Ita, il Mef sottoscrive la lettera d’intenti di Lufthansa: parte la trattativa
«Il documento è propedeutico per aprire la trattativa privata tra le parti»
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Il Mef ha sottoscritto questo pomeriggio la lettera d’intenti di Deutsche Lufthansa AG per acquisire una quota di minoranza di Ita Airways. È quanto si legge in una nota del ministero in cui si spiega che «il documento è propedeutico per aprire la trattativa privata tra le parti» e che «non saranno diffusi altri dettagli sulla discussione in corso».
Sindacati, lunedì nuovo incontro sulle retribuzioni
Un nuovo incontro tra Ita Airways e i sindacati di categoria si terrà il 30 gennaio prossimo. Le sigle spiegano di essere state riconvocate per riaprire il tavolo sulle retribuzioni dopo l’apertura della fase di raffreddamento e concilizione (per eliminare lo sciopero). Il tavolo si era interrotto venerdì scorso. L’obiettivo è trovare una soluzione in modo da evitare una mobilitazione.
Confronto su integrazione commerciale e sinergie
Il piano presentato a metà del mese da Lufthansa prevede di concordare l’acquisizione iniziale di una quota di minoranza, con l’opzione per l’acquisto delle azioni rimanenti in un secondo momento. Secondo indiscrezioni la quota sarebbe tra il 35 e il 40%. Nel comunicato la compagnia tedesca specificava che la trattativa si concentrerà principalmente sulla «forma di un possibile investimento azionario, sull'integrazione commerciale e operativa di Ita nel Gruppo Lufthansa Airline e sulle sinergie che ne deriveranno».
Il Dpcm sulla privatizzazione pubblicato lo scorso 2 gennaio prevede l’acquisizione della partecipazione da parte dell’acquirente di Ita attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato, il prezzo di acquisto dovrà tenere conto del patrimonio netto di Ita. Secondo alcune indiscrezioni a fine dicembre Ita Airways aveva in cassa circa 530 milioni, conteggiando i 400 milioni arrivai a fine novembre, autorizzati dalla Commissione Ue. Nella valutazione della compagnia occorre considerare che entro marzo arriveranno 250 milioni,. l’ultima iniezione di risorse pubbliche con l’ok di Bruxelles.
In arrivo 39 aerei e 1.200 assunzioni
Qualora si raggiungesse un accordo vincolante, continua il comunicato, la sua attuazione sarebbe soggetta all’approvazione delle autorità competenti: si dovrà pronunciare infatti l’Antitrust europeo prima del closing. L’integrazione con un vettore più grande, è necessaria per realizzare un ambizioso piano di sviluppo che prevede un potenziamento della flotta con l’ingresso di 39 velivoli di nuova generazione nell’arco di quest’anno, per potenziare i collegamenti soprattutto sul più profittevole lungo raggio, ed effettuare 1.200 assunzioni, in aggiunta agli attuali 3.600 dipendenti.
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