Istat: fiducia di imprese e consumatori ai minimi da mesi
L’indice della fiducia dei consumatori passa da 106,5 a 105,4, quello delle aziende da 106,7 a 104,9
di Enrico Netti
2' di lettura
Arretra a settembre la fiducia di imprese e consumatori. Per quest’ultimi si registra una flessione che passa da 106,5 a 105,4 mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese ritorna a 104,9 dai precedenti 106,7, ai livelli dell’ottobre 2022. «La diminuzione dell’indice di fiducia delle imprese si estende a tutti i settori di attività, con l’eccezione delle costruzioni» si legge in una nota dell’Istituto. Per quanto riguarda le famiglie non si arresta il ciclo negativo per il terzo mese consecutivo.
«Si evidenzia un deciso peggioramento dei giudizi sulla situazione economica generale, un aumento delle attese sulla disoccupazione e un miglioramento delle valutazioni attinenti la situazione finanziaria della famiglia» osserva l’ Istat . Segnali negati dalle variabili che si riferiscono alla situazione economica generale mentre è presente una maggiore eterogeneità tra le variabili che si riferiscono alla situazione personale. Tali variazioni sono sintetizzate dai quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti: il clima economico, il clima corrente e il clima futuro calano, rispettivamente, da 121,5 a 115,2, da 101,4 a 100,2 e da 114,1 a 113,2; invece, il clima personale aumenta passando da 101,5 a 102,2.
Il sentiment delle imprese
Con riferimento alle imprese, per tutti i comparti indagati si stima una riduzione dell’indice di fiducia ad eccezione delle costruzioni. Più in dettaglio, l’indice di fiducia scende nella manifattura da 97,7 a 96,4, nei servizi da 103,5 a 100,5 e nel commercio da 108,7 a 107,3. Nelle costruzioni l’indice sale leggermente da 160,2 a 160,9.
Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura e nei servizi tutte le variabili peggiorano. Nel commercio al dettaglio i giudizi sulle vendite si deteriorano marcatamente mentre le relative attese diminuiscono lievemente in presenza di un calo delle scorte. Per quanto attiene alle costruzioni, i giudizi sugli ordini/piani di costruzioni sono improntate all’ottimismo mentre le aspettative sull’occupazione presso l’azienda registrano una dinamica negativa.
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