Italia-Corea, Mattarella: la comunità italiana consolida l’amicizia tra i due Paesi
I due Stati «sono accomunate tra l’altro dall’avere molti concittadini nei vari Paesi del mondo», una condizione che «consolida l’amicizia tra i nostri Paesi»
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«Corea e Italia sono accomunate tra l’altro dall’avere molti concittadini nei vari Paesi del mondo, è una condizione che ci accomuna, che in questo caso particolare, nel rapporto bilaterale, consolida l’amicizia tra i nostri Paesi, la rende praticata quotidianamente nella vita di ogni giorno, nelle attività di lavoro, culturali, economiche, scientifiche, di vario genere in cui si sviluppa il vostro impegno. Ed è questo un elemento di particolare importanza, perché vi è una serie capillare di rapporti bilaterali che si sviluppa attraverso la presenza della nostra comunità in questo Paese». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando una rappresentanza della comunità italiana presente in Corea del Sud nel corso della sua Visita di Stato. Ora il presidente della Repubblica si sta spostando in Uzbekistan, seconda tappa di questa lunga missione in Asia.
La tappa al tempio di Haeinsa, patrimonio dell’umanità Unesco
Il capo dello Stato, accompagnato dalla figlia Laura, si è recato anche a Daegu, per una tappa al Tempio Haeinsa, patrimonio dell’umanità Unesco. Il monumento, uno dei tre templi-gioiello buddisti della Corea del Sud, ospita dalla fine del 1.300 le cosiddette Tripitaka Koreana, cioè l’intera collezione di 81.258 tavolette in legno con le Scritture Buddhiste. Il presidente Mattarella, durante la sua visita a Seoul, si è anche recato al Museo Nazionale della Corea insieme alla figlia Laura, dove ha apprezzato oggetti, ceramiche, e statue che testimoniano la storia e la cultura del Paese.
Paesi geograficamente distanti, ma più vicini grazie alle interconnessioni
Nella visita alla rappresentanza della comunità italiana in Corea del Sud, Mattarella ha sottolineato che ogni giorno cresce «l’amicizia, il rapporto di reciproco apprezzamento, di reciproca considerazione. E vorrei per questo ringraziarvi. Geograficamente i nostri sono due Paesi distanti, ma in questo mondo sempre più raccolto, rimpicciolito dalle comunicazioni più facili, interconnesso nelle comunicazioni immediate, le distanze geografiche sono quasi un dettaglio e sono molto maggiori e pericolose le distanze politiche, quelle culturali, quelle di contrapposizione».
Dialogo intenso e reciproca collaborazione
«E tra Corea e Italia non vi sono questi problemi, vi è al contrario una condizione di reciproca apertura, di dialogo intenso, di reciproca collaborazione, che costituisce un patrimonio del nostro procedere insieme. Tutto questo naturalmente - ha detto il capo dello Stato - si svolge attraverso quanto l’Ambasciata e le varie rappresentanze ufficiali del nostro Paese svolgono, ma si svolge in maniera significativa attraverso la vostra presenza nei vari settori: accanto a quelli economici, sociali, culturali, a quell’impegno di solidarietà, vi è una quantità di risvolti della vita quotidiana in cui si incontrano operativamente la Corea con l’Italia e l’Italia con la Corea. Di questo vi ringrazio molto, perché è un contributo importante quello che la vostra presenza realizza ogni giorno per l’amicizia tra i Paesi».
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