incontro a Beirut lo scorso lunedì. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcuni membri di Hamas e Hezbollah. L’Iran ha lavorato da agosto insieme a Hamas per mettere a punto l’attacco.

  • Nuove sirene di allarme anti missili nel centro di Israele

    Le sirene di allarme anti missili da Gaza sono tornate a risuonare nella zona centrale di Israele, inclusa la città di Rishon LeTzion. Lo riferiscono i media secondo cui Hamas ha rivendicato di aver mirato l’aeroporto Ben Gurion che si trova non distante da Tel Aviv.

  • Hamas, «abbiamo 100 ostaggi israeliani, tra cui ufficiali»

    Hamas ha 100 ostaggi israeliani nelle sue mani, compresi ufficiali di alto rango dell’esercito. Lo ha detto l’esponente della fazione Moussa Abu Marzuk secondo media palestinesi, ripresi da quelli israeliani. Poco prima la Jihad islamica aveva fatto sapere di tenere prigionieri 30 israeliani. Il totale in base a queste informazioni è per ora di 130.

  • Esercito, massicci attacchi al ’nido del terrore’ a Gaza

    L’esercito israeliano ha lanciato di una serie di attacchi massici contro il sobborgo di Gaza, Shujaiyya, considerato “il nido del terrore” usato da Hamas come base di lancio per i razzi contro Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui finora sono state sganciate 100 tonnellate di bombe.

  • Nella zona del rave party 260 cadaveri israeliani

    - Nella zona del rave party del kibbutz Reim (presso il confine con Gaza) sono stati trovati 260 cadaveri “e le ricerche non si sono ancora concluse”. Lo ha reso noto un portavoce della organizzazione rabbinica Zaka preposta al recupero di cadaveri nelle aree che sono state teatro di attentati o di altre violenze. Il massacro, secondo le testimonianze, è stato compiuto ieri mattina dall’ala militare di Hamas durante il blitz lanciato in territorio israeliano. Secondo la tv pubblica Kan, l’inteligence di Israele ritiene che Hamas fosse al corrente del party e che abbia indirizzato intenzionalmente lì una parte dei suoi miliziani.

  • Anp, diritto Israele difendersi equivale a licenza uccidere

    “I messaggi sul diritto di Israele di difendersi verranno da loro interpretati come licenza di uccidere”. Lo ha detto l’ambasciatore palestinese all’Onu, Ryad Mansour, prima della riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza. “Purtroppo la storia per alcuni media e politici inizia quando gli israeliani vengono uccisi”, ha continuato.

    Attacco Israele, Onu: "Questo è un precipizio pericoloso"

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