Israele: votata la fiducia al governo Bennett, il primo da 12 anni senza Netanyahu
Yair Lapid ha giurato come premier supplente e ministro degli Esteri. L’ex premier resta capo del Likud e leader dell’opposizione
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Il governo del cambiamento di Naftali Bennett ha ottenuto la fiducia della Knesset, il Parlamento israeliano. Si tratta del primo governo senza Benjamin Netanyahu da 12 anni a questa parte. Il nuovo governo ha ottenuto la fiducia per 60 voti contro 59, ponendo fine a due anni di paralisi politica in cui il Paese ha dovuto affrontare quattro elezioni.
Naftali Bennett, ex alleato di Netanyahu diventato rivale, diventa così premier a capo di una coalizione varia e fragile che include otto partiti con profonde differenze ideologiche. E infatti uno dei membri della nuova coalizione di governo si è subito astenuto: si tratta del deputato arabo Said al-Harumi, della lista Raam, che con questo gesto ha inteso protestare per le demolizione, ordinata oggi, di edifici eretti senza la necessaria licenza in una comunità di beduini del Negev.
Netanyahu resta a capo del Likud e sarà leader dell’opposizione. Durante la votazione l’ex premier è rimasto seduto e in silenzio. Dopo il via libera ha dato una stretta di mano a Bennett.
Il leader di Yamina ha giurato come primo ministro, accolto dagli applausi dell’assemblea. Yair Lapid ha giurato come premier supplente e ministro degli Esteri, poi via via hanno giurato tutti gli altri membri del nuovo esecutivo, dando vita così al 36esimo governo dello Stato di Israele.
Il primo a congratularsi con il neopremier e con il nuovo governo israeliano è stato il presidente statunitense Joe Biden: «Israele non ha amico migliore degli Stati Uniti. Il legame che unisce la nostra gente è la prova dei nostri valori condivisi e di decenni di cooperazione», ha aggiunto Biden, definendo deciso e incrollabile il sostegno americano alla sicurezza di Israele.
Nel nuovo governo 27 ministri, 9 donne
Il governo di Naftali Bennett - il 36/o del Paese - che domenica ha conquistato la fiducia della Knesset ha 27 ministri, 9 di questi sono donne. Bennett resterà alla guida dell’esecutivo fino al 27 agosto del 2023 per poi lasciare il posto al centrista Yair Lapid. Quasi tutti i big della coalizione hanno avuto incarichi ministeriali: Lapid è ministro degli Esteri e premier alternato, Avigdor Lieberman va alle Finanze, Gideon Saar alla Giustizia, Benni Gantz resta alla Difesa. Aylet Shaked, numero 2 del partito di Bennett, diventa ministro degli Interni, mentre Merav Michaeli (Laburisti) ha i Trasporti. Nitzan Horovitz di Meretz è il nuovo ministro della Sanità. Mansour Abbas, leader di Raam, il partito arabo islamista per la prima volta al potere, sarà presidente della importante commissione interni della Knesset. C’è anche un ministro arabo, Issawi Freij, responsabile della Cooperazione.
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