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La cooperazione tra Italia e Sud Africa, in particolare nella ricerca e nello sviluppo economico, è stata al centro del convegno di Johannesburg, ultima tappa del percorso di avvicinamento al Festival dell’economia di Trento 2023, realizzata in collaborazione con l’Ambasciata e l’Ufficio di commercio estero di Pretoria ed ospitata dall’Università di Johannesburg.
Tanti i punti di contatto emersi nelle tavole rotonde, animate da 26 relatori e introdotte dall’ambasciatore in Sud Africa, Paolo Cuculi, dalla deputy vice-chancellor dell’Università di Johannesburg, Sarah Gravett e (in collegamento dall’Italia) dal direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini e dalla Ceo del Gruppo 24 Ore Mirja Cartia d’Asero.
La cooperazione tra ricercatori e imprese italiani e sudafricani, di solito sotto traccia, è emersa in tutte le sessioni del seminario: dalla rigenerazione urbana per la costruzione di smart city all’intelligenza artificiale e ai big data, dalla sostenibilità alle biotecnologie, dall’aerospazio all’astronomia. Più di 20 Università italiane collaborano con atenei sudafricani. Oltre 120 ricercatori italiani lavorano nel Paese. Ben il 20% dell’energia da fonti rinnovabili nella «nazione arcobaleno» è prodotta da centrali Enel (e la percentuale è in aumento, con l’apertura di nuovi impianti). Il Cineca di Bologna - il maggiore centro di calcolo in Italia - ha un filo diretto con gli enti governativi e gli atenei sudafricani. L’Inaf, Istituto nazionale di astrofisica, sta contribuendo in modo significativo alla realizzazione del progetto MeerKat+, fondamentale per la creazione del più grande radiotelescopio al mondo: Ska (Square kilometre array), un sistema interconnesso di centinaia di antenne in fase di costruzione o ampliamento in Sud Africa e in Australia. Un progetto da ben due miliardi di euro ed enormi ambizioni, che in parte verrà realizzato da Sam (Società aerospaziale mediterranea), una realtà costituita da 11 società piccole, medie e grandi italiane attive nell’aerospazio e nell’aeronautica.
«Questo evento ha evidenziato i forti legami tra i due sistemi di ricerca: quello italiano e quello sudafricano, legami rafforzati dal Programma di collaborazione scientifica italosudafricano 2023-2025 - ha sottolineato l’ambasciatore Paolo Cuculi -. Forte anche la domanda di made in Italy nel Paese, con le esportazioni italiane a quota 2,4 miliardi di euro all’anno. Rilevante, infine, la presenza di connazionali che vivono in questo Paese: ben 40mila, che costituiscono la più grande comunità italiana in Africa».
Non stupisce quindi l’ottimo risultato di audience registrato dalla conferenza online: ben seimila gli utenti unici connessi dal sito e dai social del Sole 24 Ore. «Un grande risultato che testimonia l’interesse alla collaborazione tra i due Paesi - ha commentato Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore, di Radiocor e Radio 24 e presidente del Comitato scientifico del Festival dell’Economia di Trento -. È evidente la comunanza d’ interessi e intenti tra l’Italia e il Sud Africa. Questa complementarietà può e deve dare dei risultati importanti e confido che l’evento di oggi possa rappresentare un contributo ignificativo».
Positivo il bilancio finale del tour internazionale del Festival dell’economia di Trento, di cui l’evento di Johannesburg costituiva l’ultima tappa: oltre 32mila utenti unici si sono collegati online ai quattro eventi in quattro continenti. Affollate le sale a Lugano, San Francisco, Abu Dhabi e Johannesburg.
«Con Road to Trento abbiamo rafforzato la collaborazione internazionale tra i mondi dell’università, della ricerca, delle imprese e delle istituzioni, con l’obiettivo di sviluppare le sinergie che permettano di affrontare le sfide attuali e future, attraverso percorsi di innovazione basati su un’applicazione intelligente delle tecnologie - ha commentato Mirja Cartia d’Asero, amministratrice del Gruppo 24 Ore -. L’incontro di Johannesburg riflette ciò che intendiamo realizzare al Festival dell’economia di Trento: una rete virtuosa di contaminazione tra eccellenze in diversi campi della sostenibilità e dell’innovazione».
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