Medio Oriente

Hamas allunga il tiro: decine di razzi colpiscono Ashdod e Ashkelon

Nel corso degli attacchi condotti da ieri dall'aviazione israeliana sono rimaste uccise 24 persone, fra cui nove minori, riferisce il ministero della Sanità di Hamas. L’esercito rafforza l’artiglieria ai confini con la Striscia

Articolo aggiornato martedì 11 maggio, ore 12,47

Gerusalemme, scontri sulla Spianata: centinaia di feriti

I punti chiave

  • La rivendicazione di Hamas
  • Ue: seria preoccupazione, evitare fomentare tensioni
  • Erdogan chiama Abbas e Haniyeh, «mobilitazione dell'Islam contro Israele»

4' di lettura

Hamas ha inasprito gli attacchi contro Israele lanciando una grande salva di razzi (circa 40) verso Ashdod, circa 40 chilometri a nord di Gaza. Lo riferiscono i media. La popolazione ha avuto ordine di entrare nelle stanze protette. Ancora non si ha notizia di vittime. In parallelo è stata attaccata anche la città di Ashkelon. Hammed a-Rakeb, un dirigente di Hamas citato dalla radio pubblica israeliana, ha affermato che questo attacco è una risposta ad attacchi lanciati in precedenza da Israele contro appartamenti dove si trovavano comandanti militari della Jihad islamica, Kamel Kuraika e Sameh al-Mamluk. Con loro è rimasto ferito in modo grave un altro comandante della Jihad, Muhammad abu al-Atta, fratello di Baha abu al-Atta, il leader militare della Jihad islamica nel nord della Striscia ucciso da Israele nel 2019.

L’esercito israeliano sta intanto rafforzando il suo dispositivo di difesa, richiamando otto compagnie di riservisti della Guardia di frontiera anche per far fronte agli estesi disordini nelle località arabe di Israele, come quelli che si sono verificati la scorsa notte nella città a popolazione mista di Lod, a est di Tel Aviv. Il quotidiano Makor Rishon riferisce che dimostranti arabi hanno attaccato residenti ebrei in due rioni della città. Negli incidenti due dimostranti sono stati feriti da colpi di arma da fuoco e uno di essi è deceduto poco dopo il ricovero in un ospedale cittadino.

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L'esercito israeliano, visto l'intensificarsi dei combattimenti con Gaza, ha poi schierato ulteriori batterie di artiglieria al confine con la Striscia. Un segnale che secondo i media indica che l'apparato militare si prepara ad un conflitto ancora più duro. L'esercito ha poi esteso le zone interdette al traffico civile per timore di razzi anticarro dall'enclave palestinese.

La nottata è stata densa di combattimenti fra Israele e Hamas a Gaza. Dalla Striscia, secondo il portavoce militare, sono stati lanciati ieri oltre 250 razzi verso lo Stato ebraico. I lanci sono proseguiti anche stamane, con un attacco ad Ashkelon. L’aviazione israeliana ha colpito 130 obiettivi militari a Gaza. Nel corso degli attacchi condotti dall'aviazione israeliana sono rimaste uccise 24 persone, fra cui nove minori, riferisce il ministero della Sanità di Hamas. Queste cifre includono tre persone colpite stamane nel campo profughi Shati, presso Gaza. I feriti sono oltre 100.

Missili contro l’area di Gerusalemme. Rappresaglia su Gaza

La situazione è diventata incandescente lunedì 10 maggio a partire dalle 18, quando i militanti di Hamas hanno lanciato 110 i razzi da Gaza verso il territorio dello stato ebraico, dopo che centinaia di palestinesi sono stati feriti in scontri con la polizia israeliana alla spianata delle Moschee a Gerusalemme. Le sirene di allarme antimissili hanno risuonato nella capitale e dintorni. La tv pubblica ha mostrato le immagini di palestinesi che al suono delle sirene antimissili - scattate pochi minuti dopo la scadenza dell'ultimatum di Hamas - hanno cominciato ad esultare.

L'aviazione israeliana ha risposto conducendo raid con droni a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza. Il ministero della Salute di Gaza ha parlato di venti vittime, fra cui 9 minorenni. Le Forze di difesa israeliane hanno confermato la morte di tre bambini palestinesi a Gaza, ma affermato che la causa del loro decesso è un errore nel lancio di un razzo partito dall'enclave palestinese. Intanto l’atmosfera resta tesissima, nella capitale e nel resto del paese. Israele prosegue nella sua offensiva e ha colpito otto membri di Hamas, mentre prosegue con la sua «ondata di attacchi contro obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza».

La rivendicazione di Hamas. Netanyahu: pagherà

Hamas ha rivendicato l’attacco. «Si è trattato di una risposta - ha precisato portavoce dell'ala militare di Hamas, brigate Ezzedin al-Kassam - all'aggressione e ai crimini contro la Città Santa e alle prevaricazioni contro il nostro popolo nel rione di Sheikh Jarrah e nella moschea al-Aqsa». Il portavoce dell'ala militare di Hamas, Abu Obeida, ha poi aggiunto: «Questo è un messaggio che il nemico deve ben comprendere». «Se voi continuerete - ha proseguito, rivolto ad Israele - anche noi proseguiremo. Se vi fermerete, ci fermeremo». Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha replicato che Hamas «ha varcato la linea rossa», minacciando ritorsioni immediate. «Israele colpirà con grande potenza, non tolleriamo attacchi al nostro territorio, alla nostra capitale, ai nostri cittadini e ai nostri soldati. Chi ci attacca pagherà un duro prezzo». Gli fa eco il ministro della Difesa, Benny Gantz, sottolineando che l’esercito continuerà a condurre attacchi fino a che non avrà adempiuto la sua missione.

Tel Aviv e altre città aprono i rifugi pubblici

Tel Aviv e varie altre cittadine limitrofe, tra cui Rishon Lezion e Ramat Gan, hanno aperto i rifugi pubblici antimissile a causa dello scontro con Gaza e delle possibilità dell'arrivo di razzi. La decisione è stata presa alla luce delle recenti istruzioni dell'esercito.

Appello Blinken a israeliani e palestinesi per de-escalation

Nella serata del 10 maggio il segretario di Stato americano Antony Blinken ha lanciato un appello a israeliani e palestinesi per una de-escalation della situazione.

Erdogan chiama Abbas e Haniyeh, «mobilitazione dell'Islam contro Israele»

Il lancio di razzi è stato preceduto dalla telefonata del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, al presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas, e al leader di Hamas, Ismail Haniyeh, per fare il punto della situazione dopo i violenti scontri sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. Erdogan ha promesso una «mobilitazione del mondo islamico» contro Israele.

Il leader turco, secondo quanto riporta il suo ufficio stampa, ha promesso a Abbas e Haniyeh che «farà ogni cosa in suo potere per mobilitare il mondo islamico e fermare il terrorismo e l'occupazione di Israele».

Khamenei, palestinesi si uniscano in strategia e usino mezzi a disposizione

«Tutti i palestinesi, compresi quelli a Gaza, ad al-Quds (Gerusalemme, ndr), in Cisgiordania, nelle terre del 1948 e anche quelli nei campi profughi, formano una singola unità. Dovrebbero adottare una Strategia di Aggregazione. Ogni parte dovrebbe difendere altre parti e utilizzare gli strumenti a loro disposizione». Lo ha scritto su Twitter la Guida spirituale della Repubblica islamica dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei.


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