Italia-Germania: tutti i nodi sul tavolo, dal dossier migranti al Patto di stabilità
Non è un caso che il terzo incontro tra i due sia stato preceduto dalla visita della presidente del Consiglio in Tunisia per il colloquio con il presidente Kais Saied e poi dal colloquio a Roma l'indomani con il premier libico Dbeibah
di Barbara Fiammeri
I punti chiave
2' di lettura
Trasferendo sul piano diplomatico il linguaggio calcistico potremmo dire che Italia-Germania non è mai una partita, un bilaterale come gli altri. Il faccia a faccia che si terrà oggi a Palazzo Chigi tra il Cancelliere Olaf Scholz e la premier Giorgia Meloni inevitabilmente è destinato a lasciare il segno. Anche per il momento: la Germania è in recessione e l'Italia cresce più della media europea, un fatto eccezionale ma che non ci lascia affatto indifferenti visto che i tedeschi sono il principale partner commerciale, i primi acquirenti di prodotti italiani.
Il destino di Ita
Altro intreccio appena celebrato è il matrimonio di Ita con Lufthansa di cui ieri sera il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha dato gli ultimi ragguagli durante il Consiglio dei ministri e che sarà certamente una delle portate principali dell'incontro anche in vista dell'avvio della procedura di autorizzazione da parte della Commissione europea.
La collaborazione tra i due Governi
E poi ancora c'è in ballo quel Piano d'azione tra i due Paesi che è in preparazione da tempo e che potrebbe avere un'accelerazione favorendo una maggiore collaborazione a livello istituzionale tra i due Paesi sui dossier più rilevanti. Scholz probabilmente ne parlerà anche nel corso del colloquio al Quirinale con il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Ma sarà soprattutto nel faccia a faccia con la premier che si capirà se Italia e Germania sono destinate a rafforzare la reciproca collaborazione.
I temi: dai migranti al nuovo patto di stabilità
A cominciare dai principali temi in cima all'agenda europea: dai migranti al nuovo patto di stabilità fino all'autonomia energetica con riferimento anche a quel corridoio meridionale dell'idrogeno che contribuirebbe a garantire la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e a fare dell'Italia quell'hub energetico di cui più volte ha parlato Meloni facendo riferimento al suo Piano Mattei per l'Africa.
Terzo incontro tra Meloni e Scholz
E forse non è un caso che questo terzo incontro tra i due (il primo è avvenuto lo scorso 3 febbraio a Berlino mentre il secondo si è svolto a margine del G7 di Hiroshima il 20 maggio scorso) sia stato preceduto dalla visita della presidente del Consiglio in Tunisia per il colloquio con il presidente Kais Saied e poi dal colloquio a Roma l'indomani con il premier libico Dbeibah dove al centro sono stati proprio gli investimenti energetici e soprattutto l'emergenza migranti e il conseguente sostegno al freno delle partenze verso l'Italia. Prima ancora dell'atterraggio a Roma di Scholz dalla Germania hanno fatto sapere ufficialmente che la questione migratoria sarà uno dei principali argomenti su cui si confronteranno i due capi di governo. L'auspicio è quello di trovare «una soluzione buona e sostenibile per tutti» ha detto Steffen Hebestreit, portavoce del Cancelliere tedesco.
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