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Italia area test per Labo con vendite su del 22% nei primi tre mesi

L’azienda svizzera di dermocosmesi punta a raddoppiare il numero di mercati in cui distribuisce passando da 45 a 100 in cinque anni

di Marika Gervasio

Anniversario. Crescina, trattamento in fiale che aiuta la crescita fisiologica dei capelli nelle aree diradate, che compie 25 anni

3' di lettura

«Nel primo trimestre di quest’anno le vendite nel mercato italiano sono cresciute del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Considerate queste premesse, contiamo su una crescita del fatturato per il 2023 del 21-22%, come già avvenuto l’anno precedente»: Marcel Lützelschwab, ceo di Labo Cosprophar, spiega qual è il ruolo dell’Italia per l’azienda svizzera di dermocosmetica che opera con marchi come Crescina e Fillerina. Un’area test, la definisce il ceo, che «pur rappresentando una parte minima delle nostre attività, per noi è importante: Labo è presente in circa 800 farmacie selezionate, con una rete vendita di 39 agenti monomandatari e capoarea e 18 beauty specialist esclusive».

A livello globale l’azienda, oltre a una crescita verticale nei singoli mercati, ha un piano di sviluppo che prevede di coprire con una distribuzione organizzata 95-100 Paesi in cinque anni rispetto ai 45 attuali. «Nel mondo, Labo è presente in 4.900 punti vendita tra farmacie, department store, beauty retailer e cliniche in continua crescita – spiega il ceo –. All’interno di Labo International opera un ufficio studi interni con il compito di condurre analisi sul potenziale dei Paesi di ogni continente. Grazie a queste analisi e alla segmentazione dei canali di vendita di prodotti dermo-cosmetici premium, al distributore viene proposto un piano globale comune in termini di prezzo e posizionamento, ma personalizzato per gli aspetti commerciali, con un adattamento del canale distributivo laddove la farmacia non rappresenti il canale migliore. Questo ufficio lavora a fianco del dipartimento di Business development per individuare l’azienda partner più in linea con la strategia e i piani sviluppati da Labo. Grazie a questa organizzazione interna siamo presenti globalmente con una rete di distributori esclusivi e altamente qualificati per ogni Paese». La strategia di espansione all’estero va di pari passo con l’innovazione per l’azienda che investe il 16% del fatturato in R&S. «Il nostro percorso di ricerca e sviluppo prevede alcuni importanti step – afferma Lützelschwab –: incubazione, sviluppo, brevettazione, obiettivi di marketing e strategia di comunicazione. Concluso questo iter, il lancio avviene in Italia e, dopo un anno, a livello mondiale. Ventuno persone sono impiegate costantemente per il perfezionamento dei progetti e per svilupparne di nuovi, non solo di prodotto ma anche di marketing e di comunicazione».

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Marcel Lützelschwab, ceo di Labo Cosprophar, azienda svizzera proprietaria di brand come Crescina

Uno dei risultati dell’impegno nell’innovazione è Crescina, il primo trattamento in fiale per uso cosmetico specializzato nel problema del diradamento dei capelli, che quest’anno compie 25 anni. Un compleanno importante visto che la linea rappresenta uno dei pilastri della produzione Labo. Crescina nasce nel 1998 sviluppando un pool di principi attivi che l’azienda aveva inserito in un prodotto anticaduta. Si trattava di una coppia di amminoacidi, cisteina e lisina, che sono tra i componenti principali della cheratina, uniti a una glicoproteina per dare uno stimolo ai bulbi piliferi nella produzione di un nuovo capello, laddove il follicolo non sia completamente atrofizzato. È questa funzione che ha cambiato l’approccio al problema, fino ad allora visto solo come risposta alla caduta del capello e non alla sua ricrescita. Nel 2003, dopo un lancio in Italia di grande successo, inizia il programma di distribuzione internazionale e nel 2013 viene creata la nuova generazione di prodotti Crescina Hsfc per i mercati internazionali.

Nel 2015, poi, l’azienda svizzera sviluppa e brevetta la Tecnologia transdermica che aumenta la penetrazione di tutti i prodotti Labo nell’epidermide, compresi quelli di Crescina – e i fondotinta, correttori e rossetti di Fillerina Double Filler Make-Up –: negli anni successivi la formula si arricchisce con molte altre funzioni e brevetti, come lo spessore del capello, l’utilizzo di cellule staminali vegetali, la protezione dell’ambiente delle cellule staminali del capello, le isole follicolari, le molecole plate-like e l’azione sui mitocondri, l’ultima innovazione di gennaio 2023: il complesso Mito-Mitochondria, infatti, favorisce l’attività sui mitocondri (organelli delle cellule) del sistema pilifero e stimola la respirazione cellulare per la maggiore crescita dei capelli.

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