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Istat, a marzo +22mila occupati su mese. Tasso disoccupazione cala al 7,8%

Aumentano i lavoratori dipendenti, stabili gli inattivi. Il tasso di disoccupazione giovanile scende al 22,3% (ma restiamo agli ultimi posti nel confronto internazionale).

di Claudio Tucci

Decreto lavoro, opposizioni e sindacati contro governo

2' di lettura

Il mercato del lavoro continua a mostrarsi vivace. A marzo, per il terzo mese consecutivo, il numero di occupati sale ancora (+22mila unità su febbraio). Sull’anno ci sono 297mila occupati in più, praticamente tutti lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. I dati, sul mese di marzo, appena diffusi dall’Istat evidenziano come il numero complessivo di occupati raggiunge il picco di 23.349.000. Il tasso di occupazione resta stabile al 60,9%, ma per gli uomini siamo al 70,1% mentre le donne si fermano al 51,6 per cento. Il tasso di occupazione, sull’anno, è salito di 0,9 punti percentuali. Confrontando il primo trimestre 2023 con quello precedente, si registra un incremento del numero di occupati (+0,4%, pari a +90mila unità). La crescita dell'occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,6%, pari a +12mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,0%, pari a -125mila unità).

In calo la disoccupazione

Il dato sull’occupazione riflette la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro, -22mila unità - e interessa uomini, donne e chi ha almeno 35 anni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,8% (-0,1 punti), quello giovanile al 22,3% (-0,1 punti). Ma tra i giovani restiamo in fondo alle classifiche internazionali. Il numero dei disoccupati torna sotto i due milioni. Le persone in cerca di lavoro sono 1.980.000, al livello più basso da novembre 2022 (erano 1.975.000).

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Stabili gli inattivi

Passando agli inattivi, a marzo il loro andamento è sostanzialmente stabile. La stabilità del numero di inattivi - tra i 15 e i 64 anni -, spiega l’Istat, «è sintesi della crescita tra gli uomini e tra chi ha 50 anni o più e della diminuzione tra le donne, i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%».

Sull’anno più 297mila occupati

Allargando lo sguardo al confronto tendenziale il numero di occupati a marzo 2023 supera quello di marzo 2022 dell’1,3% (+297mila unità). L'aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d'età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 0,9 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,5 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. Rispetto a marzo 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-5,1%, pari a -106mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,2%, pari a -281mila).


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