Italia-Macedonia 0-1: azzurri fuori dai Mondiali per la seconda volta consecutiva
Un gol di Trajkovski al 92’ punisce gli uomini di Mancini dopo un match dominato sul piano del possesso palla, ma senza concludere. In finale Playoff ci vanno i macedoni
I punti chiave
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Anche i Mondiali di Qatar 2022 ce li vedremo con quell’insano distacco cui non eravamo abituati, ma un po’ alla volta stiamo facendo l’abitudine: l’Italia perde la semifinale di Playoff di Palermo con la Macedonia del Nord per 0-1, mancando la qualificazione ai Mondiali di calcio per la seconda volta consecutiva, circostanza mai verificatasi nella storia. Gol decisivo dell’ex palermitano Trajkovski al 92’, in una delle rare azioni portate avanti dai balcanici in un match che ha visto gli uomini di Mancini dominare per quanto riguarda il possesso palla ma in maniera piuttosto inconcludente.
Dodici anni (almeno) senza Mondiali
La Macedonia del Nord martedì 29 marzo se la vedrà adesso con il Portogallo che ha battuto 3-1 la Turchia. Anche alla vigilia di Russia 2018 avevamo perso lo spareggio decisivo con la Svezia, ma stavolta ha un sapore diverso perché l’Italia è ancora reduce dal trionfo di Euro 2020. Un’euforia che non ha certo fatto bene, in quanto all’approccio con i match di qualificazione ai Mondiali. Ora l’appuntamento è per il 2026 quando la Coppa del Mondo si giocherà negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. Qualificazioni permettendo... Il ct Mancini ha deciso di schierare Gianluca Mancini al centro della difesa al fianco di Bastoni, con Chiellini in panchina. Per il resto tutto confermato nella formazione azzurra: Donnarumma in porta; Florenzi ed Emerson esterni; a centrocampo il trio composto da Barella, Jorginho e Verratti; in attacco il tridente Berardi, Immobile (per lui fascia di capitano) e Insigne. Grande entusiasmo sulle tribune del «Renzo Barbera», dove 34mila spettatori non hanno fatto mancare il loro calore agli Azzurri. Era la prima partita in Italia che si giocava con la capienza del 100% nello stadio dall’inizio del Covid ormai due anni fa.
Italia velleitaria e inconcludente
Azzurri subito aggressivi nella metà campo macedone, dopo appena due minuti il primo tentativo è di Emerson dal limite con un destro sbilenco alto sulla traversa. La trama della partita è quella prevista: Italia all’attacco e padrona del campo, Macedonia chiusa in difesa e pronta a ripartire in contropiede. Trovare spazi, però, non è semplice perchè la formazione ospite concede poco. Il pallone è sempre nei piedi degli azzurri, ma bisogna aspettare la mezzora per la prima vera occasione con Berardi che non approfitta di un rinvio errato di Dimitrievski e calcia debolmente nella porta sguarnita consentendo al portiere di rimediare. Subito dopo primo tentativo di Immobile, con un sinistro da posizione defilata deviato in angolo. Poi è la volta di Insigne che impegna il portiere con un destro velenoso dalla distanza. Quindi su un’azione convulsa in area macedone, Immobile chiede un rigore per una presunta deviazione di mano di un difensore. L’arbitro e il Var lasciano proseguire. Prima dell’intervallo brivido per gli Azzurri, con la Macedonia pericolosa in contropiede con Trajkovski. Donnarumma è attento.
La beffa in extremis
Nel secondo tempo l’Italia ricomincia ad attaccare, ma continua a mancare la precisione nell’ultimo passaggio quando si arriva al limite dell’area avversaria. La prima conclusione degna di nota è di Berardi, un sinistro dai venti metri parato dal portiere. L’attaccante del Sassuolo ci riprova poco dopo, più o meno dalla stessa posizione, questa volta la palla esce di poco a lato. Ancora Berardi ha una buona occasione qualche minuto dopo, il suo destro da posizione centrale termina però alto. Sembra stregata la porta per l’attaccante azzurro che ha pure una quarta occasione per fare centro ma la spreca calciando a lato di sinistro. Dopo poco più di un’ora di gioco, Mancini toglie un anonimo Insigne e inserisce Raspadori. Gli azzurri insistono, Bastoni e Mancini ci provano di testa su angolo. Niente da fare. A un quarto d’ora dalla fine escono Immobile e Barella, irriconoscibili, dentro Pellegrini e Tonali con Raspadori che si sposta al centro dell’attacco. Nel forcing finale, Italia ancora vicina al gol proprio con il neo entrato Pellegrini che, a due passi da Dimitrievski, prova un improbabile tirocross invece di tirare in porta. Quando ormai i supplementari sembravano inevitabili, al 92’ arriva l’incredibile beffa con il gol di Tarjkovski che manda la Macedonia alla finale con il Portogallo. L’ultima occasione di Joao Pedro a pochi secondi dalla fine rende solo più amara la notte di Palermo.
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