Istat: a ottobre ancora in calo la fiducia di imprese e consumatori
Solo il comparto delle costruzioni è In controtendenza.Il sentiment per le famiglie al minimo dal gennaio 2023
di Enrico Netti
2' di lettura
Netto calo della fiducia di imprese e famiglie a ottobre che vede l’indice delle imprese arretrare da 104,9 a 103,9 mentre quello dei consumatori passa da 105,4 a 101,6 con la secca perdita di 3,8 punti. In una nota l’Istat segnala come il peggioramento «si estende a tutti i settori salvo quello delle costruzioni. L’indice complessivo raggiunge il valore più basso da aprile 2021. L’indice di fiducia dei consumatori si riduce per il quarto mese consecutivo raggiungendo il valore più basso da gennaio 2023».
Per i consumatori c’è un generale peggioramento di tutte le nove variabili che compongono l’indicatore sia sulla situazione personale sia su quella economica generale ad eccezione delle aspettative sulla disoccupazione, che sono in miglioramento, e dei giudizi sulla situazione economica familiare, il cui saldo cresce lievemente. In particolare il clima economico e il clima futuro registrano le flessioni più consistenti con il primo che passa da 115,2 a 110,5 e il secondo da 113,2 a 107,7 mentre il clima corrente cala da 100,2 a 97,4 e il clima personale scende da 102,2 a 98,6.
Per quanto riguarda il mondo produttivo nella manifattura e nei servizi si stima una riduzione, seppur con intensità diverse, dell’indice di fiducia. Nelle costruzioni, in controtendenza, la fiducia è in miglioramento. Più in dettaglio, l’indice di fiducia scende nella manifattura da 96,4 a 96,0; nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio il calo è più deciso con l’indice che passa, rispettivamente, da 100,5 a 98,1 e da 107,1 a 106. Nelle costruzioni, invece, l’indicatore sale da 160,9 a 163,8. Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano i giudizi sugli ordini mentre crescono le attese sulla produzione e le scorte sono giudicate in lieve decumulo.
Passando ai servizi di mercato, sia i giudizi sugli ordini sia quelli sull’andamento degli affari sono in peggioramento, mentre le attese sugli ordini aumentano. Per quanto attiene al commercio al dettaglio, i giudizi sulle vendite sono improntati all’ottimismo in presenza, tuttavia, di un accumulo di scorte di magazzino e di un deterioramento delle attese sulle vendite. Secondo le consuete domande trimestrali sulla capacità produttiva rivolte alle imprese manifatturiere, nel terzo trimestre 2023 si stima una diminuzione del grado di utilizzo degli impianti.
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