Israele: anche con Bennett, blocco Netanyahu a 59 seggi
Il primo ministro uscente, Netanyahu, spera di cavalcare il buon esito della campagna vaccinale. Ma resta il nodo della maggioranza
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Con quasi il 90% dei voti scrutinati, il blocco di destra del premier Benyamin Netanyahu è fermo a 52 seggi, senza maggioranza. E non l'otterrebbe neppure se Naftali Bennett decidesse di entrare nella coalizione con i suoi 7 seggi: il totale sarebbe 59, due seggi in meno dei 61 necessari alla Knesset.
Lo sottolineano i media secondo cui ad ora una possibilità aritmetica per la maggioranza è legata alla possibilità che Raam, il partito arabo scissionista di Mansour Abbas. con i suoi 5 seggi, entri nella coalizione o appoggi dall'esterno il blocco di destra del premier.
Il maggior partito del paese resta comunque il Likud a cui sono attribuiti 30 seggi ad ora, seguito dal centrista Yair Lapid con 17. Nel pomeriggio del 24 marzo dovrebbe cominciare lo spoglio dei voti dei malati di covid e di quelli in quarantena, per poi passare ai soldati e ai diplomatici all'estero. I risultati finali sono previsti per venerdì prossimo.
Netanyahu, o un mio governo o un quinto voto
“L'unica alternativa ad un governo della destra guidato da me, è un quinto voto”. Così il premier Benyamin Netanyahu fotografando la situazione di stallo uscita dalle urne. Netanyahu - parlando nella nottata tra il 23 e il 24 marzo ai suoi sostenitori - ha sottolineato che “una chiara maggioranza” degli eletti alla Knesset condivide la “sua politica” e che per questo intende spendere le prossime “parlando con tutti i deputati” che possono aiutarlo a costruire un governo stabile.
Un referendum su «Re Bibi»
Il voto è stato considerato, da entrambi gli schieramenti, come una sorta di referendum sul premier rimasto in sella negli ultimi quattro mandati. Netanyahu è alle prese con tre processi di corruzione e si trova contro un’opposizione agguerrita, anche all’interno della destra, ma ha trovato un appiglio rilevante nell’«l’effetto-vaccino»: il buon esito della campagna di inoculazione di farmaci anti-Covid, con ritmi ed efficacia superiori alla media globale, è diventato un argomento politico vincente in campagna elettorale. Il suo principale sfidante è Yair Lapid, laico e centrista, a sua volta deciso a giocare l’intera battaglia alle urne come un aut aut rispetto al governo «dell’oscurità e del razzismo» di Netanyahu.
Razzo da Gaza verso Beersheva, in città c'era Netanyahu
L’atmosfera è tesa. Un razzo tirato da Gaza è caduto nel sud di Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che non ci sono state vittime. Secondo i media, il razzo si è abbattuto in una zona disabitata nei pressi di Beersheva e l'attacco è avvenuto poco dopo che il premier Benyamin Netanyahu aveva finito un appuntamento elettorale in città. Secondo altri media, Netanyahu si trovava invece ancora nel luogo del comizio ed è stato allontanato. L'episodio è simile a quello del settembre del 2019 quando un razzo fu lanciato dalla Striscia mentre Netanyahu era impegnato in un comizio ad Ashkelon e lasciò il palco.
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