Italiacamp recupera lo storico marmificio di via Papareschi a Roma
Si tratta di oltre 1.600 mq di superficie che, dal 1929 al 2022, sono stati sede dell’Opificio Ditta Medici, storica famiglia che ha legato la sua vita a quella del marmo. La riqualificazione, da 5 milioni di euro, si inserisce in un’azione più ampia e in corso nella Capitale di rifunzionalizzazione di immobili storici
di Paola Pierotti
I punti chiave
2' di lettura
Roma che cambia, tra nuove costruzioni come quella previste nella zona di Tor Marancia e rigenerazione dell’esistente, come nel caso della valorizzazione dell’area tra viale Marconi e Lungotevere Gassman, che ha per confine il Ponte di Ferro e il Teatro India e guarda a Ostiense e al Gazometro, dall’altro lato del Tevere. Uno dei quadranti più dinamici della città di Roma, oggetto di un processo di recupero e rifunzionalizzazione da ormai diversi anni, oggi anche al centro del bando Reinventing Cities 2022, con il recupero dello stabilimento ex Mira Lanza , prezioso complesso di archeologia industriale.
Il recupero di edifici storici
In questa stessa area sta decollando anche il recupero degli storici stabilimenti del marmificio di via Papareschi: oltre 1.600 mq di superficie che, dal 1929 al 2022, sono stati sede dell’Opificio Ditta Medici, storica famiglia che ha legato la sua vita a quella del marmo. A recuperare gli spazi è Italiacamp, impact organization che promuove progetti a impatto sociale, con un’operazione di riqualificazione da 5 milioni di euro. Operazione che arriverà al traguardo entro la seconda metà del 2024 per riaprire come Opificio Italiacamp: un luogo di rigenerazione urbana in linea con la mission dell’organizzazione, quella di creare impatto sociale e incidere positivamente sul territorio e la comunità nelle quali opera.
L’operazione
L’operazione immobiliare è stata realizzata lo scorso dicembre con l’advisory di Horizon Real Estate e il supporto finanziario di Alba Leasing e Bper Banca. Il design è firmato dallo Studio Lococo e si prefigge di mantenere inalterati la forma esterna e i caratteri di maggior pregio, intervenendo con demolizioni mirate solo alla rimozione di aggiunte successive e con interventi ricostruttivi legati all'adeguamento strutturale. Da Opificio Ditta Medici a Opificio Italiacamp. Quegli stati costruiti nel 1907 e fino al 1928 che hanno ospitato l’asilo per i figli degli operai della Mira Lanza, la storica azienda di detersivi e candele, il refettorio e l’infermeria e fino al 2022 sono stati laboratorio, magazzino e spazio espositivo, inizieranno una seconda vita. Un luogo di memoria che ha visto partire blocchi e lastre di marmo per le pavimentazioni della Basilica di San Pietro, della Galleria dei Candelabri e della Cappella Sistina fino alle cattedrali di Westminster a Londra e Saint Patrick a New York; dal Museo Getty di Malibù al restauro dei busti della Passeggiata del Pincio, alle sale del Quirinale. Restauro conservativo e di rifunzionalizzazione con Italiacamp per uno spazio che sarà dedicato alle attività di education, empowerment, impatto, innovazione ed eventi, ma anche un luogo di lavoro aperto e flessibile che si affiancherà all'attuale sede romana.
«Abbiamo scelto l’Opificio dopo una lunga ricerca su Roma per individuare un luogo che fosse centrale e che al tempo stesso potesse rappresentare un’occasione di riqualificazione e si inserisse nella storia produttiva e sociale della città. E l’Opificio – dice Fabrizio Sammarco, amministratore delegato di Italiacamp – ha questa eredità simbolica, legata alla cura e al saper fare opere destinate a restare, cui vogliamo idealmente connetterci. È questo lo spirito per cui crediamo che sia ancora fondamentale investire negli spazi fisici».
Brand connect
Newsletter RealEstate+
La newsletter premium dedicata al mondo del mercato immobiliare con inchieste esclusive, notizie, analisi ed approfondimenti
Abbonati
loading...