ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùAfrica

Italia-Kenya, accordo fra Mattarella e Ruto per riavviare i lavori delle dighe

Intesa fra i due leader per la ripresa dei lavori di Arror, Kimwarer e Itare, sospesi nel 2019 per accuse di corruzione

di Alberto Magnani

Kenya-Italia, Mattarella: "Ue intensifichi collaborazione con Nairobi"

3' di lettura

Kenya e Italia hanno raggiunto il 14 marzo un accordo per la ripresa dei lavori delle dighe di Arror, Kimwarer e Itare, appaltati all'azienda romagnola Cooperativa Muratori & Cementisti (Cmc) e interrotti dal governo kenyota nel 2019 con accuse di corruzione pubblica e privata. L'intesa, siglata a Nairobi dal presidente kenyota William Ruto e l'omologo italiano, Sergio Mattarella, impegna le parti a rinunciare alle proprie azioni legali: Cmc fa marcia indietro sull'arbitrato avviato alla corte dell'Aia per i mancati pagamenti in proprio favore, Nairobi ritira tutte le accuse mosse a Cmc, in una vicenda che ha urtato indirettamente anche le due società coinvolte nella progettazione finanziaria della gara (Sace e Intesa Sanpaolo).

Si sblocca la partita delle dighe

Il governo kenyota punta ad archiviare le pratiche entro un mese, per poi rinegoziare il finanziamento congelato da oltre tre anni e rimettere in moto i cantieri. I due paesi, si legge nel comunicato congiunto di Ruto e Mattarella, convengono di «ristabilire la cooperazione» per la costruzione delle tre dighe e di altri progetti in ambito idrico-sanitari «fondamentali per la nostra agenda di sicurezza e azione climatica». Il mutual agreement fra Roma e Nairobi sblocca una vicenda che si trascina da anni e rischiava di sfociare in risarcimenti milionari, oltre ad aver tenuto in stallo progetti infrastrutturali di grosso impatto e incrinato i rapporti fra l’Italia a uno degli hub dell’economia dell’Africa orientale. Cmc si era aggiudicata nel 2015 i contratti per la costruzione delle dighe di Arror, Kimwarer e Embobut, per un valore stimato all’epoca intorno ai 62 miliardi di scellini kenyoti (circa 500 milioni di euro). Nel 2017 iniziano i lavori le prime due, nel 2019 l’allora presidente Kenyatta decide di sospendere i progetti di Arror e Kimwarer per le accuse ipotizzate da Directorate of Criminal Investigations (Dci) del Kenya.

Loading...

Le indagini si sono concentrate sui comportamenti «impropri» di alti funzionari del governo come il segretario del gabinetto del Tesoro Henry Rotich e il segretario del Tesoro Kamau Thugge, accusati di «depredare» le finanze pubbliche e abusare del proprio potere. Il progetto di Itare, sempre affidato a Cmc, è finito a sua volta sotto la lente degli inquirenti ed è rimasto in stand-by fino a oggi, nonostante si trovasse in uno stadio già più avanzato. L’accordo fra Mattarella e Ruto riapre un dossier che si era sviluppato (e chiuso) prima della pandemia di Covid, anche se i termini e i costi dell’accordo dovranno essere aggiustati a una congiuntura ben diversa di quella lasciata alle spalle quattro anni fa. I media locali riferiscono che la scelta del governo di Nairobi, comunque diverso da quello di Kenyatta del 2019, potrebbe essere stato influenzato dal timore di perdere l’arbitrato e trovarsi costretto a versare un rimborso nell’ordine dei 12,4 miliardi di scellini kenyoti, l’equivalente di circa 87,5 milioni di euro al tasso di cambio corrente. Il Kenya, fra le principali economie dell’Africa orientale, è sotto scacco di una crisi di siccità che minaccia ricadute su oltre cinque milioni di cittadini solo fra marzo e giugno 2023. Lo stesso Mattarella ha annunciato che l’Italia si impegnerà a investire 14 miliardi di scellini kenyoti (quasi 102 milioni di euro) in sovvenzioni e prestiti agevolati per coprire progetti in agricoltura, Pmi, abitazioni, insediamenti urbani e digitale.

Riproduzione riservata ©
  • Alberto MagnaniRedattore

    Luogo: Milano

    Lingue parlate: inglese, tedesco

    Argomenti: Lavoro, Unione europea, Africa

    Premi: Premio "Alimentiamo il nostro futuro, nutriamo il mondo. Verso Expo 2015" di Agrofarma Federchimica e Fondazione Veronesi; Premio giornalistico State Street, categoria "Innovation"

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti